MotoGP – Assen QP1 – Rossi in pole, Biaggi sotto accusa
Qualifica dal sapore di pugilato professionistico, ma anche di un processo in diretta con un unico imputato. Un clima surreale, non da Motomondiale, un’atmosfera che può arrivare sino al paradosso. Per fortuna, lasciando per un istante tutti i temi d’attualità, ci ha pensando Valentino Rossi a spazzare via tutto questo, a sincerare la sua unicità con l’ennesima pole position (la quarta stagionale, venticinquesima nella classe regina) con un tempo fenomenale: 1’58″936. Le prospettive di girare sul 1’59 basso distrutte con la performance del Dottore, che si tiene alle spalle i soliti noti che si affiancheranno a lui domani in prima fila: Sete Gibernau e Marco Melandri. L’aspetto sportivo però di questo turno di Qualifiche sembra finire qui, con solo Valentino Rossi a farci parlare della vera essenza del motociclismo grazie alla sua classe. Per il resto la MotoGP oggi ad Assen ha raccontato di pugilato, di crash evitabili, di contatti ravvicinati del terzo tipo utopistici tra piloti di primissimo piano. Uno su tutti: Max Biaggi.
Tre piloti (Rossi, Melandri, Battaini) contro di lui a parole, e non, per fatti similari, quasi insospettabili e irrealizzabili al pensiero. Il romano parte subito con un tremendo contatto nella nuova chicane con Battaini: arrivato lungo, l’alfiere della HRC è stato costretto ad un dritto sulla sabbia, con la propria RCV che ha perso parzialmente la direzionalità. Poteva proseguire senza ostacolare nessuno nelle vie di fuga, forse no, fatto sta che Biaggi è rientrato in pista ed è stato centrato da Franco Battaini, con quest’ultimo volato a terra dopo esser praticamente “salito in sella” alla Honda numero 3.
Franco Battaini ci ha messo poco a chiarire la situazione “Chi è stato, Biaggi? Beh, non ho parole… Poteva proseguire nelle via di fuga ed invece… complimenti”. Anche se le immagini TV, tutto sommato, non chiariscono alla perfezione se Massimiliano potesse a quella velocità sulla sabbia controllare al meglio la propria RCV. Rientrato ai box, Biaggi è poi ripartito, ha fatto registrare un modestissimo (per non dir altro) nono tempo, e si è fermato in mezzo alla pista, quando non era ancora calata la bandiera a scacchi, per effettuare la prova di partenza.
Ha rallentato diversi piloti, tra i quali Valentino Rossi, che in parco chiuso ci ha messo poco a dire “Non è nuovo a queste cose…”. Biaggi ha rallentato tanto, troppo, fino a infastidire Marco Melandri: i due si trovano poi a contatto alla chicane del fattaccio-Battaini, Biaggi è praticamente “fermo” davanti al ravennato, che lo passa all’interno, si incrociano gli sguardi, un gomito di qui da parte del romano, una ginocchiata di là di Melandri, Biaggi si sbilancia e per poco non cadeva a terra. Terrorizzanti le dichiarazioni di “Macio” post-qualifiche: “C’è gente che non capisce come si fanno le corse. Quello là si è messo in mezzo alla pista a fare prove di partenza quando io cercavo di fare la pole position. Non è nuovo a queste cose, non lo vorrei dire, ma è un deficiente…”.
Ma non è tutto: Melandri non nasconde i segni di una “presa per il collo” da parte di una persona, pare, sembra (l’incertezza d’obbligo) dell’entourage di Biaggi (Zio?). Benvenuti nel West, in Texas. Ma dov’è lo sport?
I tempi delle Qualifiche MotoGP Assen
01- Valentino Rossi – Yamaha – 1’58.936
02- Sete Gibernau – Honda – + 0.311
03- Marco Melandri – Honda – + 0.696
04- Shinya Nakano – Kawasaki – + 0.824
05- Nicky Hayden – Honda – + 0.848
06- Colin Edwards – Yamaha – + 1.070
07- Loris Capirossi – Ducati – + 1.200
08- Alex Barros – Honda – + 1.296
09- Max Biaggi – Honda – + 1.345
10- Alex Hofmann – Kawasaki – + 1.362
11- Makoto Tamada – Honda – + 1.720
12- John Hopkins – Suzuki – + 1.874
13- Carlos Checa – Ducati – + 1.947
14- Troy Bayliss – Honda – + 2.280
15- Kenny Roberts – Suzuki – + 2.900
16- Ruben Xaus – Yamaha – + 2.918
17- David Checa – Yamaha – + 3.703
18- Roberto Rolfo – Ducati – + 3.768
19- Shane Byrne – KR KTM – + 4.506
20- James Ellison – WCM – + 4.552
21- Franco Battaini – WCM – + 7.591
Alessio Piana
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