MotoGP – Brno QP1 – Valentino Rossi, pole da applausi

C’è un proverbio che si tramanda da generazioni molto semplice da ricordare: inutile pregare per chi non fa miracoli. Una concezione che gli appartenenti alla Tribù di Valentino Rossi non vogliono capire, sentire, condividere, probabilmente con ragione. Lui, che di miracoli ne ha fatti a bizzeffe, può ancora far sperare ai propri sostenitori che la rimonta in campionato sia ancora possibile, nonostante sei gare da disputarsi e 51 punti da recuperare. Quel che ha realizzato oggi Valentino Rossi a Brno resterà nella storia del motociclismo, cogliendo una pole incredibile e impossibile da realizzare per tutti. Non per lui, che preso conoscenza del crono-monstre di Loris Capirossi (1’56″411) è sceso in pista, ha montato una gomma da qualifica Michelin studiata nelle due precedenti sessioni di libere, e ai confini della realtà ha abbassato questo riferimento di 250 millesimi.

Valentino non è mai stato un mago delle pole position, nonostante in carriera, con questa, ne conti già 33. Mai ha voluto dare il massimo per partire dal palo, ma oggi ha fatto un’eccezione. Nell’ultimo GP a Brno delle 990cc, il crono di 1’56″191 identifica il livello di sviluppo del pacchetto moto/gomme della prima generazione delle MotoGP nella classe regina. Con le 800cc, per almeno un anno, non raggiungeremo queste prestazioni. Un vero peccato, ma poco male, ci godremo queste ultime gare delle 990 con la rincorsa di Valentino, che già domani proverà a far sua la quinta vittoria stagionale dopo la seconda pole ottenuta oggi.

Dovrà battagliare con un Loris Capirossi velocissimo sul passo, con una Honda che non è mai stata in crisi e vede Hayden ad aprire la seconda fila, beffato nel finale da Kenny Roberts Jr che sta diventando un maestro del sabato. Indietro Pedrosa e Melandri, nono e undicesimo, con Nakano ed Elias (sì, proprio lui) a sorpresa nelle posizioni di vertice. Questa è Brno, questa è la MotoGP…

Alessio Piana