MotoGP Austin: Andrea Dovizioso “Non siamo soddisfatti del settimo posto”

Il forlivese chiuse settimo il secondo Gran Premio della MotoGP 2013

MotoGP Austin: Andrea Dovizioso “Non siamo soddisfatti del settimo posto”MotoGP Austin: Andrea Dovizioso “Non siamo soddisfatti del settimo posto”

Andrea Dovizioso non è del tutto soddisfatto del settimo posto ottenuto ad Austin, teatro del Red Bull Grand Prix of The Americas. La gara però non è stata “malvagia” per il forlivese della Ducati, che nel finale ha battagliato con Bautista e che ha tenuto un buon passo. A lui la parola.

“Il settimo posto ovviamente non è troppo soddisfacente, però il mio tempo sulla distanza non è male. Sono riuscito a tenere un buon passo, quasi sempre sotto 2:06’, e sono quindi contento per l’aggressività e l’impegno che ci ho messo. Sono riuscito a essere abbastanza costante tranne che a cinque o sei giri dalla fine e gli ultimi giri con Bautista sono stati divertenti: davvero una bella lotta! Sappiamo di dover lavorare ancora molto perché per il momento questi sono i nostri limiti, ma siamo davvero molto motivati a migliorare.”

Foto: Alex Farinelli

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9 commenti
  • Vecchio Lupo ha detto:

    A me la gara di Dovizioso e’ piaciuta.Bravo Andrea,sei il migliore dei ducatisti,e di gran lunga.Credo che presto verranno tempi migliori.

  • nazziraffa ha detto:

    Sicuramente bravo Dovizioso. pero quando rossi faceva settimo era un disastro assoluto….. invece il settimo del dovi e un grande risultato…. Bho’ non capisco…

    1. robibebo ha detto:

      Misteri dei Ducati anti Rossisti.

      La moto non è molto diversa dall’anno scorso , e infatti i risultati lo confermano.

      Questo è il vero problema.

      Non mi interessa la solita querelle tra Rossi si o Rossi no.
      La Ducati attualmente è una moto da 6/7 posto.
      Al limite se tornasse Stoner, potrebbe fare 4/5 ma non di più.

      1. nazziraffa ha detto:

        sono daccordo..

  • Fabio89 ha detto:

    Secondo me, quando tutti i piloti motogp arrivano al traguardo, per i limiti attuali di Ducati il settimo posto è un buon risultato. Significa essere il miglior pilota Ducati( e lo è di gran lunga ) e davanti ad una Yamaha e una Honda, seppur satelliti. Ovviamente si spera sempre in qualcosa di più però con questa moto il Dovi mi sembra più in palla di Rossi. Vediamo il proseguo, sperando che anche Hayden si dia una svegliata. Iannone e Spies li vedo già male.

  • ligera ha detto:

    Da tifoso Ducati sono contento non per il 7° posto, ma per come è andata la moto. Questa è la moto che aveva Vale a disposizione (le novità arriveranno in seguito) e l’anno scorso con Vale e Burgess era una tragedia. Lavoro approssimativo, ricerca del settaggio risolutivo (colpo di bacchetta) senza mai trovarlo, assoluta indisposizione da parte di Vale per provare ad adattare la guida alle esigenze della moto (come chiaramente sta facendo Dovizioso), ricerca spasmodica della frase ad effetto, del tipo: “questa è la mia moto”, salvo poi doversi ricredere, mentre il Dovi sta parlando chiaro ed è molto più chiaro nella spiegazione delle prestazioni, Vale arrivava spesso dietro ad Hayden, Dovi, sino ad ora gli è stato sempre davanti, prove comprese, benchè la moto sia completamente nuova e diversa da quelle utilizzate da Lui sino ad ora.

    Vale (nel quale riponevo una gran fiducia), non ha mai neppure provato ad adattarsi alla moto sfruttandone i punti di forza e cercando di limitare le perdite nei (tanti aimè) punti deboli, ma, cosa che faccio fatica ancora a mandar giù perchè venuta da un professionista quale Vale pretende (giustamente anche) di essere, quando si è accorto che, dopo tutte le modifiche fatte (e ne hanno fatte un’enormità in 2 anni), non riusciva ancora a guidare come più gli piaceva, ha tirato i remi in barca, ha mollato molto prima che il mondiale fosse finito. Saputo del sicuro passaggio in Yamaha, Vale, 9 volte campione del mondo, girava con la Ducati come fosse sulla moto di tutti i giorni, passeggiando. E’ professionismo?

    Il Dovi ha dato una ventata d’aria nuova. Si è messo a testare nuovamente il materiale, provandolo come si deve e non scartandolo dopo qualche passaggio a velocità di crocera. Dovi sta cercando di adattare la sua guida al materiale che ha a disposizione, sta sfruttando i pochi punti buoni della moto e con puntiglio, limita i difetti di questa moto.

    Spero che questo dia l’idea (non è tutto, scriverei un’ora) del perchè un 7° posto di Dovi, come quello di ieri (non come quello del qatar dove è uscito presto di scena anche se ha ottenuto una prestazione finale migliore di ben 14 sec. rispetto a quella ottenuta da Vale nel 2012), è un gran bel 7° posto, molto più coinvolgente dei sesti, settimi, ottavi e noni di Vale, fatti senza alcun spirito di sacrificio.

    Complimenti a Dovizioso. Non avevo riposto molte speranze in Lui e sono felicissimo di dovermi ricredere.
    Gara stupenda, peccato la fatica nel finale, perchè i tempi li aveva ancora, tanto che, per ripassare Bautista, nell’ultimo giro ha stampato un ottimo 2.05.6, tempo fatto (all’ultimo giro) solo dai primi 4. Senza un ecessivo affaticamento, Dovi avrebbe potuto mantenere il ritmo di 2.05 per tutta la gara e chissà come sarebbe andata.
    E’ stato magnifico anche solo vivere la speranza di vedere Dovi in lotta con Vale (su Yamaha campione del mondo) sino all’ultimo giro.

    1. AndreaG ha detto:

      Grazie mille ligera!!!
      Mi hai risparmiato di scrivere in merito, cosa non da poco viste le pseudo tastiere di questi smartponi!
      Ti straquoto ogni virgola!!
      Solo l’approccio che ha il Dovi lascia soddisfatti, poi chiaro che tanto da fare c’è, ma proprio tanto!

  • ligera ha detto:

    Ciao e grazie tante.
    Voglio ribadire le mie scuse a Dovizioso per la poca considerazione in cui lo tenevo questo inverno. Si sta dimostrando un ottimo acquisto e di Lui non si può certo dire che non si stia sudando ogni centesimo dell’ingaggio. Un grande.

    Per il futuro, a quel che so, si dovrebbe vedere già a Jerez la “Ducati-laboratorio”.
    A detta del collaudatore, questa moto è più maneggevole, è meno difficoltosa (stanca meno) e, sopratutto, soffre di meno sottosterzo (dovrebbe chiudere meglio le curve).

    Il nuovo propulsore è più leggero e più compatto. La compattezza permette un miglior posizionamento per distribuire i pesi sull’anteriore e posteriore, mentre averlo più leggero (bisognerebbe sapere di quanto, ma anche un chilo ha il suo perchè), potrebbe favorire il posizionamento della zavorra (avete visto che la Ducati sta utilizzando tale sistema?). Zavorrare la moto, non vuole sempre dire “fargli perdere potenza e maneggevolezza”, per la Ducati che ha il cronico problema della distribuzione dei pesi (sull’anteriore non c’è sufficientemente carico), avere la moto sotto il peso limite, permette, in casi come questo, di potere aggiungere peso, la dove necessita.

    La Ducati ha posizionato la zavorra dietro la sella di Dovizioso.
    Può sembrare un paradosso, visto che in precedenza ho scritto che la Ducati non è carica sull’anteriore. La moto è rimasta quella di Vale (anche con Lui si usava la zavorra) e io penso che possa dipendere dal fatto che, le regolazioni fatte per spostare in avanti il baricentro, abbiano reso necessario appesantire il posteriore. Se avessero messo direttamente la zavorra davanti, si sarebbe ottenuto un carico maggiore, ma, l’aumento di massa la davanti, avrebbe causato grossi problemi di maneggevolezza, già di suo la moto è poco maneggevole….

    1. fatman ha detto:

      …bravo ligera…non avrei saputo spiegarlo meglio…sei sempre il migliore!!!

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