MotoGP | Acosta preoccupato dalla crisi economica della KTM

Albert Valera (manager di Pedro Acosta): "La situazione KTM è una cosa che ci preoccupa e negare l'ovvio sarebbe assurdo"

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MotoGP Crisi KTM – Pedro Acosta attraverso le parole del suo manager Albert Valera, si è detto molto preoccupato della crisi della KTM, con la casa austriaca che ha dichiarato bancarotta a causa di debiti miliardari, si parla di quasi 3 miliardi di euro.

Il pilota di Mazarron e il suo entourage sono rimasti molto sorpresi da questa situazione in quanto al momento della firma con il Team Factory Racing avvenuta a maggio, si erano prospettati ben altri numeri.

Dopo una grande stagione da rookie, lo spagnolo ha rinnovato per due anni con KTM e come spiegato dal manager del “Tiburón de Mazarrón”, Albert Valera, adesso si sentono ingannati, perché nessuno li aveva avvertiti di ciò che stava accadendo finanziariamente all’interno della fabbrica.

L’azienda non è riuscita a ripianare i debiti che ammontavano a 1,8 miliardi di euro (2.500 creditori). Il debito totale dell’azienda e delle sue controllate KTM Components GmbH e KTM F&E GmbH è, tuttavia, valutato in 2,9 miliardi di euro.

Dichiarazioni Albert Valera Manager Pedro Acosta Crisi KTM

“Nessuno ci aveva avvertito di questa possibilità quando abbiamo firmato il contratto a maggio, ci hanno venduto che KTM era un gigante con un’enorme forza finanziaria, per noi è stata una sorpresa assoluta – ha detto Valera in un podcast su Motorsport – Fortunatamente, da quello che ci è stato detto, il progetto continuerà in MotoGP, quindi non c’è pericolo di non avere una moto per il prossimo anno, quello che ci chiediamo è in quali condizioni saremo in grado di competere. A maggio abbiamo firmato un contratto con un progetto vincente, con un’azienda che stava generando decine di milioni di profitti e con un messaggio chiaro che era in una posizione di forza per poter lottare contro l’attuale denominatore della MotoGP, che è la Ducati, ma oggi non è così. All’improvviso, in sei mesi, tutto è cambiato e ci chiediamo cosa sia successo. È una cosa che ci preoccupa e negare l’ovvio sarebbe assurdo. Penso che dobbiamo riconoscerlo ed essere onesti, e ovviamente, sia io che Pedro, così come la sua famiglia e il suo ambiente, siamo preoccupati per la situazione attuale di KTM. Penso che dobbiamo fare un esercizio difficile da fare, ma deve essere fatto, che è fidarsi di quello che ci dicono. Dico che è difficile da fare perché ovviamente quello che è l’azienda KTM, all’epoca, ci ha detto che erano un colosso e che erano in grado di affrontare la Ducati, e non è stato così. Ora, tutto quello che ci dicono lo mettiamo in quarantena. Pensare ora di rompere un contratto per il 2025 è molto difficile. Penso che non dobbiamo anticipare gli eventi.”

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