MotoGP | GP Germania, due frenate sono considerate da Brembo come “altamente impegnative”
La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti
Dopo un anno di assenza, il Campionato Mondiale MotoGP torna in Germania nazione che nel 1978 è stata teatro della prima vittoria nella classe regina di una moto con i freni Brembo: ad imporsi, sul mitico circuito da 22,835 km del Nürburgring, fu Virginio Ferrari con la Suzuki RG500 del team Gallina.
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti del Mondiale MotoGP, il Sachsenring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da uno a cinque si è meritato un indice di difficoltà di tre, eguagliato da altre otto piste.
Record negativo di frenata
La tortuosità del Sachsenring si traduce in un ricorso modesto ai freni: le frenate sono solo sette per un totale di soli 21 secondi al giro, 17 secondi in meno del circuito di Sepang. Nessuna altra pista della MotoGP richiede un utilizzo così contenuto sia in termini assoluti, che percentuali: il 26 per cento della durata totale della gara.
Delle sette frenate solo un terzetto prevedono l’utilizzo dell’impianto frenante per almeno tre secondi. In altre tre curve invece la decelerazione non supera gli 0,8 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i sette quintali e mezzo, il terzo valore più basso dopo Silverstone e Phillip Island.
Cinque secondi e mezzo con la leva in mano
Delle sette frenate del Sachsenring solo due sono considerate altamente impegnative per i freni mentre due sono di media difficoltà e le restanti tre sono light.
La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 290 km/h ed entrano in curva a 73 km/h dopo 252 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,5 secondi con un carico di 5,7 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,4 g.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login