MotoGP | Da sorpresa a protagonista. Aprilia: che 2023 sarà? [TITOLI DI CORSA]

Lo scorso anno era un’outsider, in previsione del prossimo è l’unica (credibile) avversaria di Ducati

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Nell’anno di grazia del motociclismo italiano, del Mondiale di Bagnaia, dello strapotere Ducati e della scoperta Bastianini, c’è stato un altro spicchio di tricolore che ha saputo recitare, per due terzi della stagione, il ruolo di protagonista brillante, poco pronosticabile e per questo condivisibile nella sua esaltazione sportiva.

Parliamo naturalmente di Aprilia, che nel 2022 appena concluso non solo ha conquistato la prima, storica, vittoria in classe regina (Espargarò in Argentina lo scorso 3 aprile, ndr), ma ha chiuso anche al terzo posto il Mondiale costruttori e al quarto, sempre con Espargarò, un campionato piloti dove proprio il pilota iberico, e fino alla penultima gara di Sepang, è stato matematicamente ma anche concettualmente terzo invitato al ballo iridato della coppia Bagnaia-Quartararo.

Questo l’anno appena vissuto, in attesa di scoprire e capire che contorni avrà il prossimo. Sì, perché questa volta ai primi semafori verdi della stagione, nella prima gara di Portimao, Aprilia non potrà nascondersi da obiettivi dei fotografi e taccuini di addetti ai lavori, camuffando il suo vero ruolo in griglia con quello di una semplice outsider.

La scuderia di Noale sembra essere, ad oggi, la prima se non addirittura unica e credibile rivale dello strapotere Ducati. I motivi? Più di uno. Innanzitutto, appunto, l’eredità lasciata dall’ultimo Mondiale, dove Aprilia ha raccolto soddisfazioni, risultati ma anche indicazioni utili per capire dove, e come, intervenire per migliorare un pacchetto destinato, comunque vada e nonostante un cauto ottimismo, a prendere sempre più quota col passare del tempo.

In aggiunta, consideriamo che il 2023 sarà anche il battesimo dell’RNF Team come squadra satellite proprio della factory veneta, dopo gli ultimi anni passati in sella a Yamaha, con un roster di piloti composto da Miguel Olivera e Raul Fernandez, non proprio relativo per talento e velocità.

Un ulteriore innesto di sviluppo e riscontri che permetteranno ad Aprilia di aggiungere kilometri preziosi nel completamento di un percorso dall’orizzonte più che mai stimolante. Espargarò e Vinales, che proprio in questi giorni ha riconosciuto quanto in previsione del prossimo Mondiale la pressione interna sia abbondantemente aumentata, resteranno i due alfieri titolari, quelli a cui affidare ambizioni e su cui riporre speranze nella scacchiera ben collocato sul tavolo da lavoro di Rivola e soci.

Lo abbiamo scritto più e più volte, il presente della MotoGP ha assunto i contorni di un’egemonia a firma Ducati, e con le giapponesi ancora in ritardo oltre che in difficoltà tutto fa pensare che tocchi innanzitutto ad Aprilia il ruolo di antagonista principale. Inaspettato, conquistato sul campo e soprattutto (anche in questo caso) italiano.

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