MotoGP: Andrea Dovizioso, “Un podio al Sachsenring è un risultato positivo”

Andrea Dovizioso MotoGP 2016 GP Germania Team Ducati – Andrea Dovizioso è salito sul terzo gradino del podio al Sachsenring, in una gara caratterizzata dal flag-to-flag a causa delle condizioni atmosferiche. Il “Dovi” vede il lato positivo, essere arrivato a podio in una pista da sempre indigesta alla Ducati, a lui la parola.

“Guardiamo i lati positivi. E’ vero che non ho cambiato la moto nel giro migliore, ma è facile dirlo da fuori. Se uno guarda al passato, non sempre, ma nella maggior parte dei casi, chi è davanti tarda a tornare ai box. Alla fine torniamo a casa dal Sachsenring, una pista dove abbiamo sempre faticato con un podio, che è un buon risultato.”

Fai capire bene il perchè del tuo ingresso ritardato ai box dopo la segnalazione della tua squadra.

“Sono entrato a cambiare moto due giri dopo che mi è stata data la tabella, che purtroppo non ho visto perchè mi è stata esposta mentre passavo. Non sapevo quindi cosa ci fosse scritto e non sapevo neanche il vantaggio sugli inseguitori. In quel momento mancavano nove giri e pensavo di poter finire la gara senza particolari problemi. Asciugandosi la traiettoria dovevo andare forte senza spingere troppo, perchè avrei rovinato troppo le gomme. Ci stavo riuscendo, avevo circa due secondi di vantaggio su Barberà e Valentino (Rossi,ndr). Poi al giro successivo ho visto la tabella “box” e lì ho capito di averla combinata grossa, perchè quando ti viene segnalato è già troppo tardi.”

Quando sei rientrato avevi l’intermedia anteriore e lo slick posteriore, è stata una buona scelta?

“Direi proprio di si, avevo pochi giri da fare e non c’era bisogno di spingere come sull’asciutto. Alla fine è stata la scelta giusta nonostante non sia stata concordata. Inizialmente mi sembrava che avessi le rain, a 60 Km/h in corsia box non è facile distinguerle, fortunatamente erano le intermedie.”

Cosa pensi della strategia di Marquez, rientrato prima e con le slick?

“Marquez è stato fortunato ad aver fatto quell’errore, si è fermato cinque giri prima di noi, senza l’escursione fuori pista avrebbe potuto rimandare anche lui il cambio moto. E’stato bravo ma anche fortunato.”

Sono due volte che sfiori questa “maledetta” vittoria. Con che spirito vai in vacanza?

“Noto che questa mancata vittoria inizia a pesare più a voi che a me (ride, ndr). Sarebbe stato bello vincere, ma cerchiamo una vittoria “pulita”, che non arrivi per condizioni particolari. Non abbiamo bisogno di questo, anche se capisco che una vittoria fa sempre morale. Non ho bisogno di fare come qualcuno che “spara” primi tempi quando non serve (sembra proprio riferirsi al suo team-mate Iannone), dobbiamo lavorare per rendere la moto competitiva.”