MotoGP Brno: Intervista esclusiva a Davide Tardozzi, Ducati Corse

Con Tardozzi abbiamo affrontato svariati argomenti, per un'intervista da non perdere

MotoGP Brno: Intervista esclusiva a Davide Tardozzi, Ducati CorseMotoGP Brno: Intervista esclusiva a Davide Tardozzi, Ducati Corse

MotoGP 2016 Team Ducati – Abbiamo incontrato a Brno (teatro del Gran Premio della Repubblica Ceca, undicesima tappa del motomondiale 2016) Davide Tardozzi (nella foto con Jorge Lorenzo, ndr), responsabile del programma Ducati MotoGP. Con lui abbiamo parlato del ritorno alla vittoria della Rossa di Borgo Panigale avvenuto in Austria, del futuro prossimo, delle prossime due stagioni che vedranno Jorge Lorenzo in sella alla Desmosedici GP, passando per l’importanza di Casey Stoner e del caso Fenati.

Arriviamo dalla vittoria austriaca della Ducati. Un ritorno al successo che in molti aspettavano da molto tempo. Sono passati un po’ di giorni, qual è il tuo pensiero?

“La vittoria ci ha dato la consapevolezza e la certezza avendo conseguito un primo e un secondo posto di essere competitivi. In tutta onestà lo sapevamo sin dall’inizio del campionato, questo pur rispettando gli avversari, anche se al momento la Yamaha è ancora una moto migliore, più bilanciata. Ad esempio Iannone è caduto un paio di volte quando era pronto a giocarsi la vittoria con Lorenzo; ricordo Le Mans, piuttosto che il Qatar. Anche al Mugello, con una buona partenza si sarebbe potuto giocare la vittoria. Penso poi a Dovizioso, caduto in Olanda, e “centrato” incolpevolmente in Argentina e in Texas. A parte le due gare spagnole siamo sempre stati competitivi. Siamo stati spesso in lizza per il podio ed è arrivata anche la vittoria, perentoria, ma ripeto sapevamo sin dall’inizio di avere una buona moto e dei buoni piloti.”

Quanto è importante adesso in prospettiva. Sia per questo campionato che per il 2017, quando arriverà Jorge Lorenzo?

“È decisamente importante. Credo che questo successo abbia dato ancora più certezza ai piloti, che sono veramente bravi. Sia Iannone che Dovizioso hanno messo tanto del loro nella doppietta di domenica scorsa. Hanno dato la consapevolezza di poterlo fare in tutte le gare. Guardandoli negli occhi ho capito che sono consapevoli di potersi giocare il podio tutte le domeniche.”

Quando Iannone ha scelto la gomma morbida sulla griglia qual’è stato il tuo pensiero?

“Nessuna sorpresa, perché lo aveva già deciso sin dalla mattina. Era certo che lui avrebbe usato quella. C’è stato chi gli ha voluto far notare che tutti gli altri avevano la dura, ma Iannone con determinazione ha voluto quella gomma sin dalla mattina. Quindi non mi ha sorpreso questa scelta. Si è schierato con la gomma del giorno prima, cioè quella usata. E poi ha voluto quella nuova, perché ha avuto un’ottima sensazione. In prova aveva coperto una distanza ragionevole, per cui sapeva che quella era la scelta giusta. È stato bravissimo a gestire la gara. Ha vinto una gara andando “piano”, perché sarebbe potuto andare molto, molto più forte.”

Questo anno è tornato Casey Stoner. Sia in veste di testimonial, ma soprattutto come tester. Quanto è stato importante, non tanto per la vittoria quanto per tutto lo sviluppo, da quando ha provato la moto a Sepang?

“Direi che intanto siamo stati criticatissimi per questa scelta, per il fatto di averlo fatto provare. E io ho sempre insistito su una cosa: i conti si fanno alla fine. Casey è stato importante, stimolante, determinante per tutta una serie di situazioni e posso dire che Casey ha dato il suo contributo a questa doppietta.”

I tifosi Ducati, ma anche molti appassionati, avrebbero voluto rivederlo all’opera. C’è stato un momento in cui pensavate che potesse tornare o è stato solo un sogno dei tifosi?

“No, assolutamente, sarebbe piaciuto anche a noi vederlo in pista per una gara, e come ho già detto e abbiamo detto più volte, se Casey avesse chiesto di correre, lo avremmo accontentato. Detto questo, è una persona che mi stupisce ogni giorno di più. Ha delle idee molto chiare, una filosofia di vita molto chiara. Ha preso delle decisioni e non le cambia. Ha scelto una vita diversa. Vuole continuare a essere protagonista in qualche maniera, in un progetto importante come quello di Ducati e questo gli fa piacere. Ma secondo me ha deciso di smettere e non so cosa possa fargli cambiare idea.”

Neanche la “sua” Phillip Island?

“Io credo proprio che Phillip Island sia la gara che lui non vuole fare. Detto questo, sottolineo ancora quanto grande sia Casey. Io ho visto nel dopo gara un ragazzo veramente felice di quella doppietta, nonostante l’ultima vittoria con Ducati appartenesse a lui. Mi ha detto: ‘Sono felice di partecipare a questo progetto’.”

Martedì proverete a Misano e state sviluppando la moto in ottica 2017. Visto che Iannone passerà in Suzuki, avrà comunque aggiornamenti, nel caso ci fossero?

“Andremo a Misano a provare martedì. La Moto per il 2017 non è ancora pronta per i piloti ufficiali. La sta sviluppando Pirro. Abbiamo promesso ad Andrea Iannone che avrà gli aggiornamenti sulla Desmosedici 2016 e sarà così. È chiaro che la moto completamente nuova, quella del 2017 resta difficile fargliela provare.”

Con Lorenzo il prossimo anno si punta al titolo?

“L’obiettivo è quello. Lorenzo ha comunque un contratto di due anni. Noi vorremmo puntare al titolo sin dall’anno prossimo. È chiaro che ci siamo dati due anni di tempo insieme a Jorge, per poterlo fare. Ma non vorrei dimenticare Dovi (Dovizioso, ndr). E’ un pilota che potrebbe sorprendere, perché come dicevamo prima, se non fosse stato sfortunato e raramente parlo di sfortuna, ad oggi poteva essere molto più avanti in campionato.”

È stato difficile decidere chi doveva restare tra Iannone e Dovizioso, quando l’avete annunciato al Mugello?

“Dire “molto” è limitativo. Siamo andati avanti in questa decisione, subendo anche le critiche di molti, proprio perché era una scelta difficile. La scelta è stata fatta sulla base di mille ragionamenti, è stata dolorosissima ed abbiamo regalato un grandissimo Iannone alla Suzuki!”

Ti sei fatto un’idea del licenziamento di Fenati?

“No. Non conosco i fatti, se non per quello che ho letto sui giornali, sui vari social. Evidentemente deve essere successo qualcosa di veramente grave, se si è arrivati a questa decisione. E Valentino Rossi ha avallato questa decisione, quindi la cosa deve essere stata particolarmente “pesante”. Ho letto proprio oggi di una dichiarazione della famiglia, che nei prossimi giorni farà una dichiarazione, è sempre importante sentire le due “campane”. Onestamente non conosco i fatti, quindi è difficile esprimere un giudizio.”

Foto: Alex Farinelli

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

1 commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”
MotoGP

MotoGP | GP Jerez Sprint Race, Mir: “Gara caotica”

Sul contatto con Marc Marquez: "L’anno scorso ci fu un incidente simile tra me e Quartararo e nella gara successiva ricevetti un doppio long lap penalty."
MotoGP GP Spagna Jerez Repsol Honda – Joan Mir ha chiuso al decimo posto la Sprint Race del Gran Premio