Mercato, le ”firme” di Sepang
Dal “tutti zitti nessuno deve sapere” a chi parla troppo e, spesso, a sproposito. Il Motomercato 2005/2006 ha proposto questi strani personaggi, queste situazioni da Bar dello Sport e presunti “Maurizio Mosca” del Motomondiale che con improbabili pendolini hanno scoperto scoop opportunamente smentiti dai fatti. Un vero e proprio mercato, della frutta, degli ortaggi, di cavoli (nel senso di cavolate) che hanno caratterizzato tante di quelle bufale da scrivere un best seller in grado di pareggiare come numero di vendite le Barzellette di Totti. Per fortuna, nostra e di chi ama con tutta la passione questo sport, la pacchia è finita, a Sepang tutto lo scacchiere della MotoGP 2006 sarà definito, con le firme sui contratti e con le solite dichiarazioni “Siamo contenti di questo accordo, bla bla bla”.
Già, Sepang, Kuala Lumpur. Il vero teatro del mercato, ormai rivolti ai soliti nomi, volti, sponsor, agenti, manager e compagnia bella. Nessuna faccia nuova, niente di che, nessuna invenzione di case che hanno il coraggio di pescare, come faceva la Honda negli anni ’80, qualcuno fuori dai confini europei o dal paddock del Motomondiale. Non esce più lo Spencer di turno, niente di tutto questo. Meglio un buon usato sicuro (su che basi?) che dover rispondere ad un eventuale errore nella scelta di un talentuoso giovanotto. Questa la filosofia comune, al quale si aggiungono le imposizioni degli sponsor, intelligenti o fallimentari che siano. Questo si respirerà a Sepang, non sarà l’atmosfera eletrizzante del 2003, con Rossi che non trovò l’accordo con la HRC e passò in Yamaha, o la noia dell’anno passato, con nulla di deciso e tutto rinviato a Phillip Island. Si vivrà una via di mezzo, con alcuni posti già assegnati e inamovibili (Rossi, Edwards, Capirossi, Pedrosa, Hayden…), altri da scoprire.
Per molti dei nostri lettori, non sarà una novità. Come di Sete Gibernau in Ducati, da annunciarsi probabilmente nel weekend di Valencia. O come della situazione in casa Honda. In HRC, Nicky Hayden confermato, al suo fianco Daniel Pedrosa. Max Biaggi ha già trovato un accordo a parole con la Honda per disporre di una RC211V Factory anche nel 2006 seppur in seno al team Pons, con il buon Sito ormai felice di prendere i piloti “girati” dalla HRC. Sabato la firma.
Fausto Gresini si tiene stretto invece Marco Melandri, ha perso Sete Gibernau e Telefonica Movistar, li sostituirà con un’altra accoppiata spagnola: Toni Elias (o un altro iberico) e la Fortuna, che tornerà così a vestire le moto di Misano Adriatico dopo il 2002. Da sistemare invece la situazione in JiR: Montiron vuol confermare tutto il programma, magari prendendo le Bridgestone e disporre di una RCV più vicina possibile al definirsi “ufficiosa”. Passando alla Yamaha, stranamente non c’è questo interesse per svelare alcuni interrogativi: Rossi avrà un suo team (sì)? Altadis resterà nonostante il marchio Gauloises sarà presente soltanto in due M1 senza Valentino? Al fianco di Colin Edwards, salirà di categoria Randy De Puniet?
C’è poi un altro dilemma nei tre Diapason: quale futuro per il Tech 3? Poncharal si è offerto un pò a tutti, ma senza…Fortuna (lo sponsor ma anche la buona sorte…) è poco ascoltato. Per lui due ipotesi: convincere la Yamaha ad aiutarlo economicamente, spostando magari Gauloises, Edwards e De Puniet in squadra con un maggior legame con la casa madre, oppure cambiare marchio (Kawasaki). Non una bella situazione.
C’è chi incredibilmente sta meglio, ed è Luis D’Antin, che sino a due stagioni addietro sembrava doversi ritirare. La cessione delle quote pari al 50 % della propria squadra alla Pramac ha dato la sicurezza economica nel poter, il prossimo anno, usufruire di due Desmosedici, gommate Bridgestone, con il confermatissimo Roberto Rolfo e preferibilmente un pilota spagnolo. Che potrebbe essere Carlos Checa (appiedato dal team ufficiale di Borgo Panigale) oppure Ruben Xaus, che ha lasciato un buon ricordo (mah..) a Luis D’Antin e alla Ducati. Non si esclude anche un’eventualità Shane Byrne: per l’inglese due gare con la Honda Camel orfana di Bayliss, se dovesse andar bene arriverà la conferma fino al termine della stagione (altrimenti si proverà Chris Vermeulen dalla Superbike), poi si vedrà. Suzuki e D’Antin lo hanno già contattato.
La Casa di Hamamatsu, inoltre, ha blindato John Hopkins, ha “suggerito” a Kenny Roberts il ritiro, e ha contattato un pò tutti, anche James Toseland, iridato Superbike in carica. La Kawasaki invece ha prolungato con Nakano, ha spedito Jacque in Giappone per sviluppare la nuova moto, e vuol dar il benservito a Hofmann. In più corteggia la Michelin e non ha escluso la possibilità di trovare un team satellite. Con Kenny Roberts Sr e Peter Clifford (WCM), che bussano alla porta. Di Lourdes, alla ricerca di un miracolo per restare nel mondo della MotoGP…
Alessio Piana
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