Moto3 Jerez: Intervista esclusiva a Romano Fenati
In Spagna abbiamo "incontrato" il pilota dello Sky Racing Team VR46

Sky Racing Team VR46 GP Spagna Jerez de la Frontera – Abbiamo intervistato in esclusiva Romano Fenati, rider del Team Sky VR46 Moto3, vincitore dell’ultima gara disputata ad Austin, la sua settima vittoria in Moto3. Con il #5 abbiamo affrontato vari argomenti, dal presente al suo futuro in Moto2, passando per Valentino Rossi, ecco cosa ha raccontato.
Sei alla quinta stagione in Moto3, come reputi questo inizio di mondiale?
“Siamo andati bene test invernali, molto bene in prova e in Qatar non male in gara, dove abbiamo preso punti. In Argentina è andata un pò così, con condizioni strane. Non avevamo mai girato lì con l’acqua ed è andata male. Poi ad Austin, weekend bello, sin dalle prove, in qualifica non era andata male con la seconda fila, poi la gara più che bene.”
Questo è il tuo ultimo anno in Moto3, hai maggiori pressioni?
“La pressione c’è come in tutti gli altri anni. Già da Jerez 2012 dove avevo vinto e dalla gara precedente in Qatar, dove avevo fatto secondo, ho sempre avuto pressione, perchè tutti si aspettavano grandi cose da me. Secondo me per vincere un mondiale ci vogliono tutti i pezzi dei puzzle a posto; un errore del pilota, uno della squadra, condizioni strane possono compromettere tutto. In passato non siamo riusciti a mettere a posto tutti i pezzi e quest’anno ognuno di noi deve fare il massimo per cercare di formare il puzzle e soprattutto c’è da dire che un solo pilota vince, è più facile fare da secondi in giù, quindi ce la metteremo tutta, poi il prossimo anno sarà Moto2.”
La KTM 2016, che moto è?
“Lo scorso anno abbiamo fatto un grande sviluppo con KTM. Quest’anno stiamo utilizzando il telaio utilizzato da metà della scorsa stagione, quindi siamo ripartiti con un buon setting di base e un buon feeling. Cambiamenti importanti nessuno.”
Quali sono i principali avversari per il titolo?
“Navarro, Binder, Antonelli, Bastianini e Quartararo.”
Quest’anno oltre a Migno è arrivato Nicolò Bulega, dopo le “scaramucce” verbali del Qatar com’è ora il rapporto?
“E’ tutto chiarito, purtroppo non ci siamo capiti e la cosa è stata ingigantita. Dopo la gara, subito fuori dal box ci siamo chiariti. Molto è stato scritto e soprattutto amplificato dalla Tv.”
Fai parte della VR46 Riders Academy, racconta come è questa esperienza e il tuo rapporto con Rossi.
“Quello che mi è sempre rimasto impresso di Vale è vederlo ancora “giovane.” Molto volte ha più voglia di noi di andare in moto ed è quello che dobbiamo imparare da lui, la volonta che ci mette a fare le cose.”
Qual’è l’obiettivo per questa gara, la prima europea qui a Jerez?
“Jerez è una pista che mi piace molto, ho vinto qui e anche in altri campionati sono andato forte. C’è sempre la voglia di vincere, altrimenti non saremmo qui, ogni volta si cerca di vincere. Vogliamo fare bene ma sappiamo che qui è molto forte l’armata spagnola.”
Nella classe Moto3 è molto difficile fare la qualifica, perchè ci sono molti piloti che aspettano le scie e di conseguenza ci sono spesso delle penalizzazioni. Non pensi che sia meglio fare una qualifica stile MotoGP, con i piloti divisi?
“Credo che sia giusto che i piloti che non rispettano le regole vengano penalizzati. Ogni volta c’è qualcuno che aspetta e in questa categorie, una, due o tre scie possono fare la differenza. La direzione gara qui ha fatto un bel lavoro, questo è uno sport individuale ed è giusto che chi crea pericolo venga penalizzato.”
Foto: Alex Farinelli
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