MotoGP Dani Pedrosa “Quest’anno sono migliorato tanto e ne sono felice e orgoglioso”

Daniel Pedrosa si racconta in una lunga intervista parlando di sè e di questa sua straordinaria stagione

MotoGP Dani Pedrosa “Quest’anno sono migliorato tanto e ne sono felice e orgoglioso”MotoGP Dani Pedrosa “Quest’anno sono migliorato tanto e ne sono felice e orgoglioso”

La più grande rivelazione del mondiale 2012 della MotoGp è forse Dani Pedrosa, che dalla ripresa del campionato dopo la pausa estiva, sembra quasi un altro pilota, e questa volta in positivo.
Il catalano di casa Honda sta attraversando uno stato di grazia che lo sta consacrando finalmente, per la prima volta da quando è approdato alla classe regina, come un serio pretendente al titolo mondiale, nonostante i 23 punti che lo separano dalla vetta.

Senza dubbio quello che abbiamo visto negli ultimi mesi è il miglior Pedrosa mai visto, e ora ha deciso di parlare un po’ di come si è evoluta la sua carriera sportiva in questi ultimi anni ai microfoni della testata spagnola As.com

“Nella mia carriera ho avuto molti buoni momenti, nelle altre categorie” risponde quando gli chiedono se sia mai stato così forte prima d’ora “con gli stessi risultati e con lo stesso stato di forma. In MotoGp ho avuto molti anni duri, ho avuto difficoltà ad affermarmi, una volta per un motivo, una volta per l’altro, però a partire dall’anno scorso le cose sono migliorate e sto bene.”

E alla domanda sulla provenienza di questo straordinario stato di forma, ammette di esserselo chiesto anche lui, anche se ammette che i buoni risultati in questo sport dipendono strettamente da un insieme di fattori: stare bene fisicamente e psicologicamente, avere una buona moto e un po’ di fortuna. Se una di queste cose viene a mancare, può succede che qualcuno con il tuo stesso talento ti batta.

E quando gli si chiede se il Dani del 2012 sia anche la versione anche più aggressiva e ambiziosa mai vista in pista risponde “Nel corso di questi anni ho cercato di migliorare le cose che non andavano bene, e ora sotto certi aspetti sono migliorato: in frenata, ad esempio, ma anche in aggressività e sotto la pioggia , ho imparato anche lavorando con i meccanici, e ho persino migliorato il mio rapporto con la stampa. Come ci sono riuscito? Non lo so, non ho una formula perfetta, mi sono adattato ai cambiamenti man mano che andavo avanti”

Dopo le recenti dichiarazioni, secondo cui Dani dava ragione al compagno di squadra Casey Stoner che asserisce di non divertirsi più come prima in sella a una MotoGp, il catalano chiarisce che si è sempre divertito e si diverte ancora a guidare la moto, specialmente adesso che è in ottia sintonia con il mezzo e la propria squadra e gode di buona salute fisica, e spera che anche i suoi fan ora, dopo tante sofferenze, possano altrettanto divertirsi.

Parlando invece di chi è più vicino a Dani Pedrosa, l’intervista si sposta sulla figura di Raul Jara, pilota e amico di Dani Pedrosa fin dagli esordi del tri-campione del mondo nel motomondiale, e che senza dubbio è una presenza positiva all’interno del team
“Quando siamo fuori dal circuito, a cena o in hotel, cerca di farmi stare più rilassato.” spiega “In pista, magari nota dei dettagli che a un pilota sfuggono, e allo stesso modo mi riferisce le cose che vede in pista” Ma alla domanda se in qualche modo l’amico possa “scavalcare” il manager Alberto Puig, Dani parla chiaro “Ognuno nella squadra ha la propria funzione, e non è cambiato niente, però adesso, con Raul, uscendo dal circuito, parliamo di altre cose”

Finita la parentesi sui rapporti personali, si ritorna a parlare di gare, in particolare di questo mondiale che sembra allo stesso modo chiuso e aperto, perchè molte sono le cose che possono succedere e Dani ha tutta intenzione di lottare fino alla fine per strappare il titolo a Lorenzo, e non si dice arrabbiato del fatto che Stoner potrebbe rifiutarsi di aiutarlo
“Mi fa arrabbiare quello che è successo a Misano, ma per il resto, sono le gare. A volte le cose sono così e quando ci sono piloti al vertice del nostro livello è normale che nessuno si metta in mezzo; e riguardo a una situazione simile a quella di Hayden a Valencia nel 2006, quando fu proprio il catalano a coprire le spalle al compagno risponde che quella è una scelta personale e non sa cosa farà Stoner, poichè la scelta spetterà solo all’australiano, che quel giorno sarà, tra l’altro, all’ultima gara della sua carriera. Certo, sarebbe bello, ma Dani non si fa illusioni: andrà avanti a cercare di vincere il più possibile come sta facendo ora, senza sperare nell’aiuto di Casey, e quello che sarà sarà.

La domanda successiva ha poi riguardato il fatto che Lorenzo non è stato molto contento del secondo posto in Giappone, poichè secondo lui la Yamaha ha subito troppo le prestazioni della Honda. Io fossi in lui non mi lamenterei della mia moto ha risposto Dani, che ha poi precisato: “E’ in testa al mondiale e in ogni gara ha sempre fatto primo o secondo, per cui la sua moto non potrà poi andare così male. Stiamo parlando di un pilota con molte qualità, e abbiamo dimostrato durante l’anno che le moto sono più o meno alla pari. Le differenze tra Honda e Yamaha sono sempre le stesse: la Yamaha è migliore in curva, più stabile, più tranquilla; la Honda è migliore in rettilineo, ma è più difficile da rialzare e si muove molto. Ma non penso che a questi livelli sia la moto a determinare il campionato.

Questa è la migliore stagione della tua vita in motoGp? gli hanno poi chiesto i colleghi spagnoli
“Ne riparleremo a Valencia” ha messo subito le mani avanti Dani “però senza dubbio fino ad ora sono migliorato sotto molti aspetti e di questo mi sento felice e orgoglioso. Ovviamente, alla fine ti piace vincere, però c’erano molte cose che volevo fare bene quest’anno e penso di averlo fatto”
E dopo la vittoria di oggi in Malesia, la sua prima vittoria in assoluto sotto la pioggia, sicuramente Pedrosa non avrà niente da recriminarsi su questo campionato, almeno finora, anche perchè ha inizio stagione il suo rendimento non era certo quello di adesso e non ha voluto rischiare inutilmente. Certo, una motivazione a finire bene questo campionato nonostante tutto, sarebbe battere il campione del mondo per numero di vittorie, ma Dani ci ricorda che quello che conta è vincere il campionato per la squadra, i fan, e ovviamente per se stesso.
QUando gli si chiede se tra lui e Barberà le cose si sono sistemate dopo Misano, dichiara “Non abbiamo parlato, suppongo che sia lui a dover fare il primo passo, non sono io che devo chiedergli scusa, perchè non ho fatto niente”

E infine uno sguardo al futuro compagno di squadra di Pedrosa, Marc Marquez, reduce di una rimonta nella gara giapponese di quelle che raramente si vedono. Dopo un attimo di smarrimento sulla prestazione offerta dal probabile futuro campione del mondo della moto2, Dani ha commentato
“Ah sì… è andata bene che non sia successo nulla e che nessuno lo abbia colpito. In quel momento ci siamo tutti messi le mani sugli occhi e quando è ripartito incolume, ha respirato di nuovo tutto il paddock. Che abbia vinto o meno, è un’altra storia...anche io sono partito ultimo e in metà giro avevo passato molti piloti…” (a Misano era partito ultimo per aver portato fuori la moto dalla griglia ndr.)
E cosa farà Dani Pedrosa nel futuro?
“Farò quello che sarà, senza dipendere da nessuno, se non da me stesso”

Fonte: www.as.com

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