Moto2 Mugello: Intervista esclusiva a Franco Morbidelli rider VR46 Academy
Franco Morbidelli si è concesso ai microfoni di MotoGrandPrix durante il weekend del Mugello
Abbiamo intervistato in esclusiva al Mugello Franco Morbidelli, rider del Team Italtrans, che fa anche parte della VR46 Academy di Valentino Rossi. Con il giovane pilota che corre nella Moto2 abbiamo affrontato diversi argomenti, ne è nata una bella chiacchierata che di seguito riportiamo.
Franco, come è nata la tua passione per le corse?
“La passione per le corse è nata quando ero molto piccolo. Mio padre correva in moto e quando ha smesso e sono nato io mi ha messo subito su una minimoto. Da lì è nato un lungo percorso in escalation, minimoto, miniGP. Poi nel 2013 ho vinto il campionato Superstock e da qualche anno sono in Moto2.”
Fai parte della VR46 Academy, Valentino Rossi sta aiutando molti giovani italiani, tra cui te, come l’hai conosciuto?
“Ho conosciuto Vale quando avevo 13 anni alla cava. Graziano (il papà di Rossi, ndr) mi portò lì a girare e subito mi è piaciuto. Poi ho conosciuto gli altri ragazzi, Uccio, Carlo, Albi, tutti ragazzi che oggi lavorano alla VR46. Inizialmente non si chiamava progetto Academy, Vale aiutava già altri piloti, tra cui il “Sic” ed io. Ci allenavamo alla cava e fisicamente con Carlo, cosa che non avevo mai fatto prima. Poi a novembre 2013 per ufficializzare questo progetto è stato dato un nome VR46 Academy, ed è nata questa cosa fantastica. Tante realtà hanno fatto cose simili, ma mai a livello della VR. Una cosa unica.”
Cosa sognifica allenarsi con Valentino?
“Allenarsi con Valentino Rossi è un privilegio che in pochi hanno, parliamo di 6/7 piloti. E’ un grandissimo privilegio perchè ti alleni con chi fa il tuo stesso sport. E’ una grande fortuna, un’occasione ogni volta per imparare qualcosa di nuovo, per imparare un pensiero, uno stile, un metodo. E’ una grande fortuna.”
Cosa ti colpisce di Valentino?
“Riesce spesso ad tirarsi fuori da situazioni difficili. Emerge ad esempio in gara, quando bisogna esserci lui c’è sportivamente parlando. E’ una cosa che mi colpisce molto, ogni volta.”
Sei uno dei più grandi della VR46, ti alleni insieme ad altri piloti della Moto3 come Fenati, Bagnaia, Antonelli. Il podio di Le Mans (Fenati, Bastianini, Bagnaia) ha fatto capire che l’Italia sta riprendendo quota rispetto alla Spagna. Quali sono i tuoi obiettivi?
“Sono il più grande è vero. L’obiettivo in Moto2 è innazitutto la costanza. Rimanere costanti durante la gara è molto importante. Poi una volta acquisita questa, si può lavorare sui dettagli. Il nostro risultato medio è un quinto posto e stiamo lavorando per fare meglio. Migliorare resto del weekend. Gli altri ragazzi della Moto3 vanno molto forte, stiamo recuperando terreno sugli spagnoli.”
Il pubblico del Mugello una spinta in più?
“Sicuramente! C’è tanta gente che conosci sulle colline, a volte riesci anche a riconoscerne qualcuno. Danno sempre la giusta carica, è un valore aggiunto, uno stimolo in più.”
Prima abbiamo detto che sei il più grande dei piloti che si allenano in VR46, Nicolò Bulega che abbiamo già intervistato, è invece il più piccolo, come lo vedi?
“Nicolò è fortissimo, è bravissimo ragazzo, molto simpatico, allegro e molto forte in moto. E’ già grande per l’eta che ha.”
Pensi che lo troveremo presto qui? (motomondiale, ndr)
“Penso che abbia tutte le carte in regola. Non vorrei dire nulla, sono scaramantico, ma ripeto, ha tutte le carte in regola per poter correre nel mondiale.”
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