MotoGP: Alex Briggs “Orgoglioso di aver lavorato con Jeremy Burgess”
Il meccanico di Valentino Rossi elogia l'australiano, con cui ha lavorato per ben 21 anni
Quest’anno il motomondiale dovrà fare a meno di Jeremy Burgess, titolato capo-tecnico di molti campioni, tra cui Freddie Spencer, Randy Mamola, Wayne Gardner, Mick Doohan e il nostro Valentino Rossi.
Proprio quest’ultimo alla fine dello scorso campionato ha deciso di separarsi dall’australiano, che lavorava con lui sin dall’esordio nella classe 500cc avvenuto nel 2000 e con il quale ha vinto ben sette titoli. Il suo posto è stato preso da Silvano Galbusera, che ha debuttato nel box Yamaha già nei test di Valencia.
Alex Briggs, attuale meccanico del pesarese conosce bene Burgess, ha infatti sempre lavorato con lui e le loro strade si separeranno dopo ben 21 anni. Briggs in un intervista riportata da motorsport-total.com si è detto orgoglioso di aver lavorato con Burgess, che a suo modo di vedere ha cambiato il modo di lavorare nel paddock.
“Il motociclismo è uno sport in cui non si può mai essere sicuri di cosa succederà in pista oppure ai box. Non c’è un copione, nulla è definitivo, l’unica costante è che è reale come la nostra vita. Gli alti sono inebrianti e non si riesce mai a fare a meno di loro. Quando invece sei in “basso” diventa tutto più difficile, anche respirare, eppure entrambi sono importanti.
In questo sport, ognuno dà il massimo per essere davanti, costi quel che costi. Jeremy (Burgess, ndr) lo sa meglio di chiunque altro. Ho lavorato 21 anni con lui, ha avuto più successi di qualsiasi altro in questo sport e mi ha insegnato tutto quello che so sul mondo delle corse e probabilmente non ne so abbastanza. Lascia come tecnico più vincente di sempre, ed esce dalla scena a testa alta.
Il mondo delle corse ha molti vantaggi, ma anche molti svantaggi che non possono essere nascosti. Uno è la famiglia. Ora avrà più tempo per stare con le sue donne, con il suo cane. Sono orgoglioso di aver lavorato con lui. Non tutti lo conoscono bene nel paddock, chiunque lo conosce sarà triste per la sua assenza. E’ fortunato chi ha avuto la fortuna di averlo conosciuto, di averlo incontrato o di aver parlato con lui.
Molte persone in questo paddock non sanno perché fanno determinate cose. Si potrebbe dire che le hanno sempre fatte, che è sempre stato così, ma non si rendono conto che è stato Jeremy a lanciare certi processi.”
Un attestato di stima quindi, che una volta ancora sottolinea la grandezza del capo-tecnico australiano. Sarà il campionato a dire se Rossi abbia preso la giusta decisione, si sentiva però di cambiare e per quanto sia difficile capirlo dal lato umano a parlare saranno i risultati, da cui non si potrà “fuggire”.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
tranne teeeeeeeeeeee tranne teeeeeeeeeeeeeeeeee
tranne teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
:-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))voltagabbanaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
dopo preziosi bruciato anche questo……….chi sara’ il prossimo??????……..
quello nella foto con burgess è alex briggs?
Per gli illuminati si.
sembra voglia impugnare qualcosa…
:-)
forse il collo di rossi perché aime in effetti è stato ingiustamente allontanato, non era su di lui che andava concentrata la ripartenza se mai questa ci sarà chissà