MotoGP | GP Austria: i dati delle “frenate” Brembo
Ogni giro i freni sono utilizzati per quasi 29 secondi, equivalenti ad un terzo di gara

Brembo GP Austria Red Bull Ring MotoGP 2025 – La MotoGP torna in pista dopo la pausa estiva, precisamente al Red Bull Ring, tracciato che ospiterà il Gran Premio d’Austria, 13esimo appuntamento del Motomondiale 2025.
La prima si disputò nel 1971 al Salzburgring e Giacomo Agostini fece subito valere la sua legge, vincendo sia la gara della 350 che quella della 500 in sella alle MV Agusta.Dal 1996 la gara si spostò all’A-1 Ring ma dopo due edizioni l’Austria fu esclusa dal calendario iridato, per tornarvi solo nel 2016.
I dati del GP Red Bull Ring della Brembo
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Red Bull Ring di Spielberg da 4,348 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 presenta un indice di difficoltà di 6 per effetto di 5 frenate della categoria Hard e 3 Medium. Ogni giro i freni sono utilizzati per quasi 29 secondi, equivalenti ad un terzo di gara.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi della gara standard, ciascun pilota esercita un carico complessivo di 1,1 tonnellate sulla leva del freno.
La curva più dura del Gp Red Bull Ring
La curva più dura del Red Bull Ring per l’impianto frenante è la 4: le MotoGP passano da 301 km/h a 81 km/h in 5,2 secondi in cui percorrono 246 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,3 kg. La decelerazione è di 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo tocca gli 11,3 bar e la temperatura dei dischi in carbonio arriva a 630 °C.
A tutta Gp Red Bull Ring
L’ultimo GP Austria al Salzburgring fu quello del 22 maggio 1994: Mick Doohan vinse la gara, realizzò il giro veloce e fece anche la pole, alla media di 197,677 km/h. Una follia per le condizioni di sicurezza della pista dell’epoca, tanto che il pilota australiano definitiva il tratto tra le curve 7 e 10 come «inserire una moto nella cruna di un ago a 290 km/h, sfiorando le altre carene, con i guard-rail su ambo i lati». In quei frangenti l’impianto frenante Brembo della sua Honda non serviva a nulla, ciò che contava era il coraggio.
La mossa del “Dovi” Gp Red Bull Ring
Il GP Austria 2020 fu l’ultimo vinto in carriera da Andrea Dovizioso: con 16 anni e 120 giorni tra il primo e l’ultimo GP vinto, il pilota forlivese vanta la terza striscia vincente più lunga, dopo Valentino Rossi e Loris Capirossi. Ancora più memorabile fu il suo successo in Austria nel 2017, beffando Marc Marquez: lo spagnolo lo sorpassò all’ultima curva ma arrivò lungo in frenata. Dovizioso lo fece sfilare e aprì il gas per primo, ripassandolo con l’incrocio di traiettorie. In MotoGP non sempre vince chi frena più forte.
Il pollice rosso Gp Red Bull Ring
Se la Ducati attuale è diventata la moto da battere, il merito, oltre che di Luigi Dall’Igna e del suo staff, è in parte di Dovizioso, che arrivato in Ducati dopo la deludente esperienza di Rossi riuscì a risollevare la Casa di Borgo Panigale, conquistando 10 vittorie nel biennio 2017-2018.
A lui si deve anche il rilancio della pompa pollice Brembo, ai tempi della Ducati, per controllare il freno posteriore. Il dovi la usava nelle curve a destra, al posto del freno a pedale con il quale faticava alla massima angolazione di piega.
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