La pista di Assen….

LA PISTA

Assen è rimasto l’unico, tra i circuiti che ospitano il Campionato
MotoGP, ad essere nato come circuito stradale, e ciò spiega sia il suo
singolare tracciato che l’insolito profilo della sua superficie stradale.
E’ la pista più veloce dell’attuale calendario GP.

A differenza dei circuiti appositamente costruiti come piste da gara, caratterizzati
da ampi rettilinei e curvoni lenti o curve medio-veloci, Assen è una
pista stretta e sinuosa, dominata da curve ad alta velocità che impongono
rapidi cambi di direzione. Anche il manto stradale è particolare, perché
è convesso, come le strade pubbliche, per facilitare il drenaggio della
pioggia, mentre le altre piste sono generalmente piatte. Questa convessità
implica un maggiore impegno per i piloti, che debbono affrontare quattro cambi
di inclinazione in entrata e in uscita di curva: mentre si avvicinano al punto
di corda, l’inclinazione è positiva e questa situazione continua
mentre cominciano ad aprire il gas, mentre allargando la traiettoria in uscita,
debbono attraversare la convessità al centro della pista, e improvvisamente
si trovano a fare i conti con la contropendenza, che comporta un’immediata
perdita di aderenza. I tecnici tendono a regolare l’assetto in maniera
più rigida del solito per gestire la forza di gravità in curva
e per evitare che le sospensioni si “scarichino” violentemente al
passaggio della moto sulla convessità centrale.

Il tracciato ha subito modifiche importanti nel 1984 che hanno alterato il
circuito Van Drenthe originale costruito negli anni Cinquanta, e ulteriori modifiche
lo scorso anno. Il primo TT 500 di Assen si disputò su un circuito cittadino
nei pressi dell’attuale circuito nel luglio 1949.

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