MotoGP – E’ ufficiale: Fonsi Nieto sostituirà Jacque a Le Mans

L’annuncio è arrivato. Sarà Alfonso Gonzales, meglio conosciuto come Fonsi Nieto, a sostituire l’infortunato Olivier Jacque in sella alla seconda Kawasaki ZX-RR nella MotoGP a Le Mans. La notizia, anticipata lo scorso 14
maggio, ha trovato conferma negli scorsi giorni, più precisamente durante il Gran Premio d’Italia a Monza, quando Fonsi ha ricevuto la chiamata dai vertici Kawasaki che gli hanno confermato la sua partecipazione nella classe regina la settimana successiva sul circuito della Sarthè. Per il nipote del 13 volte iridato Angel Nieto si tratterà del debutto in MotoGP, dopo aver sfiorato l’approdo nella top class con il team Ducati d’Antin nella stagione 2004. Fonsi ha fatto valere un accordo trovato la stagione passata con Harald Eckl (all’epoca responsabile Kawasaki MotoGP), il quale lo aveva opzionato come “prima scelta” per sostituire eventualmente un pilota infortunato. Nieto ha, “di diritto”, sopravanzato tra i “papabili” per sostituire Olivier Jacque nientemeno che Neil Hodgson (contattato nel weekend di Shanghai da Michael Bartholomey per la sua esperienza con le Bridgestone, del quale ne è tester Ducati Corse), il collaudatore Kawasaki Racing Naoki Matsudo e Regis Laconi, nome rumoreggiato da molti. Nieto è pilota della “Verdona” in Superbike da due stagioni a questa parte, in sella ad una ZX-10R del team PSG-1 di Pierguido Pagani. Adesso per l’ex vicecampione della 250cc si tratterà di correre la cosiddetta “gara della vita”, senza conoscere moto, pneumatici e squadra. Far bene, per continuare a inseguire un posto fisso in MotoGP…

La carriera di Fonsi Nieto

Essendo nipote di Angel Nieto, Fonsi inizia, così come il suo cugino Angel, presto a salire in sella. Diverse stagioni con le minimoto, culminate con il trionfo da 16enne ai campionati di Madrid e castigliano, le più importanti del panorama iberico. Archiviato con successo la pratica-pocket bike, Fonsi passa subito alle 125cc, vincendo i campionati Junior e della Catalogna nel 1995, prima di diventare campione spagnolo ed europeo la stagione successiva. Per Nieto si aprono le porte del Motomondiale, inizialmente come wild-card (senza stupire gli addetti ai lavori), successivamente in pianta stabile nella 250cc con il team di Jorge “Aspar” Martinez, al quale giunge con due titoli spagnoli alle spalle. Il 2000 l’anno dedito per conoscere le piste, il 2001 per essere tra i protagonisti (4° alla fine del campionato), il 2002 per puntare al titolo iridato. In una squadra che lo vedeva affiancato da Toni Elias e vestito dei colori Telefonica/Repsol, Fonsi Nieto lotta per tutta la stagione con Marco Melandri per il campionato: chiuderà alle spalle del ravennate, con 4 vittorie e prestazioni da ricordare (come a Estoril, vittorioso nonostante una scivolata nei primissimi passaggi). Melandri passa in MotoGP nel 2003, Nieto resta in 250cc da favorito #1. Non andrà così, anzi, Fonsi entra in una fase calante della propria carriera: una sola vittoria a Donington Park nel 2003, una delusione dopo l’altra nel 2004. Per Fonsi si chiudono così le porte della MotoGP, dopo qualche contatto in fase avanzata con il team Ducati d’Antin. A questo punto la sua carriera diventa a… 4 tempi: va in Superbike, con una Ducati 999 della squadra di Stefano Caracchi (la prestigiosa e plurivittoriosa compagine “NCR”). Non trova l’affiatamento con la moto, nè tantomeno con la squadra, che sembra seguire molto più da vicino il pupillo di Borgo Panigale, Lorenzo Lanzi. In crisi di risultati, Fonsi cambia pagina e trova l’accordo con il team PSG-1 Kawasaki di Pierguido Pagani: gare conclusive nel 2005, rinnovo per il 2006, dove si rivela il più concreto e veloce dei piloti di Akashi. Viene riconfermato anche per questa stagione, dove non è ancora riuscito a ottenere risultati di rilievo, complice la forza degli avversari e qualche difficoltà di troppo nello sviluppo della nuova ZX-10R. La prima, vera soddisfazione, la possibilità di correre questo weekend in MotoGP…

Le parole di Fonsi Nieto dopo l’annuncio

“Sono molto eccitato per la possibilità che mi ha dato Kawasaki di gareggiare questo fine settimana a Le Mans; posso solo ringraziarli per come mi hanno trattato da quando due anni fa sono diventato un loro pilota. Tuttavia il motivo per cui sono stato chiamato mi rattrista un po’, non piace a nessun pilota sostituire un altro pilota infortunato, soprattutto perchè ho un gran rispetto per Jacque ma nelle gare queste cose possono accadere. Conosco abbastanza bene Le Mans, è una pista “stop and go” e mi piace; nel 2002 ho anche vinto quando correvo nella classe 250 anche se so che questa volta sarà molto diverso. Non so come mi comporterò con una MotoGP ma sarà una nuova esperienza per me. Nuova categoria, nuova moto, nuovi pneumatici; dovrò cercare di apprendere molto in fretta anche se sarà impossibile imparare in appena due giorni di prove! Eppure aspetto con impazienza di salire in sella alla ZX-RR 800cc visto che in molti dicono che lo stile di guida sia simile a quello della 250. Ad ogni modo lavorerò duramente con la squadra e l’obiettivo è finire nel miglior modo possibile la gara. Queste persone ha fiducia in me e io proverò a non deluderle.”

Alessio Piana