MotoGP Brno: Andrea Dovizioso “Felice del podio”
Ottimo secondo posto oggi a Brno per Andrea Dovizioso, pilota del Repsol Honda Team. Il forlivese è stato autore di una grande partenza e poi una volta insidiato da Simoncelli ha mantenuto la calma andando a precederlo sul podio. A lui la parola.
“Sono davvero felice di essere tornato sul podio, è un buon risultato dopo un weekend difficile e la seconda posizione è molto importante per il campionato. Nel warm up abbiamo fatto dei piccoli cambiamenti e il mio feeling è migliorato. Sono arrivato alla gara molto determinato e ho fatto una buona partenza dalla settima posizione. Nei primi giri ho guidato con cautela per risparmiare le gomme. Ho avuto un buon passo e quando Dani (Pedrosa) è caduto ho provato a stare con Casey (Stoner) ma ho commesso un errore alla curva 13 e sono quasi uscito di pista. Ho perso il contatto e da quel momento Casey ha costruito un gap che era impossibile da colmare. Sono contento di come ho gestito la prima parte della gara con Lorenzo e poi con Simoncelli per mantenere la seconda posizione. Negli ultimi cinque giri ho spinto più forte, girando in 1’58 per mantenere un buon margine su Marco. Voglio ringraziare la Honda e il team per il buon lavoro, nonostante abbiamo faticato un po’ durante il fine settimana, abbiamo dimostrato ancora una volta che in gara siamo lì e non vedo l’ora di arrivare a Indy tra due settimane.”
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quasi tutti i podi sono arrivati per disgrazie o errori altrui che per meriti propri .nonostante sia 3 in campionato rimane un pilota da 5 o 6 posto .ah con la moto migliore del lotto ,mi ero scordato di questo particolare
Credo che sia un po’ troppo felice di fare podio, per convincere Honda (e non solo) sarebbe ora di fare qualche vittoria, o almeno dimostrare di poter lottare per ottenerla.
dovizioso è al 3 anno di hrc ed un primo da non ufficiale e di gare ne ha vinta una tra l’altro per fortuna,sotto l’acqua che erano cascati tutti..
il suo livello è questo di più non può fare, buon pilotà per carità ma per vincere un mondiale ci vuole ben altro