MotoGP: Andrea Dovizioso “A Laguna Seca sarà difficile come al Sachsenring”
Il forlivese della Ducati prevede le solite difficoltà sin qui evidenziate dalla GP13
Non si fa illusioni Andrea Dovizioso, che pensa che a Laguna Seca non possa andare meglio del Sachsenring. I problemi della Ducati dovrebbero rimanere, così come evidenziati ad Assen e al Sachsenring, dove la lotta non è stata per le posizioni di vertice, ma con la ART CRT di Aleix Espargarò. Tra l’altro quella statunitense non è neanche una delle piste preferite del forlivese. A lui la parola.
“Non so cosa aspettarmi dalla gara di Laguna Seca: per me è sempre difficile valutare come può essere un circuito quest’anno con una moto completamente diversa. Credo però che sarà una situazione abbastanza simile al Sachsenring. Forse l’inserimento in curva sarà meno importante, ma in generale ogni moto a Laguna tende di avere problemi di “pompaggio” e a muoversi molto a causa della configurazione della pista. Questa non è una tra le mie piste preferite ma come sempre ci impegneremo per poter ottenere il miglior risultato possibile.”
Foto: Alex Farinelli
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La moto non va, questo è pacifico.
Il nuovo telaio anche. Piccoli miglioramenti non spostano il problema di una virgola.
La moto va completamente rifatta (almeno spero lo facciano, mi pare avessero già parlato di un progetto simile, comunque ci vorrà tempo).
Nell’attesa (rivoglio Filippo!!!!), perchè (visti i risultati ottenuti con questa D16 tanto voluta dal Doc.) non sistemare una bella D16 del 2010, coi suoi bei telaietti in carbonio, con quelche rivisitazione sull’anteriore ad esempio.
Gli anni trascorsi col dottore sono stati un sonoro fallimento.
Vale, non si è adattato alla moto del 2011. Secondo me, per la verità, guardando la tempistica delle modifiche “richieste” come quella al motore ad esempio, Valentino non ci ha neppure provato ad adattarsi, ha cominciato da subito a chiedere modifiche sostanziali, non robetta.
Anche se i soliti tipi scriveranno che io voglio solo sputtanare il dottore, andatevi a rivedere modifiche e tempi delle stesse, vi accorgerete che già alla prima gara (Qatar), la Ducati aveva già subito delle variazioni non da poco (ripeto).
Quanto sopra per ribadire che ciò che dico di Vale e della Ducati, sono fatti e non chiacchiere come qualcuno vuole fare credere.
Comunque, lasciamo cadere il discorso Vale e torniamo alla moto.
Sarei curioso, visto che a sto punto c’è poco altro da fare, se in Ducati, a qualcuno venisse in mente di “ripescare” tra la polvere del passato, l’ultima “vera” moto col telaio in carbonio. Fare i naturali aggiustamenti (la tecnologia è conosciuta e facile da produrre, anche se è difficile ottenere l’esattissima rigidità tra due telai, lavorare il carbonio ha ancora questo problema.
Dotarla di un 1000 e vedere l’effetto che fa. Vedi mai che un Dovi o magari uno Iannone riescono ad adattarsi meglio di quanto non fece il Doc.
penso che ci abbiamo già pensato! il problema è che la ducati vuole essere guidata in un certo modo, e finora solo stoner ci si è trovato bene.
lo stesso capirossi quando la portò al debutto disse che era molto diversa dalle giapponesi, e infatti piloti del calibro di melandri e gibernau erano perennemente in fondo.
hayden ha guidato la ducati sia nell’era stoner che nell’era rossi, sempre a metà schieramento rimaneva! quindi non penso che tornando alla vecchia soluzione le cose possano cambiare!
o trovano un altro pilota che la guidi “stoner” o si riprogetta il tutto uniformandosi alle giapponesi.
per quanto possa essere bella e valida la filosofia di costruzione ducati, per correre in motogp una moto deve essere, non dico per forza vincente, ma almeno competitiva con qualunque pilota. allora si potrebbe dire che è una buona moto. ma di questo passo in ducati converrà fare una crt!
speriamo trovino il bandolo della matassa…ormai anche in sbk sta deludendo molto
L’ennesimo “espertone” che non ha capito niente, ma di cosa avete bisogno x comprendere..? L’insieme motore portante, telaietto in carbonio anteriore,forcellone posteriore, non è sbagliata di x sè ma ha senso solo e ripeto solo, se è accompagnata da gomme dedicate fatte apposta x quella particolare configurazione, come è stato fino al 2008. In quegli anni bridgestone ha progettato gomme in stretta collaborazione con ducati e le gomme supplivano e compensavano le manchevolezze della configurazione a motore portante.. Quando la produzione bridgestone si è dovuta allargare a tutti ha dovuto riprogettare gomme che andassero bene un pò a tutte le moto, in primis, alle jap, ecco che ducati (e con lei stoner) ha perso la supremazia.. Rossi ha cercato di far diventare la D16 più simile alle jap xkè sapeva bene che le gomme dedicate a ducati non ci sarebbero mai più state, quindi rimanere ancorati all’idea del motore portante sarebbe stata un’idiozia e infatti chi la ripropone….??
In SBK c’e’ un chiaro problema di piloti che non riescono a trovare il bandolo della matassa, come è possibile che alla prima gara Checa fa la superpole e poi più nulla? Io sono sempre dell’idea che se riuscissero a far tornare Bayliss per rimettere le cose in sesto in SBK sarebbe la soluzione a tutti i problemi, lui creò gli assetti della 1198 che durarono tutta la stagione seguente con Haga e Fabrizio, che poi si esaurirono l’anno dopo. Per il progetto motoGP io chiederei a Stoner di provarla due/tre giorni al Mugello per vedere se il progetto è veramente da buttare, ma se poi ultimato il test salta fuori il secondo che manca allora ci sarebbe veramente da contattare Marquez, o forse Cal per rinverdire gli antichi fasti. Io speravo molto in Ben che però per infortuni e altro quest’anno non ha fatto ancora nulla. Ben è uno che vinse il mondiale SBK con la moto peggio assettata del lotto delle partecipanti (chiedere a Gardner quando provò alla fine di quella stagione tutte le moto presenti in SBK). E comunque è vero che Hayden non andava fortissimo ai tempi di Stoner, ma sicuramente non andava peggio di adesso, qualche volta riuscì a giocarsela anche con Lorenzo su Yamaha … il problema è che adesso manca completamente una linea su dove andare e a nulla vale provare a raddrizzare, con le persone che ci sono adesso, un progetto che non ha dato nessun miglioramento, anzi … Dovizioso è il pilota che ti riesce ad assettare per bene la moto, ma se un progetto è valido, se non lo è, lui non fa i miracoli, come non li ha fatti Valentino. La Ducati purtroppo da il meglio di se solo se la guidano fenomeni, uno è in Australia e l’altro corre con il numero 93.
Il linea generale sono daccordo con te.
negli ultimi anni escludendo Stoner la ducati ha rimediato due secondi posti e un terzo con Rossi e tre terzi posti con Hayden, Melandri è sprofondato nell’abisso e Capirex ha accellerato il viale del tramonto, solo Stoner sapeva guidare quella moto, ma Stoner non è più in Ducati da tre anni, si decidano a fare una moto che possa essere guidata da altri piloti e basta con la polemica su Rossi, non è più un pilota Ducati da mesi, ma la moto continua a non andare, Hayden è sempre stato alle spalle sia di Stoner che di Rossi, ma forse è lui che indica le vere potenzialità della moto, l’anno scorso l’ultima delle moto GP, quest’anno la prima delle CRT.
Vale è approdato in Ducati con la nomea del Superpilota, in grado di essere sia veloce e vincente che di essere in grado di sistemarla al meglio.
Dopo 2 anni ci troviamo con una Ducati che fa cagare, la giustificazione di Vale nel 2011 era di non sapere guidare quella moto, ma anche nel 2012, con tutte le sue richieste esaudite ha fatto schifo. E’ voluto tornare in Yamaha (buon per Lui), ma la cosa scandalosa è che ha scaricato le responsabilità sulla Ducati, volendo uscire lindo e puinto da 2 anni vergognosi.
In Yamaha oggi si vede l’effettivo livello di questo (ormai sedicente) campione.
Volete che le polemiche finiscano…. Come si fa dopo che la Ducati (che si era messa interamente nelle mani del dottore con investimenti ingenti) è stata spinta nel baratro e uno dei responsabili si chiama “fuori” come quando giocano i bambini.
No, io continuo a sbattere in faccia a Vale le sue responsabilità perchè posso anche capire le difficoltà del pilota (età, incidenti, morte dell’amico ecc.), ma non potrò mai capire ne avallare il comportamento che ha tenuto Vale in quei 2 maledettissimi anni.
Dichiarazioni piene di boria, accontentato in tutto e per tutto perchè è “il Dottore”, tutti a pendere dalle sue labbra e dalle indicazioni del suo amichetto, tale Burgess. L’accoppiata era al centro del progetto Ducati, tutte le richieste sono state esaudite ma Vale continuava a prendersi 1.5, 2 secondi a giro e alla fine della “licenza”, Vale non fa come “Cirano” (“al fin della luicenza io tocco”), Valentino, al fin della licenza io do la colpa ad altri e scappo.
Questo è il Valentino che ho visto in questi ultimi anni.
Mi ero imposto di non pensare ai favoritismi, alle gommine e quant’altro è stato necessario alla “Sua” carriera sportiva, avevo dato sempre il beneficio del dubbio al pilota che così tanto aveva fatto per il motociclismo moderno, ma l’atteggiamento assunto e mantenuto in Ducati (da vero reuccio a cui tutto doveva essere concesso), mi ha fatto davvero ricredere e tutte le magagne che hanno contribuito al suo successo, d’improvviso mi sono apparse non più come circostanze alle quali si è adattato, ma come situazioni create.
Chiudo con un esempio. Prima di Stoner (che ha davvero cambiato il sistema di gareggiare), Vale in ogni gara se ne andava con 1 o 2 piloti, sembrava sempre che fossero tutti li con le prestazioni, salvo poi 9 volte su 10, vedere Vale che vinceva allungando all’ultimo giro. Tutti a dire che Bravo, che fenomeno, salvo poi imparare che spesso calzava gomme più prestazionali degli altri e in definitiva, stava li con gli altri solo per “creare” quel mito dell’invincibile a gomme finite, perchè avrebbe avuto le prestazioni per fare ciò che faceva Stoner qualche anno dopo.
Quando ci si toglie dagli occhi la “meraviglia” per certe prestazioni e si va a ricercarne il vero motivo, non è difficile vedere Vale per quello che è veramente, un mito molto “costruito”, con talento certamente, ma che, senza una miriade di condizioni favorevoli, difficilmente avrebbe avuto tutto quanto gli è stato concesso.
La Ducati è partita con l’obiettivo di fare una moto diversa dalle moto Giapponesi, ammettendo subito (e a ragione visti i risultati) che con una moto uguale non avrebbe avuto alcuna possibilità.
Hanno intrapreso una strada diversa e, sin quando questo è stato possibile, la Ducati ha dato parecchie soddisfazioni.
Chiariamo che, come tifoso Ducati, considerando la novità del progetto e le possibilità tecniche e monetarie dei rivali, ci si sentiva soddisfatti quando vedevamo la rossa a podio.
Già dal primo anno, podio al debutto e vittoria alla 6^.
Con gli anni, Capirex ha vinto con la Ducati nel 2005 (2), nel 2006 (3) e nel 2007 (1). Una vittoria l’ha ottenuta pure Troy Bayliss.
Poi, dal 2007 al 2010, sono arrivate le vittorie di Stoner.
La Ducati ha smesso di vincere con Valentino Rossi e questo è un fatto.
E’ vero che Stoner riusciva a guidare la Ducati come nessun altro. Vero che Hayden che non era ai livelli dell’Australiano (ma chi era al suo livello?), però è riuscito comunque ad ottenere dei discreti piazzamenti.
Nel 2010 ad esempio, la peggiore annata di Stoner e della Ducati (prima dell’era valentino), la moto aveva già dei grossi problemi (inutile negare), ma era comunaque una moto ancora competitiva e non solo con Stoner.
2010
Quat Stoner out Hayden 4° a 1.8sec.
Jerez Stoner 5° a 10 sec. Hayden 4° a 9 sec.
Le Mans Stoner out Hayden 4°
Silverstone Stoner 5° a 7.5 sec. Hayden 4° a 7.3 sec.
Laguna seca Stoner 2° a 3.5 sec Hayden 5° a 14.6 sec.
Aragon Stoner 1° Hayden 3° a 8.5 sec.
Phillip Island Stoner 1° Hayden 4° a 18 sec.
Non ho riportato tutte le gare, lascio a chi è interessato la compilazione del resto.
Quello che mi preme fare notare è che non è vero che nessun altro era in grado di guidarla, semmai nessun altro era in grado di essere così prestazionale.
Questo situazione si sta verificando anche ora in casa Yamaha.
Lorenzo (lo Stoner della Rossa), va forte, vince e lotta per il mondiale, il suo compagno di squadra, sulla stessa moto, ottiene le stesse prestazioni di Hayden (sempre paragonato al 2010) e si becca anche distacchi simili. Cosa volete dire adesso, che Valentino non si è adattato alla Yamaha e che solo Lorenzo (e Cal) la sanno guidare? Ma dai…
Era logico attendersi una flessione della Rossa quando si è passati al carbonio, la tecnologia era completamente nuova, ma le potenzialità c’erano.
Dopo 3 anni di abbandono del progetto, potrebbero essere ancora competitivi con quella soluzione, sono dell’idea che con opportuni adattamenti, si potrebbe tornare prestazionali.
Quello che mi ha indispettito non poco dell’atteggiamento assunto da vale, oltre alla “sburonata” del “la sistemo subito”, è stato il netto rifiuto (opposto alle sue iniziali dichiarazioni) ad adattarsi alle qualità della moto. Valentino non ha mai provato a sfruttare i punti di forza di quella Ducati e a limitarne i difetti, si è limitato a vivacchiare chiedendo modifiche assurde (pensate che ha appesantito l’albero per rendere più “docile” il motore) e indirizzando la moto verso la configurazione attuale. La Ducati che sta guidando Dovizioso, che lo si voglia ammettere o no, è figlia di Valentino e Burgess. Loro hanno preteso il telaio in alluminio benchè fosse chiaro già dalla fine del 2011 che non era quello il problema, senza considerare tutte le modifiche che fecero quell’anno e le versioni che portarono in pista.
Tutto questo perchè un 9 Volte Campione Del Mondo, non era in grado di guidare la moto come faceva quel “pivello” di Stoner. Dai, sarebbe stato auspicabile qualche “mea culpa”, ma invece di abbassare la cresta, il Pesarese ha addossato tutte le responsabilità alla Ducati (facendo perdere il posto a Filippo Preziosi), asserendo che in Yamaha sarebbe tornato ai vertici, invece siamo ancora qui, dopo parecchie gare e vediamo un Vale che (quando non ci sono infortuni nel mezzo), le prende regolarmente da Lorenzo, dai due rivali in Honda e, a volte, pure da Cal, un pilota che si è fatto in SBK.
“Filosofia di costruzione della Ducati”. La Ducati ha cambiato e anche parecchio. La distribuzione è ancora quella, anche perchè gli altri si sono dovuti adattare utilizzando valvole pneumatiche e abbandonando le molle perchè il desmo era un sistema più efficiente.
La Ducati ha lasciato il classico traliccio ed è passata al carbonio, non solo, ma per accontentare Vale sono pure passati all’alluminio e si pretendeva di avere subito una moto competitiva……Ma non è stato Valentino che aveva detto di sapere sistemare la moto? Certo che l’ha sistemata, l’ha sistemata proprio bene.
Con le CRT ci gareggiva già lo scorso anno e se ci fosse stato già un Espargarò (guardate quanto migliora rispetto all’anno scorso) come quello di quest’anno, ci sarebbe stato davvero da ridere (o piangere a seconda).
In SBK pare abbiano trovato il bandolo, anche se resta il problema della velocità massima.
La moto è stata rialzata di 2 centimetri (ho sentito) ed è tantissimo, ma il superquadro è ancora un’incognita, ha un regime di utilizzo troppo ristretto.
Dire adesso che lo avevo detto già 2 anni fa, può sembrare che sia l’atto di un presuntuoso (e anche se tanti lo pensano, non me ne può fregare di meno, sono convinto che le persone più obiettive ci arriveranno), ma già dopo le prime gare del 2011, venedo in discussione con un ingegnere del motomondiale (non della Ducati) eravamo giunti alla conclusione che nella GP11 non era errato il telaio, ma solo il posizionamento del baricentro, troppo basso. Dopo alcuni mesi, anche in Ducati si cominciò ha pensare che fosse questo il problema (leggere le parole di Vale stesso). Nel 2012, anche il telaio in alluminio non aveva dato miglioramenti significativi e se vi ricordate, si lavorò per girare il motore e per spostare in avanti tutto il possibile e questo per posizionare il baricentro più avanti.
In SBK, sembra abbiano trovato la strada migliore, alzare il baricentro così da renderla più agile nelle curve, sacrificando un poco di stabilità alle alte velocità.
Sarei molto curioso di vedere lo stesso principio applicato alla Rossa di Dovizioso e Hayden.
X Bestlap
Mi dai dell'”espertone”? Venendo da te, non mi sfiora.
Venendo alla tua puntualizzazione, ti chiedo se per caso non ti sei accorto che anche col telaio in alluminio le cose non sono per nulla cambiate, anzi, sono peggiorate.
Le gomme dedicate non sono importanti per il tipo di telaio che viene adottato, ma per la moto nel suo complesso. La Ducati è la moto che ha il baricentro più arretrato di tutte le altre, è questo che crea problemi con le gomme, non c’entra nulla se il telaio è in carbonio o in alluminio o in acciaio.
Nel 2008 (e qui ti do io dell’espertone col massimo sarcasmo), la Ducati aveva il telaio in traliccio, ancora non c’era un vero e proprio motore portante. Il carbonio e il motore portante sono arrivati nel 2009.
No, la Bridgestone già nel 2008 ha “tradito” la Ducati. Come tutti hanno fatto sino a quel momento, se volevano le bridgestone, adottavano le gomme che la Ducati aveva sviluppato con tanto lavoro e tanto sudore, invece, per accontentare le pretese (non giuste almeno da subito) di tale Valentino Rossi, oltre a fornirgli le Bridgestone (in disaccordo col suo team), ha anche preteso uno sviluppo dedicato.
Solo con queste manovre (per non dovere citare altri passaggi regolamentari già citati tempo fa) la Ducati è stata scalzata dalla vetta del mondiale nel 2008.
No, Vale ha voluto rendere la Ducati uguale alle moto Giapponesi perchè non era in grado (come tanti altri pilotini) di portarla al limite come i veri piloti dotati di manico, altro che per le gomme, se fosse stato per le gomme, spiega come mai non si è visto nemmeno un minimo miglioramento, ma anzi, siamo andati sempre peggio.