MotoGP | Dieci anni senza il Sic

Ciao Marcone, come ogni anno eccomi qui a parlare di te. Ammetto che non è facile, ho sempre paura di risultare banale e ripetitiva perché, cosa puoi dire sul Sic? Non basterebbe questo articolo per descrivere quello che hai rappresentato per il motociclismo, quello che hai rappresentato per gli appassionati che ogni domenica aspettavano trepidanti di vederti correre e per quello che tu rappresenti tutt’ora perché, te l’abbiamo promesso Sic, non ti lasceremo andare dai nostri cuori.

Ricordo ancora quella fredda domenica autunnale come fosse ieri: l’adrenalina che saliva come ad ogni gara, tu sorridente che salutavi verso la telecamera e poi… il vuoto, una sensazione che dopo tutto questo tempo si avverte ancora. Ci sono tanti piloti forti, tanti campioni del mondo che si susseguono ma quella casella vuota in griglia di partenza si fa sentire.
Ho giurato che non avrei mai più guardato una gara, è stato come perdere un amico, uno di quelli veri perché sono convinta che come ti vedevamo noi dalla TV, eri così anche nella vita di tutti i giorni.

E poi mi sono detta: “Cosa vorrebbe il Sic?”.

Tu non avresti voluto che noi smettessimo di guardare le corse perché le corse erano la tua vita e non guardarle più, avrebbe significato che tutto quello che hai fatto nella tua onorevole carriera, non sarebbe servito a nulla.
E così, a distanza di tutti questi anni sono qui a scrivere di te ed è per me un privilegio anche se, lo ammetto, avrei voluto scrivere tutt’altro: dei tuoi successi, della tua vita, magari in un’intervista con davanti una piadina, come quella che preparo ogni 20 gennaio in occasione del tuo compleanno perché sì, anche io sono nata quel giorno.

Porto con orgoglio il 58 tatuato sul polso destro ed è bello vedere che questo 58 continua a vivere: in un adesivo attaccato ad un casco, in una bandiera o una maglietta indossata da un bambino. Tu ci hai dato tanto Marco ed è nostro compito mantenere vivo il tuo ricordo. Lo dobbiamo a te e ai tuoi splendidi genitori che ti hanno cresciuto con valori importanti, orgogliosi dei traguardi raggiunti dal loro “bimbo”.

Un abbraccio ovunque tu sia Marcone…