Loris Capirossi dice la sua sulla polemica Rossi-Biaggi e non si risparmia….

Un Loris Capirossi scatenato ne ha per tutti, intervistato da Marco
Masetti (Motonline.com) il pilota della Ducati dice la sua sulla polemica Rossi-Biaggi:

Ecco l’intervista:

“Di stronzate se ne sentono tutti i giorni, parlano di tutto, di chi non
ha il coraggio di fare una scelta coraggiosa e di lasciare la Honda. Se guardi
la situazione come va vista, l’unico che ha avuto il coraggio di fare una
scelta rischiosa sono io. Ho scelto la Ducati, mi sono fidato di un progetto
che stava iniziando a muoversi in pista e ho fatto bene. Io ci credevo molto
e la Ducati pure. Finalmente mi sono trovato nella condizione di essere pilota
ufficiale. Poteva essere un passo azzardato e non lo è stato”.

– Secondo te, Loris, Rossi cosa farà, resterà alla Honda?
“Se io fossi in lui resterei dove sono e sono sicuro che si comporterà
così. Ci scommetto, qualunque cifra. La pago a dieci!”.
– Lasciare una Casa, che effetto fa? E perché Rossi dovrebbe farlo,
come fece Biaggi a suo tempo?
“Ripeto, Rossi non se ne va e Biaggi non lasciò l’Aprilia ma
fu cacciato. C’è la sua differenza”.
– Prima dicevi che l’importante è essere pilota ufficiale, per
quale motivo?
“Perché paga sempre lavorare a stretto contatto con un costruttore.
E poi dipende da quello che porti: io alla Ducati mi sono presentato con 13
anni di esperienza, ho guidato tutte le moto possibili. Insomma, un grande bagaglio
di professionalità”.
– E se Rossi arrivasse alla Ducati, come si sente dire?
“Non mi darebbe certo fastidio, è un amico e poi mi darebbe gli
stimoli. Lui incontrerebbe le stesse difficoltà che abbiamo incontrato
io e Troy. Comunque, ricordo che tutte queste voci fanno solo il gioco di chi
la spara più grossa”.
– Ma Rossi fa davvero la differenza, è il più forte?
“Mi girano quando sento queste cose. Lui è forte e non si discute,
ma ha due braccia e due gambe, come tutti noi”.
– E tra Rossi e Biaggi chi è il più forte?
“Io! Però è bello essere italiani e comandare nel mondiale.
E’ bello per noi, per voi che scrivete e per il pubblico”.