Moto3: Matteo Ferrari “Il Mugello un punto di partenza, spero di far bene anche a Barcellona”
Intervista esclusiva a Matteo Ferrari, rider San Carlo Team Italia
Abbiamo intervistato Matteo Ferrari, rider del San Carlo Team Italia, che al Mugello ha raccolto i primi punti della stagione. Il pilota nativo di Cesena ma residente a Rimini, ha migliorato il suo feeling con la sua Mahindra MGP3O e nei test post gara del Gran Premio d’Italia ha ottenuto buono riscontri anche con pneumatici usati. Ecco cosa ci ha raccontato prima del GP di Catalunya.
Matteo, al Mugello hai raccolto i primi punti iridati, une bella iniezione di fiducia.
“Si, finalmente sono arrivati i primi punti iridati. Meglio tardi che mai, anche se ce li aspettavamo prima. E’ comunque un qualcosa di positivo.”
Adesso arriva Barcellona, una pista per certi versi simile a quella toscana, cosa ti aspetti?
“Cercheremo di confermare i passi in avanti che abbiamo fatto, anche se non sarà facile riuscirci, perchè ogni pista è una storia a se, anche se i due tracciati si assomigliano. Sicuramente ce la metteremo tutta per riuscirci.”
Possiamo dire che il Mugello è stato un punto di partenza, arrivato forse in ritardo rispetto ai programmi, ma come dicevi prima, meglio tardi che mai.
“Possiamo dire così, in effetti al Mugello abbiamo usufruito di materiale evoluzione, che ci ha aiutato. La moto non ha avuto più problemi tecnici e abbiamo potuto lavorare sulla messa a punto. Da adesso in poi dovremmo sempre andare meglio.”
Al Mugello dopo dopo la gara avete effettuato dei test, quali sono stati i tuoi riscontri?
“Sono stati test positivi, abbiamo lavorato sul setting e ho avuto buoni riscontri. Siamo riusciti a migliorare molto il passo gara, questo anche con gomme che avevano 20 giri, praticamente la distanza della corsa. Ho girato bene e questo nuovo setting che ho provato mi ha permesso di spingere forte in ingresso di curva, quello che mi mancava dall’inizio dell’anno. Spero che questo mi aiuti anche qui a Barcellona.”
Quest’anno la Honda è entrata in maniera “prepotente” nella Moto3 e la KTM ha confermato la sua competitività. Cosa manca alla Mahindra per avvicinarsi?
“Come telaio siamo messi abbastanza bene, soprattutto dopo i test di cui parlavo prima. Quella che ci manca è un pò di motore, che ci permetta di non perdere troppo. Sicuramente KTM e Honda sono due case molto grandi, che hanno esperienza e che magari se hanno dei problemi riescono a risolverli in fretta. Noi c’abbiamo messo un pò più di tempo, ma stiamo lavorando bene e sicuramente arriveremo pure noi.”
Un in bocca al lupo per questo week-end e per il resto della stagione
“Crepi il lupo, grazie!”
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