MotoGP – Estoril – Barros batte anche la pioggia

MotoGP – Estoril – Barros batte anche la pioggiaMotoGP – Estoril – Barros batte anche la pioggia

Non conquistava un successo da Valencia 2002, da quel “Mondiale della pizza” vinto davanti a Valentino Rossi. Nel mezzo di questi due anni, c’è stata la brutta caduta a Suzuka, un 2003 in Yamaha terrorizzante e una successiva stagione in Honda HRC da dimenticare. Oggi, Alexandre Barros, tornato a “Casa Pons”, può riscattarsi di 24 mesi di sofferenza, dove è stato vicino all’essere definito con fermezza “Pilota finito”.
Oggi Barros si riscatta con un limpido successo a Estoril, mettendosi alle spalle Valentino Rossi e Max Biaggi, ma soprattutto la sfortuna che non si è tolta di dosso nelle ultime due stagioni. Barros ha sfruttato la caduta di Sete Gibernau, controllando la sua gialla RCV sotto la pioggia con esperienza e velocità. Per tornare, adesso, a pensare in grande…

Nell’incertezza collettiva sulla regola del flag to flag, alla partenza scatta bene Carlos Checa, ma ancor meglio Sete Gibernau che comanda subito davanti a Rossi, con Biaggi che si installa in terza piazza. I due vivono un adrenalinico primo giro con continui scambi di posizione che favoriscono la fuga di “Hollywood” e la rimonta di Alex Barros, che passa i nostri due protagonisti tricolori insediandosi al termine del primo passaggio in seconda posizione.
Shane Byrne, con la Proton KR motorizzata KTM, è fermo ai box, ma il buon “Shakey” presto riuscirà a ripartire…

Al termine del terzo giro Rossi sorpassa Biaggi in staccata in fondo al rettifilo dei box, mentre dietro è puntuale bagarre tra Melandri, Edwards e Hopkins. Il terzetto italo/americano regala spettacolo con sorpassi e controsorpassi, soprattutto tra i rispettivi compagni di squadra di Rossi e Gibernau: stessi colori, stesso duello…

Alexandre Barros recupera su Gibernau decimi su decimi, preannunciando una personale rimonta, ma all’ottavo giro, colpo di scena: bandiera bianca, via libera (per la prima volta nella storia) al “flag to flag”. I piloti adesso sono liberi di rientrare ai box a cambiare la propria moto, sempre che le goccioline di pioggia si trasformino in vere e proprie secchiate d’acqua…

Nessuno sembra pensarci, il tempo tiene, i distacchi tra i vari piloti non cambiano. La gara passa dall’avere aspettative elettrizzanti al vivere una realtà sconfortante: nessuno prova l’attacco, tutti sono fermi nelle proprie posizioni. Di vedere qualche sorpasso, non se ne parla.
L’emozione viene dal continuo martellamento sul cronometro del duo di testa: passo da 1’38 fisso. Troppo, forse troppo: 16° giro, Sete Gibernau fuori, effettiva dimostrazione che la pioggia è arrivata, e che nessuno vuole rischiare il rientro ai box.

Maledizione del “Flag to flag”, anche per John Hopkins, fuori nella stessa tornata di Gibernau. I tempi si alzano di ben 5 secondi, la pioggia adesso bagna in più punti la pista. La gara, si riapre inaspettatamente, con il rammarico di un protagonista (e che protagonista) in meno, già volato fuori in una maniera similare in sella ad una Suzuki nel 2002…sempre a Estoril.. Anche questa è una maledizione.

Fuori al 20° passaggio Troy Bayliss, mentre davanti la situazione apparentemente sembra essersi stabilizzata. Valentino Rossi e Max Biaggi recuperano qualcosa su Alex Barros, mentre dietro Edwards allunga su Melandri che deve adesso guardarsi dietro da un Carlos Checa in rimonta (e da una visiera che si appanna in continuazione).

A cinque giri dal termine nel primo tratto del circuito non piove, diluvia. Valentino Rossi si prende un rischio pazzesco, riuscendo a restare in sella con un vero e proprio miracolo, prodigio dell’acrobazia motociclistica. Non è così per Colin Edwards, caduto malinconicamente quando la quarta posizione sembrava di sua proprietà sino alla bandiera a scacchi: riparte, per chiudere sesto.

Emozioni a non finire, tensione e nervi tesi per le ultime tornate, con i vari team manager che vorrebbero colloquiare direttamente con i propri piloti per riferire l’immancabile frase “Vai piano, pensa a me”. Pensa solo al successo Alex Barros, e così è per il brasiliano, alla sua settima affermazione in carriera, secondo in campionato a sette punti da Valentino Rossi. Max Biaggi conquista il suo primo podio dell’anno, il primo con la casacca HRC, davanti a Melandri, Checa e Colin Edwards.
E un Sete Gibernau probabilmente furibondo ai box…

Classifica MotoGP Estoril

01- Alex Barros – Honda RC211V – 28 giri
02- Valentino Rossi – Yamaha YZR M1 – + 2.771
03- Max Biaggi – Honda RC211V – + 6.071
04- Marco Melandri – Honda RC211V – + 29.546
05- Carlos Checa – Ducati Desmosedici – + 29.774
06- Colin Edwards – Yamaha YZR M1 – + 44.216
07- Nicky Hayden – Honda RC211V – + 57.121
08- Shinya Nakano – Kawasaki ZX-RR – + 59.847
09- Loris Capirossi – Ducati Desmosedici – + 1’07.718
10- Ruben Xaus – Yamaha YZR M1 – + 1’22″431
11- Troy Bayliss – Honda RC211V – + 1’33″529
12- Kenny Roberts Jr – Suzuki GSV-R – + 1’34″051
13- Roberto Rolfo – Ducati Desmosedici – + 1’35″956
14- Toni Elias – Yamaha YZR M1 – + 1’36″492
15- James Ellison – Blata WCM – a 2 giri
16- Shane Byrne – Proton KR KTM – a 4 giri

Alessio Piana

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