MotoGP: Dimissioni Filippo Preziosi, c’è chi crede alla malattia e chi invece la pensa diversamente
Pensieri contrastanti sulle dimissioni di Filippo Preziosi da Ducati
Le dimissioni di Filippo Preziosi dalla Ducati non possono passare di certo inosservate. Il papà delle Desmosedici, colui che ha portato alla vittoria del mondiale la GP7 insieme a Casey Stoner, per qualcuno non può essersi dimesso solo per motivi di salute. In molti pensano che la sua sia stata una dimissione forzata per evitare una “cacciata”. Ricordiamo che Preziosi era stato “retrocesso” in data 20 novembre, 2012 a Direttore Ricerca & Sviluppo Ducati Motor Holding, con riporto al Direttore Generale Ducati Motor Holding, Claudio Domenicali. Una bocciatura voluta da Audi che ha messo al suo posto l’ex BMW Bernhard Gobmeier. Ecco a tal proposito cosa ha scritto Genesio Bevilacqua (proprietario del Team Althea, iridato con la Ducati Superbike nel 2011) sulla sua pagina Facebook.
“Un doveroso in bocca al lupo all’ amico Filippo Preziosi da me e tutto il team Althea . Ho sempre dialogato con lui (e lui con me) con la massima fiducia e correttezza . Un uomo che ha dato molto piu’ di quello che ha ricevuto.. Lo hanno tradito al Senato come in un’altra storia antica.. Un abbraccio Filippo!”
Di parere diverso Guido Meda (telecronista Mediaset del motomondiale dal 2002 e appassionatissimo di moto), che interpellato dalla nostra redazione ha così risposto.
“Alla base dell’etica umana c’è anche il fatto che la salute non debba essere stumentalizzata per giustificare situazioni che con la salute non hanno a che fare. Pertanto se Ducati e Preziosi comunicano problemi di salute non vedo perchè non gli si debba credere. Se ci fossero altre questioni legate semplicemente al lavoro basterebbe dirlo. Mi fa ribrezzo tutta questa dietrologia. Sapete cosa significa essere in sedia a rotelle con una paraplegia che tende alla tetraplegia? Già lo scorso anno le condizioni fisiche di Filippo stavano peggiorando e lo preoccupavano non poco. Ci sta che al calo della tensione dopo il cambio di ruolo la salute gli abbia presentato il conto della sua enorme dedizione al lavoro degli anni passati. Ma è sciocco, puerile ed assurdo pensare ad altro”.
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…Meda e’ appassionatissimo di rossi, non di moto…sputava sulla SBK ed adesso la commenta, altro bell’esempio di italica mediocrita’…queste cose mi fanno tremendamente soffrire…
A me fa più soffrire quando tento di mettere in moto quell’esempio di italica motocicletta col motore a “L”….solo allora mi sovvien lo giallo spiritello che mi fa lo dito medio !!!
…ah, ah, ah…finalmente un altro poeta…vernacolare ma poeta…non sei il solo che b@st@mmia tentando di avviare l’italica motocicletta, anche un mio amico con l’ST2…il giallo spiritello fa lo dito a lui pure ah, ah, ah!!!
Mi dispiace, davvero molto, e non parlo di un dispiacere “tecnico”, ma umano.
Di certo Preziosi amava la sua creatura, si vedeva che trasudava passione.
Ormai non ha senso parlare del perchè è stato spostato e del perchè della sua decisione, quello che conta è che ha creato, per gli appassionati del marchio, la possibilità di potere gioire.
Credo che questa sua parte di storia rimarrà indelebile, e lasciatemi azzardare, per come la vedo io, l’ Ing. entrerà di diritto tra i creatori di “macchine folli”, quei mezzi che fanno battere il cuore quando li senti nominare.
Non so perchè ma la DD16, mostro imbizzarrito, mi ha fatto pensare alla Delta S4… altre storie, ma con dietro uomini che dalla passione per la tecnica hanno generato arte, e per questo ho subito accostato l’ immagine di Preziosi a quella dell’ Ing. Lombardi.
Posso solo augurare a Filippo un buon futuro… e chissà mai…
In bocca al lupo.
…Lombardi…una lacrimuccia mi scende…e poi la S4…Andrea, sei veramente un grande…
Si vero, e la ECV2 dova la lasciate ?
Claudio Lombardi, un genio per i motori !!!