Moto3 Motegi: Parola a Fenati, Bastianini, Antonelli, Bagnaia, Locatelli e Ferrari
Il migliore dei nostri è stato Romano Fenati, settimo al traguardo e davanti ad Enea Bastianini e Niccolò Antonelli
Romano Fenati è stato il migliore della pattuglia italiana della classe Moto3 a Motegi. Il pilota ascolano dello Sky Racing Team VR46 è giunto settimo al traguardo dopo una bella rimonta. A ruota lo hanno seguito Enea Bastianini e Niccolò Antonelli, riders del Team Gresini, mentre il suo team-mate Francesco Bagnaia è arrivato tredicesimo. Alessandro Tonucci è stato l’ultimo ad andare a punti, mentre è stata una gara in salita quella dei piloti del San Carlo Team Italia, giunti in ventitreesima posizione (Locatelli) e ventiquattresima posizione (Ferrari). Subito fuori Andrea Migno, in sella alla Mahindra.
“Abbiamo sbagliato in qualifica, quindi se fossimo riusciti a partire un po’ più davanti sarebbe stato sicuramente più facile – ha detto Romano Fenati, settimo all’arrivo – In gara ho perso molto in accelerazione, non riuscivo a spingere come avrei voluto perché dietro la moto scivolava un po’. Quello che recuperavo in staccata era troppo poco per fare dei sorpassi, quindi dovevo essere lucido e fortunato in uscita per non far scivolare troppo la moto e accelerare meglio, per poi sorpassare in staccata. Poi, quando giravo da solo, andavo mezzo secondo più forte, invece quando andavano davanti gli altri perdevamo un po’ nelle classiche bagarre. Sono contento perché la squadra ha lavorato molto bene, abbiamo fatto un bel lavoro sin dal venerdì. Oggi, infatti, la moto era abbastanza a posto per mantenere il gruppetto dei primi e ho mantenuto un bel passo. Ci riproveremo in Australia.”
“Non sono molto soddisfatto per il risultato perché all’inizio dell’anno sono riuscito a ottenerne di migliori – ha aggiunto Francesco Bagnaia tredicesimo sul traguardo – Ad ogni modo, dopo 9 zeri di fila è bello riuscire a terminare una gara a punti ed è di buon auspicio per i prossimi appuntamenti. Abbiamo lavorato bene per tutto il weekend e continueremo così fino a Valencia.”
Ecco cosa hanno detto invece i piloti del Team Gresini: “Al via sono partito molto bene, però in seguito ho perso tempo nella battaglia con altri piloti: ci siamo dati un po’ fastidio e perciò non siamo riusciti a recuperare il gap dal gruppo di testa – ha sincerato Enea Bastianini – Peccato, ma le gare sono così! La cosa positiva è che oggi sono riuscito a guidare meglio rispetto a ieri e anche rispetto al warm up di questa mattina: possiamo in ogni caso migliorare ancora in vista delle prossime gare, perché non siamo ancora al top della forma. Aver già conquistato il titolo di miglior esordiente con tre gare di anticipo è fantastico, ma adesso dobbiamo rimanere concentrati sui prossimi appuntamenti, perché possiamo ancora recuperare delle posizioni in classifica generale e grazie ai punti raccolti oggi il settimo posto occupato da Vinales è vicinissimo.”
“Purtroppo anche questa volta ho faticato nei primi giri con il serbatoio pieno: da metà gara in poi, quando è calata la benzina, ho potuto iniziare a spingere forte, ma a quel punto i primi avevano già preso troppo margine e non siamo riusciti a ricucire lo strappo, nonostante i nostri tempi sul giro fossero simili e a volte anche migliori di quelli dei piloti del gruppo di testa – ha aggiunto Niccolò Antonelli – Questa pista, con così tante staccate forti, era la più critica per me: perciò ora guardo già con fiducia a Phillip Island, un tracciato che mi piace moltissimo, con curve veloci e scorrevoli, sul quale spero di poter ottenere un risultato migliore. Sarà però importante non perdere più così tanto terreno nella prima parte di gara.”
Hanno poi parlato i piloti del Team Italia: “Purtroppo alla prima curva sono finito fuori pista per evitare dei piloti che sono finiti a terra – ha detto Andrea Locatelli – Quando sono ripartito il gruppo era ormai scappato via e non c’erano più obiettivi di classifica. Ho disputato una gara in solitaria dove ho provato a cambiare un pò lo stile di guida, interpretare in maniera diversa le curve, con il chiaro intento di migliorarmi e apprendere qualche elemento essenziale per la mia crescita di pilota. Adesso pensiamo all’Australia, nella speranza che la sfortuna ci abbandoni una volta per tutte.”
“Oserei dire che le prime tre curve sono state ‘infernali’. La partenza non era stata male, ma già alla prima staccata sono rimasto in piedi per miracolo dopo che un pilota mi stava finendo addosso – ha infine concluso Matteo Ferrari – A quel punto ho cercato di mantenere la giusta traiettoria per evitare di correr rischi inutili, frenando alla dovuta maniera, ma alla terza staccata è successo di tutto. Purtroppo sono cose che succedono nelle corse, oggi siamo stati sfortunati. Peccato perchè avevamo il potenziale per centrare un piazzamento in zona punti, il nostro passo non era male e per tutto il weekend ci eravamo concentrati su prove sulla distanza di gara. Speriamo che da Phillip Island la ruota inizi a girare anche per noi…”
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