MotoGP – Ezpeleta a ruota libera, parla di Rossi, Biaggi e degli altri….
Carmelo Ezpeleta è il presidente delle Dorna, la società che gestisce il motomondiale. Dopo gli ultimi test di Barcellona dove in palio c’era la BMW Z4 vinta da Colin Edwards, il sessantenne spagnolo ha raccontato all’inviato de “La Stampa” come ha vissuto questo inverno in cui non ci sono state solo fughe di sponsor ma anche di piloti come Biaggi, Bayliss, Barros, Xaus, Rolfo, Battaini.
«Tutti sbagliano, per carità. Ma sin dal primo momento ho pensato che a tutto questo si poteva trovare una soluzione. E i fatti mi hanno dato ragione: siamo ancora qui, il mondiale sta per cominciare e siamo più forti che mai. Bmw è rimasta, ma avevo l’offerta di altre due Case costruttrici pronte e subentrare. La Camel è qui e guardate con quale campione. Si trattava di trovare un accordo tra team e sponsor: se qualche società è andata via e perché non ha trovato spazi e alternative nella MotoGp altrettanto valide. Mi sarei preoccupato se mi avessero detto che andavano via perché la moto non interessa più. Non è stato così».
Poi parla di Max Biaggi «In tutta franchezza penso che Biaggi abbia fatto il suo tempo. Certo, desta sensazione non vederlo correre, ma guardiamo in questi anni cosa ha avuto: pilota ufficiale Yamaha, poi ufficiale Honda, cioè il meglio del meglio che un campione possa sognare. Non ha ottenuto i risultati che sperava? Ignoro il perché, lo sa solo lui. Un grande campione come lui non può restare e fare la comparsa».
Alla Domanda se Pedrosa è il nuovo anti-Rossi ha così risposto – «Sinceramente no. So che i giornali spagnoli presentano la cosa in questi termini, ma per il bene di Pedrosa spero vivamente che sia sufficientemente intelligente da capire che contro Valentino non può fare nulla. Rossi è il miglior pilota della storia del motociclismo. Rischierebbe di bruciarsi. Quest’anno dovrà fare solo tanta esperienza, senza montarsi la testa».
Si è poi parlato delle classi 125 e 250
«Non rinuncerò mai a loro: sono la base per far crescere i campioni della MotoGp di domani. Valentino e Pedrosa ne sono l’esempio».
Pochi piloti sulla griglia di partenza della MotoGp. Un problema?
«Venti per me è il numero ideale: possiamo scendere a 18 o salire al massimo a 22, di più non sarei felice. La torta è questa: se si divide per più piloti la fetta è più piccola e scontenti tutti».
Alla domanda “E’ pronto a perdere Valentino a fine stagione?” ha così risposto
«Non sarò mai pronto a perdere un pilota come lui, ma non ho nessun diritto per dirgli di restare qui e non tentare di andare in Formula 1. Ripeto: se proprio vuole andarsene, meglio in F1 che a casa».
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