MotoGP – Capirossi e la Ducati, una lunga storia


Lunedì 28 agosto 2006: Loris Capirossi rinnova anche per la prossima stagione con la Ducati, restando così pilota di punta e uomo immagine per una casa unica nel suo genere nel panorama motociclistico. Sarà il quinto anno per questo matrimonio, vissuto tra cinque successi e sette pole position, momenti difficili trasformati in trionfi 100 % tricolori della classe regina del motociclismo. Una lunga storia, la cui data di partenza è fissata nel 30 maggio 2002: la Ducati svela nel paddock del Mugello il programma sportivo che la vedrà in pista dalla stagione successiva nella MotoGP. In un’affollata conferenza stampa, tra gli altri, si nota Carlo Pernat, manager di Capirossi, da sempre interessato ad ogni novità in quello che da due decenni è il “suo mondo”. Sin da quel giorno si parlava del binomio Ducati/Loris, ma per vivere la firma sul contratto si dovette attendere una lunga estate.
A Borgo Panigale, con Marlboro, vedrebbero di buon occhio un approdo di Max Biaggi, l’uomo a cui affidare lo sviluppo della Desmosedici insieme a Troy Bayliss. Il romano però tentenna, e alla fine sceglie per la vita più semplice possibile: non c’è tempo per sviluppare una nuova moto, meglio una Honda, seppur clienti, del team Pramac (che successivamente diventò Camel Pramac Pons). Questa scelta è stato il viatico per l’accordo con Loris Capirossi, ufficializzato il 16 settembre dello stesso anno, dopo che durante il Gran Premio di Brno “Capirex” aveva ricevuto delle garanzie tecniche dalla Honda per la stagione successiva, con un lungo colloquio con Mr.Nakajima. Loris, forte di precedenti promesse mancate da parte della HRC, preferì la Ducati, senza sapere che questo lo avrebbe portato ad una vita a Borgo Panigale…
Il 6 novembre 2002, con una D16 vestita di bianco (era ancora sotto contratto con Sito Pons), Capirossi provò per la prima volta a Valencia, a cui seguirono test a Jerez e Phillip Island. Finalmente con l’anno nuovo Loris è al 100 % uomo Ducati, ed il 10 gennaio fa visita alla azienda e al Museo Ducati a Bologna: gli uomini in Rosso già lo vedono come uno di loro. Dieci giorni più tardi Loris prova a Sepang la Desmosedici, suscitando impressioni entusiaste considerando che riesce subito a tenere il ritmo di Valentino Rossi e Max Biaggi. Nel giorno di San Valentino, la Ducati presenta la propria squadra a Milano, e quattro mesi più avanti, dopo una pole position a Jerez, Loris Capirossi vince il Gran Premio di Barcellona soltanto alla sesta gara con la Ducati; 27 anni dopo, un binomio moto/pilota italiani si affermano sul tetto del motociclismo: ieri Agostini/MV, oggi Capirossi/Ducati.
La stagione 2003 porterà altri podi e ottimi risultati, preludio di un 2004 che rappresentò la stagione più difficile per l’accoppiata romagnola. La GP4 non è competitiva, al Mugello addirittura viene rispolverata la moto 2003. Solo un podio (a Phillip Island), ma da lì a poco l’annuncio che rappresentò una svolta epocale: via le Michelin, benvenute le Bridgestone, che in quella stagione conquistarono due vittorie con Tamada a Rio e Motegi. Una scommessa che fino a Brno 2005 sembrava portare addirittura al divorzio con Capi, e solo determinate garanzie tecniche e la voglia di restare obbligarono le due parti a rinnovare. Poco dopo arrivarono i succesi a Motegi e Sepang, con Capirossi che senza l’infortunio di Phillip Island, probabilmente, sarebbe giunto secondo a sorpresa in campionato.
Il 2006 inizia con il botto: ottimi tempi nei test invernali, pole e vittoria a Jerez. Loris resta in lotta per il campionato sino al crash al via di Barcellona, a cui seguì un periodo nero per sé e per la competitività del pacchetto moto-gomme. A Laguna Seca le due parti si allontanano: per la seconda estate consecutiva Capirossi pensa a mollar tutto, a tornare da Fausto Gresini con il quale c’è un rapporto di amicizia che ha fondamenta addirittura dalle stagioni in cui correvano insieme nella 125cc. Dopo la pausa estiva, a Brno, ecco il momento clou per la trattativa di rinnovo: Loris vince la corsa, al lunedì prova la moto 2007 e va fortissimo. Ducati Corse allarga nel frattempo i cordoni della borsa, e finalmente si giunge all’accordo, che lega inscindibilmente il nome di Capirossi a Borgo Panigale. Per tutti un vero e proprio lieto fine…
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