MotoGP | Petrucci: “La Dakar è una grande avventura”

Sulla carriera in MotoGP Petrucci ha detto: "Sono contento di quel che ho fatto, ma non ho mai avuto la possibilità di giocarmi il mondiale"

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MotoGP 2021 – Danilo Petrucci ha chiuso a Valencia la sua decennale avventura in MotoGP ed ora è pronto a “tuffarsi” tra le dune del deserto per affrontare la sua prima Dakar.

Lo farà in sella alla KTM 450 Rally del Team Tech 3 (stessa squadra con cui correva in MotoGP, ndr) e dopo un primo “assaggio” avvenuto tra Misano e Portimao a Dubai, è pronto per l’off-road, disciplina che “Petrux” ha praticato sin dagli esordi sulle due ruote.

Ricordiamo che l’edizione 2022 della competizione si svolgerà in Medio Oriente per il terzo anno consecutivo. L’evento avrà una durata di 14 giorni e circa 8.000 chilometri, con partenza il 1° gennaio 2022.

Ecco cosa ha raccontato alla Gazzetta dello Sport il rider ternano che in MotoGP ha raccolto 10 podi tra cui 2 vittorie.

Dichiarazioni Danilo Petrucci Passaggio MotoGP Dakar

“È totalmente un altro mondo. Il secondo giorno di test ero da solo, sulla miglior moto del miglior team della Dakar e un deserto tutto per me. Mi sono infilato tra le dune, era mattina presto e non c’era nessuno, mi sono venuti gli occhi lucidi a pensare dove mi trovassi. Ero emozionato, perché sono queste le cose che ti fanno sentire vivo.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Fine Carriera MotoGP

“Non sono triste, forse lo sarò a marzo, quando non mi vedrò nella foto di inizio campionato. Ma avrò così tanto da fare… Nell’ultimo periodo non mi stavo più divertendo sopra la moto, ho iniziato a pensare che non era il caso di continuare a fare qualcosa che non mi faceva stare bene. Per far bene in MotoGP, oggi servono una moto molto competitiva e chili e centimetri di meno. Ci vuole una moto ufficiale per vincere e stare davanti. La Ducati era molto veloce e alla fine quell’uno-due decimi che perdevo dagli altri piloti potevo recuperarli. Quest’anno la differenza dimotore solo in rettilineo è stata anche di mezzo secondo, colmare quel gap è stato impossibile. Soprattutto in qualifica.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Bilancio MotoGP

“Sono contento di quel che ho fatto. Col senno di poi avrei potuto vincere prima, di più, andare più spesso sul podio. Ho realizzato uno dei miei grandi sogni, vincere, anche se il più grande era conquistare il Mondiale. Ma la possibilità non l’ho avuta mai. A livello di ingegneria ho stravolto spesso le regole della fisica, molti ingegneri hanno faticato a spiegarsi come con un corpo come il mio potessi essere veloce. Però questo è anche il bello delle corse, sono l’uomo e la macchina insieme a fare le cose, e a volte il pilota può metterci quel che la macchina non ha.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Pilota Amato, non Rispettato MotoGP

“Non puoi essere entrambe le cose. Io sono nato nel paddock della MotoGP, conosco tutti da più di 25 anni. C’è chi mi conosce come il figlio di Danilone, poi quando sono tornato ero un pilota di MotoGP. Ho lavorato con tante persone e con tutte sono rimasto in buonissimi rapporti, e quando si è trattato di prendersi delle responsabilità, me le sono sempre assunte. Non ho mai alzato la voce per difendermi e questo a volte ha portato a mettermi dei piedi in testa. Quando senti dire ‘Danilo è troppo buono’ la linea è labile, dipende dall’intonazione che usi. E in questo caso il tuo miglior pregio diventa il maggior difetto. Penso che, troppe volte sono stato troppo buono. Con gli amici va bene, ma con chi lavori non è un pregio.”

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