Moto2: Intervista esclusiva a Lorenzo Baldassarri
A Jerez abbiamo intervistato il pilota del Forward Racing, autore di un buon inizio di stagione
A Jerez abbiamo intervistato Lorenzo Baldassarri, rider del Forward Racing classe Moto2. Con in pilota italiano abbiamo parlato della sua nuova avventura, del suo inizio di stagione, delle sue aspettative per le gare future e di Valentino Rossi, punto di riferimento per i giovani piloti italiani. Di seguito l’intervista.
Lorenzo, parlaci del tuo inizio di stagione.
“Abbiamo fatto un bel weekend in Argentina e ci voleva, abbiamo lavorato bene con la squadra. Quest’anno moto e team sono per me nuovi, quindi ci abbiamo messo un pò a prendere le misure, ma sin dal Qatar siamo andati forte. La pista di Jerez la conosco molto bene perchè abbiamo fatto i test invernali, poi qui ho corso anche con la rookies cup, vincendo anche una gara.”
Quest’anno guidi una Kalex e Speed Up a parte è quasi un monomarca. Parlaci della tua nuova moto.
“Possiamo parlare quasi di monomarca Kalex. La moto al primo approccio per i piloti meno esperti è abbastanza facile, si adatta ai circuiti e rispetto alla Suter c’è un assetto standard. E’ una moto che da maggior feedback, ti fa capire meglio quale sia il limite.”
La classe Moto2 è molto equilibrata, dove si riesce a fare la differenza?
“La differenza la fa il pilota adattandosi bene alla moto, cercando il miglior setup. Il motore è per tutti uguale, quindi occorre una buon setup per sfruttare i cavalli a disposizione.”
Quali sono i tuoi obiettivi?
“In Qatar e in Argentina abbiamo centrato la Top Ten, bisogna continuare così e puntare alla Top Five su piste che mi piacciono come ad esempio questa di Jerez. Bisogna comunque continuare a lavorare e a seguire la strada intrapresa, perchè questa è una categoria difficile, dove in un secondo troviamo 20 piloti.”
A tuo parere la Moto2 è una classe propedeutica alla MotoGP, oppure ha fatto bene Jack Miller a “saltare” direttamente dalla Moto3 alla Top Class?
“E’ una mossa un pò azzardata, secondo me non bisogna bruciare le tappe. C’è anche da dire che difficilmente si rifiuta un offerta dalla MotoGP e anche io molto probabilmente non avrei rifiutato, visto che correrci è il mio sogno. La Moto2 però è una classe che aiuta a capire come sfruttare la potenza, a differenza della Moto3 che ha più percorrenza di curva.”
Al Mugello si parla di tribune sold out, dovrebbe esserci il tutto esaurito. Spiega cosa vuol dire per un pilota italiano correre davanti ai propri tifosi.
“La gara di casa ha sempre un sapore particolare. Sarà una grande emozione correre davanti al proprio pubblico e poi vengono anche i ragazzi del Fan Club. Ogni volta è emozionante correre sul circuito di casa davanti ai propri tifosi.”
A differenza di qualche anno fa, la parte atletica è diventata fondamentale anche nel motociclismo, che tipo di preparazione segui?
“La preparazione è molto importante. Mi alleno sia in palestra che in moto, andando anche al Ranch di Valentino (Rossi, ndr).”
A proposito di Valentino, cosa puoi dire del suo inizio di stagione che dopo tre gare lo vede in testa alla classifica mondiale?
“Il Dottore è un grande! Riesce ancora ad andar forte, mentre tutti fino a poco tempo fa lo davano per finito. Allenandomi insieme a lui vedo ancora la passione, il divertimento. Ora è primo in classifica e può lottare per il mondiale.”
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