Le pagelle del Gp d’Australia
Rossi: n.g. per manifesta superiorità
Semplicemente troppo forte.
Dopo la lezione di consistenza a Sepang, in Australia il genio. Tra le tante meraviglie
odierne segnalo il doppio sorpasso delle due Ducati al tornantino ed un ultimo
giro da lacrime.
Il resto è ogni singola sensazione vissuta da tutti quelli che hanno avuto
la fortuna di gustarsi la gara.
Non descrivibile.
Gibernau: 10 e lode
Gara fantastica, condotta con ritmi vertiginosi dal primo allultimo metro.
Spettacolare la battaglia di sorpassi e contro-sorpassi: lultimo superstite
dell(ex) invincibile armata non ammaina la bandiera fino alla bandiera
a scacchi.
Se il 2004 passerà alla storia, lo dobbiamo molto anche a lui.
Campione.
Capirossi: 10
Già una settimana fa aveva mostrato i significativi progressi di casa
Ducati.
Oggi qualche cosa di più.
Bellissimo il duello rusticano con Barros, lungo tutta la gara e deciso dalla
classe cristallina dellimolese.
Un podio appena dietro i due protagonisti della stagione, per regalarsi un sorriso
e far sognare i tifosi per un inverno.
Alla grande.
Edwards: 8
Prima regola il gruppo degli immediati inseguitori, poi raggiunge e passa Barros
dando un saggio delle proprie doti di staccatore.
Appena fuori dal podio, con una delle sue migliori prestazioni stagionali.
Considerando laccordo sottoscritto con Yamaha, anche un esempio di professionalità.
Positivo.
Barros: 6
Ancora una volta una bella gara.
Ancora una volta molto lontano dal vincitore.
Per evitare di passare alla storia come il pilota HRC di riferimento che non
ha vinto una sola gara in tutta la stagione, dovrebbe trionfare a Valencia.
Tanti auguri.
Hayden: 5
Nel gruppo degli attardati a combattere con vecchie volpi come Biaggi, Tamada
ed Edwards.
Molto belli un paio di sorpassi sul romano e sul tornato del Texas.
Alla fine però i secondi che mancano a quello che in teoria dovrebbe
essere lobbiettivo di un pilota HRC sono davvero tanti.
Insufficiente.
Biaggi: 4
Ha visto i due davanti solo nel giro dallineamento.
Poi in bagarre è sembrato volesse dare ragione ai suoi detrattori.
Dopo una gara tanto anonima e priva di mordente, la speranza è che sia
distratto della contrattazione in corso con HRC.
Men che scolastico.
Checa: 5
Primo pilota umano della casa di Ywata.
Ossia decimo, leggermente peggio della classifica generale dove occupa lottavo
posto.
A proposito.
Lanno scorso, lanno del disastro Yamaha, chiuse settimo.
Lanno prima, lanno della M1 – furgoncino del latte, quinto.
Che soffra le attenzioni rivolte a Rossi?
In difficoltà.
McWilliams: 7
Punti doro in casa Aprilia, grazie al suddito di Sua Maestà Britannica.
A testimonianza della qualità della prova l’elenco di chi è arrivato
dopo: due Suzuky, una Ducati, una Yamaha, due Proton e due WCM.
Con laria di smobilitazione che cè, davvero maiuscolo.
WCM: 10
Chiude con Ui ad un giro ed Ellison a tre.
Forse un record. A suo modo bellissimo.
Perché oltre i soldi ed i contratti, oltre alle multinazionali che vendono
milioni di veicoli e piloti che guadagnano milioni di euro, ci ricorda che il
motociclismo è sudore, piacere e passione.
Pattoniani.
Honda: 1
È riuscita nella storica impresa di perdere tutto, a partire dalla faccia,
vincendo la classifica dei costruttori.
Perché se si parla di motogp 2004, Honda significa divieto a Rossi di
provare la Yamaha fino al 1 gennaio 2004, significa il ricorso del Qatar, significa
tutto il peggio che un competitore sportivo può fare: mostrarsi
assolutamente antisportivo.
Imbarazzante.
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