MotoGP Barcellona: Valentino Rossi, “Il nuovo layout della pista ci penalizza”

Il campione della Yamaha ha parlato al termine delle qualifiche del GP di Catalunya

MotoGP Barcellona: Valentino Rossi, “Il nuovo layout della pista ci penalizza”MotoGP Barcellona: Valentino Rossi, “Il nuovo layout della pista ci penalizza”

Valentino Rossi MotoGP 2016 Gp di Catalunya Yamaha Movistar – Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per una volta sono d’accordo, la modifica alla curva 9 dopo la tragedia di Luis Salom, rider spagnolo della classe Moto2 che ha perso la vita alla curva 12 in una caduta avvenuta nelle FP2, non andava fatta. La curva 9 non è quella dove è caduto lo sfortunato pilota del Team SAG, ma è precedente. Secondo il pesarese la modifica è stata fatta per avvantaggiare altri piloti.

“E’ stata una giornata difficile, ovviamente per quello che è successo ieri. Quando succedono queste cose tutto diventa relativo, è difficile risalire in moto e restare concentrati. Tornando a parlare di gare, questa è stata una pista dove la nostra moto è sempre andata bene, ma con le modifiche effettuate dopo l’incidente di Salom abbiamo faticato molto, più di quanto ci aspettavamo. Abbiamo dei problemi con la gomma davanti, perchè con la media che ci permette di andare come gli altri dura solo 7/8 giri, mentre la gomma dura non riusciamo ad utilizzarla e perdiamo quasi due secondi a giro. La modifica apportata alla pista ci penalizza e non condivido in particolare quella alla curva 9, che secondo me non era necessaria. Alla fine la qualifica è andata bene, perchè sono quinto, ma per la gara sono molto preoccupato. Bisognerà vedere la temperatura di domani pomeriggio e speriamo di riuscire a migliorare in ottica gara.”

Sei stata uno dei piloti a creare la Safety Commission, non è stato un errore non andare?

“Potrebbe essere, infatti alla fine non posso fare nulla per quello che è stato deciso. All’inizio dell’anno ho deciso di non andare, anche perchè ho sempre molto da fare, ma se non vai vanno accettate le decisioni. Probabilmente è stato un errore non andare, ma non pensavo che cambiassero la pista.”

Come è stato risalire in moto dopo quello che è successo?

“Non conoscevo personalmente Salom, ma era un pilota come tutti gli altri, molto giovane, lavorava con noi perchè gli facevamo i cappellini e le magliette. Quando succedono queste cose il primo pensiero è quello che sarebbe meglio andare a casa e fermare tutto. Facciamo questo sport perchè siamo appassionati, perchè ci piace andare in moto, ma spesso ci dimentichiamo che questo è uno sport pericoloso. E’ molto difficile in questi casi risalire in moto, ma non credo che fermarci sia la cosa giusta. Non avremmo corso qui ma saremmo tornati in pista tra due settimane.”

Questa pista viene utilizzata anche per la Formula 1 e in quel tratto c’è l’asfalto, non sarebbe stato meglio avere la sabbia in quel punto?

“Sono d’accordo, ma ci sono molte dinamiche e quando si corre su piste condivise con la Formula 1 ci sono dei compromessi da raggiungere. Noi vorremmo la ghiaia, ma la F1 vorrebbe l’asfalto. Probabilmente se ci fosse stata la ghiaia la dinamica sarebbe stata diversa, probabilmente la moto sarebbe andata da un’altra parte e non verso Salom, ripeto, probabilmente. La Formula 1 non utilizza più quelle curve perchè sono nettamente più veloci di noi, vanno a 280 Km/h e non basterebbero neanche 500 mt di spazi di fuga. Per noi il discorso è un pò diverso, perchè le facciamo a 140 Km/h. Negli anni passati siamo riusciti a far modificare l’ultima curva, ma invece nella curva di Salom non si è potuto fare perchè ci sono le tribune.”

Reputi quanto successo a Salom una fatalità oppure è imputabile alla pista?

“Credo sia una fatalità, deve essere successo un problema alla moto, potrebbe essere all’acceleratore, ai freni, quello è un punto dove normalmente non si cade. Si cade più avanti e quindi lo spazio di fuga è maggiore. Ci sono tante curve nell’arco di una stagione dove se si cade si rischia, penso a Motegi, a Jerez, ad Austin, dove ci sono alcune curve che potenzialmente sono pericolose. Però ripeto che per me è stata una fatalità.”

C’è la possibilità che torni nella Safety Commission?

“Non credo, sono sempre molto impegnato, non credo tornerò quest’anno.”

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1 commento
  • popoer6n ha detto:

    Io sono un canarino, però penso che in ogni occasione di questo genere dovreste essere presenti tutti in safety commission o in qualsiasi riunione atta a migliorare questo vituperato sport, e cercare di mantenerlo “sport” e non un’ inutile passerella mediatica come la formula 1.

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