Moto2: Intervista esclusiva Luca Marini, “Il sogno rimane la MotoGP”
Il pilota del Forward Racing ha parlato anche dell'infortunio di suo fratello "Vale"
Moto2 2017 Forward Racing – A Misano abbiamo intervistato in esclusiva Luca Marini, rider Forward Racing, nonché fratello di Valentino Rossi. Con lui abbiamo parlato della sua stagione in Moto2, della VR46 Riders Academy e dello stesso Valentino, alle prese con il recupero dopo la frattura di tibia e perone. A lui la parola.
Sono passate 12 gare, quel è il bilancio della stagione? (l’intervista è stata fatta prima della gara di Misano, ndr)
“Un bilancio secondo me molto positivo, sono molto contento della mia crescita sono migliorato tanto, solo tanta sfortuna. Mi sto trovando molto bene con la moto e il lavoro con il team è fantastico e spero si possa concludere al meglio questa stagione.”
Nel 2015 hai fatto il CEV, poi il debutto nel mondiale. Ti aspettavi qualcosa di più?
“Diciamo che è un processo di crescita continua, rispetto a quando facevo il CEV c’è un grosso cambiamento, ma perché il mondiale ti porta a migliorare tantissimo, è un campionato di altissimo livello. Finché non corri nel mondiale non capisci quanto puoi imparare dagli altri piloti, che sono i migliori del mondo.”
Qui vi allenate spesso con le R6, questo può essere un vantaggio?
“E’ sicuramente un vantaggio, però le traiettorie che si tengono con le R6 sono leggermente diverse. Poi anche la moto è diversa così come motore e gomme. E’ il regolamento che ci impone di fare così, ed è giusto. Ma più che un aiuto per la gara, è un allenamento fisico. E’ molto diverso da allenarsi in palestra e serve molto di più.”
Correre qui da una spinta in più?
“Sì, assolutamente. Spero che quest’anno ci sia tanta gente anche se Vale non ci sarà. Quello che so è che possiamo farli divertire anche senza Vale.”
Tu eri presente quando è caduto Vale?
“Sì, ero presente, mancavano una decina di minuti al termine del giro.”
E’ necessario questo tipo di allenamento?
“Secondo me più ti alleni meglio è. C’è la palestra che va benissimo, però dopo un po’ è noioso. Quando pensi alla tua carriera e pensi che per i prossimi dieci anni dovrai fare le stesse cose ti annoi un po’, variare fa bene. L’allenamento che aiuta di più è stare in moto, visto che non possiamo usare le moto che usiamo in gara, quindi ogni cosa che ha un motore e due ruote è perfetta per l’allenamento. Al Ranch ci andiamo poco secondo me, perché andiamo solo il sabato quando siamo a casa, magari si potrebbe intensificare il lavoro lì, però metti che uno si fa male al Ranch siamo sempre lì. Sono d’accordo sul cross che è pericoloso, anche i professionisti si fanno male. Però tutto il resto si deve fare, sempre con la testa e la massima concentrazione, però più si varia più è divertente questo lavoro e questo gioco.”
In Moto2 ci sono molti piloti dell’Academy, com’è confrontarsi prima in pista poi nel Motomondiale?
“E’ molto bello, però, e prendo come esempio Franco, è molto più veloce di me in Moto2, è primo nel campionato, ha vinto gare. Però è un grosso aiuto potersi confrontare con i migliori piloti del mondo quando li hai sempre lì, questo aiuta a dare qualcosa in più.”
Morbidelli sarà il primo pilota ad andare in MotoGP quindi il lavoro paga alla lunga.
“Il progetto dell’Academy è molto bello, e i piloti che sono stati scelti sono molto veloci. Quindi penso che presto potremo avere altri piloti in MotoGP.”
Il sogno rimane la MotoGP quindi?
“Sì, è il sogno di ogni pilota, ed è anche un obiettivo e con il lavoro e la professionalità tutto si può fare.”
Parlando invece di tuo fratello, cosa lo motiva a continuare e ad impegnarsi?
“Bisognerebbe chiederlo lui. Io ti posso dire di me. Il divertimento che c’è nel guidare la moto è quello che ci piace di più. Sentire la velocità, è difficile da spiegare. E’ una cosa che ti manca quando non sei in moto, anche nella pausa estiva o invernale. Tutte le emozioni che si provano a stare sulla moto e non riesci a ritrovare, è quello di cui vai in cerca. Anche quando hai finito la gara e hai ottenuto un buon risultato, sono emozioni che non riesci a ritrovare da nessun’altra parte.”
Guidi la moto per strada?
“No, non ho la patente e non la voglio fare. E’ troppo pericoloso andare in strada, non tanto per me quanto per gli altri, non sai mai cosa ti capita.”
Il tuo futuro?
“A breve ci saranno novità, al momento sono concentrato a finire al meglio questa stagione. Sono in lotta per il podio e voglio arrivarci entro la fine dell’anno.”
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login