MotoGP | Marc Marquez: “Senza l’approvazione di Dall’Igna non sarei arrivato in Ducati”
L'otto volte iridato: "In Ducati darò tutto come ho sempre fatto nella mia carriera"
Ducati MotoGP 2025 – Marc Marquez è senza dubbio il pilota del momento, il suo passaggio in “Rosso” Ducati ha infatti riacceso gli animi dei tifosi spagnoli e non.
L’otto volte iridato che ha avuto modo di provare la Ducati Desmosedici GP 25 nei test post-gp di Barcellona, ha parlato della Ducati e di Gigi Dall’Igna nel documentario di DAZN Spagna, “Life in Red”.
Il #93 ha sottolineato come prima di avvicinarsi alla Ducati abbia voluto l’approvazione del Direttore Generale di Ducati Corse, ecco cosa ha detto.
Dichiarazioni Marc Marquez Campioni “Life in Red” MotoGP 2025
“Sono arrivato nel 2013 e la Ducati non la voleva nessuno. Era come ‘questo che guida una Ducati, uno in meno’. I miei più grandi rivali in Honda erano la Yamaha, ma già nel 2016, 2017 ho detto: ‘Attento, arrivano'” – ha detto Marquez così come riportato da Motosan.es – “Quando Lorenzo è arrivato in Ducati, ho detto alla mia squadra di ingaggiarlo, perché altrimenti un altro pilota con quel marchio ti avrebbe battuto. Lorenzo è Lorenzo, cinque volte campione del mondo. “Se mi avessero detto nel 2016, 2017 o 2018: ‘Sarai un pilota Ducati?’ Avrei detto di no, ma ora è la moto che si vuole, è la moto che se vuoi vincere, devi avere.”
Dichiarazioni Marc Marquez Campioni “Life in Red” Gigi Dall’Igna Ducati MotoGP 2025
“L’anno scorso è stata una delle prime persone che ho contattato (Gigi Dall’Igna, ndr) perché sapevo che senza la sua approvazione non aveva senso. Una relazione inizia bene se entrambe le parti sono oneste. Gigi ha una mentalità da pilota al 100%. Quando non vince, si arrabbia. Ha quell’ambizione che è necessaria nel mondo della competizione. Se avesse 20 o 30 anni di meno e fosse un pilota, sarebbe uno di quelli di cui avresti paura in pista.”
Dichiarazioni Marc Marquez Campioni “Life in Red” Ducati MotoGP 2025
“Arrivo in una situazione molto diversa. Non sarò il leader del box. In questo caso imparo, assorbo, in modalità spugna, dal pilota che guida meglio la Ducati, che è Bagnaia. Il tifoso Ducati non ha nazionalità. Va con la moto, con la squadra. Quello che apprezza nei suoi piloti è la loro dedizione, e questo è qualcosa di cui nessuno può rimproverarmi nella mia carriera: ho sempre dato tutto, e continuerò a farlo per i prossimi due anni. Ora è il momento di Ducati. Vedo il futuro come rosso, almeno per i prossimi due anni.”
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