MotoGP | GP Barcellona 2025: le scelte Michelin per il Montmelò
Tracciato tecnico e molto impegnativo
GP Catalunya Barcellona MotoGP 2025 – La MotoGP sbarca a Barcellona, dove questo weekend si disputerà il Gran Premio di Catalunya, 15esimo appuntamento del Motomondiale 2025.
Costruito nel 1991 in preparazione alle Olimpiadi estive del 1992, è stato utilizzato in numerose occasioni per diversi sport non motorizzati (come le gare ciclistiche), ma ospita ogni anno la MotoGP dal 1996.
Il circuito ha una lunghezza di 4.627 km, con sei curve a sinistra e otto a destra, oltre a un rettilineo di 1.047 m. È una pista che consente di raggiungere velocità molto elevate, mentre la sua larghezza generosa di 12 m permette ai piloti di esprimersi appieno e tentare sorpassi in molti punti.
Nonostante la riasfaltatura nel 2018, i livelli di grip rimangono bassi, il che accentua lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione. In tali condizioni, la temperatura superficiale del pneumatico aumenta rapidamente, riducendo ulteriormente l’aderenza e accelerando l’usura. Questo circolo vizioso richiede un set-up della moto e una gestione elettronica ottimizzati per sfruttare appieno il potenziale della moto preservando le prestazioni degli pneumatici sulla distanza di gara.
All’anteriore sono disponibili tre slick simmetrici. La Soft e la Medium sono identiche al 2024, mentre la Hard adotta una nuova carcassa, più rigida e robusta, già utilizzata in Austria e Ungheria. Questa struttura offre un maggiore supporto in frenata e una maggiore stabilità, pur mantenendo il livello di aderenza di una Medium.
Al posteriore due slick asimmetriche (Soft e Medium), con spalla destra rinforzata, riportate invariate dopo la loro comprovata efficacia nel 2024.
In caso di pioggia, la gamma Michelin Power Rain sarà disponibile in Soft e Medium, anch’essa asimmetrica con un lato destro più duro.
Dichiarazioni Piero Taramasso, Direttore Due Ruote Michelin Motorsport GP Catalunya Barcellona MotoGP 2025
“Il Gran Premio di Catalogna è sempre una sfida particolare. Il circuito è molto completo, con rettilinei veloci, curve lente e veloci, cambi di quota e persino inclinazioni. Ma la sua caratteristica distintiva è il grip: è molto basso e lo slittamento della ruota posteriore è molto pronunciato. Se gli pneumatici posteriori slittano troppo, la loro temperatura superficiale aumenta, il che riduce ulteriormente l’aderenza e accelera l’usura. Questo è ciò che rende questa gara così difficile da interpretare per le squadre. Nel 2024 i nostri pneumatici si sono comportati perfettamente e i team hanno trovato un buon setting. Quest’anno torniamo a settembre e possiamo aspettarci temperature più alte rispetto a maggio, che saranno un’ulteriore variabile da gestire. Questo contrasta nettamente con il Balaton Park, dove i livelli di grip sono elevati: i team dovranno quindi lavorare molto sul set-up della moto, sull’elettronica e sulla gestione della potenza per adattarsi a queste condizioni. L’assegnazione del 2025, con un nuovo anteriore Hard, sembra ancora più adatta alle esigenze del circuito e siamo fiduciosi che consentirà ai piloti di mostrare tutto il loro potenziale, anche se la gestione del grip e lo slittamento delle ruote rimarranno fondamentali per tutto il fine settimana.”
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