La Ducati si prepara per la gara di Welkom….

IL DUCATI MARLBORO TEAM
PARTE PER L’AVVENTURA SUDAFRICANA

A tre settimane dallo storico debutto in MotoGP in Giappone, il Ducati Marlboro
Team si trasferisce in Sudafrica per il secondo dei sedici gran premi previsti
dal calendario. Un altro importante ed altrettanto impegnativo appuntamento
per i piloti Loris Capirossi e Troy Bayliss.

Sia Loris che Troy, autori entrambe di una fantastica gara a Suzuka (rispettivamente
terzo e quinto al traguardo), non hanno mai provato la Desmosedici sull’ impegnativo
tracciato di Welkom. Piloti e tecnici dovranno affrontare sfruttare al massimo
le sessioni di prova, unica possibilità per mettere a punto l’assetto
della moto in tempo per la gara della domenica.

Dopo Welkom, il circus del MotoGP farà ritorno in Europa, per le nove
prove della parte continentale del calendario, che inizierà con il GP
di Spagna a Jerez l’11 maggio. La stagione 2003 si concluderà poi con
altre quattro gare extraeuropee, in Sud America e nel Pacifico, seguite dall’ultimo
GP di Valencia il 2 novembre.

DOMENICALI: ‘WELKOM SARA’ PIU’ DIFFICILE’
Nonostante le impressionanti velocità fatte registrare dal Ducati Marlboro
Team nei test pre-campionato, anche i più ottimisti tra i componenti
della squadra non avrebbero osato sperare in un debutto tanto incoraggiante
a Suzuka. Loris Capirossi ha guidato la gara e ottenuto un brillante terzo posto
finale, mentre Troy Bayliss ha conquistato un fantastico quinto posto al suo
debutto in MotoGP. Per il team, è il momento di concentrarsi sui risultati
a lungo termine: ancora 15 GP, molti dei quali da disputare su piste dove la
Desmosedici non ha mai girato.

Il primo di questi è proprio il GP del Sudafrica di domenica prossima,
ed è per questo motivo che l’amministratore delegato di Ducati Corse
Claudio Domenicali prevede un week-end impegnativo sia per i piloti che per
la squadra. "Welkom sarà più difficile, perché non
abbiamo avuto occasione di fare test su questo circuito," dice. "E
anche perché è una pista più stretta, e fino a questo momento
le nostre moto si sono comportante meglio sui circuiti più veloci, dove
possono raggiungere elevate velocità. Ci sarà da lavorare per
trovare l’assetto giusto in così poco tempo."

Tuttavia, la filosofia di Ducati Corse è sempre stata quella di effettuare
regolazioni minime da un circuito all’altro. Il principio del "lasciare
le cose come stanno" ha funzionato benissimo nel Mondiale Superbike e sta
già dando frutti anche in MotoGP, dove la Desmosedici si è dimostrata
all’altezza a Suzuka e in tutti gli altri circuiti visitati nei test invernali.
Il feeling tra moto e pilota è importantissimo in gara, perché
è essenziale che il pilota si senta sicuro, e il pilota si sente tanto
più sicuro quanto più l’assetto viene mantenuto invariato ovunque
ciò sia possibile, consentendo così a chi guida di individuare
il limite e prevedere come si comporterà la moto quando tale limite viene
raggiunto o addirittura leggermente superato.

"La nostra maggior preoccupazione è cercare un assetto ideale dappertutto."
ammette il Direttore Tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli. "Ogni
volta che andiamo in un circuito ritocchiamo il meno possibile l’assetto, così
i piloti riescono ad abituarsi alla moto e a sfruttarla al massimo. Non ha senso
cercare continuamente la perfezione e cambiare sempre le cose, perché
così facendo il pilota non riuscirà mai ad abituarsi alle reazioni
della sua moto."

Sulle piste nuove, Cecchinelli e la sua squadra non possono ancora contare
su dati e riferimenti precisi. "Quando andiamo in un circuito che non conosciamo
per niente, dobbiamo indovinare i rapporti," aggiunge. "Cerchiamo
di immaginare la velocità di punta, e poi verifichiamo la curva più
lenta per indovinare la velocità minima. Parliamo anche con Loris perché
lui ha molta esperienza e conosce le velocità in ogni curva. Ma i rapporti
non sono poi così essenziali, visto l’ampio regime di rotazione del nostro
motore." Ai meccanici bastano 15 minuti per sostituire l’intero cambio
del V4, mentre ci vogliono da 30 minuti a 1 ora per cambiare singoli rapporti.

Cecchinelli non prevede invece che l’altitudine di questa pista, 1350 mt, rappresenti
un problema. "Con un buon sistema di gestione del motore non credo che
dovremo cambiare nulla," conclude. "Conosciamo già questa condizione
per aver corso in Superbike a Kyalami. Dopo tutto, dovendo andare in montagna
con la moto non si cambia la carburazione, semplicemente la moto va più
piano, tutto qua."

Sia Capirossi che Bayliss hanno provato le Desmosedici del team sviluppo al
Mugello il 14 e 15 aprile, insieme al collaudatore ufficiale Vittoriano Guareschi,
testando nuove soluzioni e lavorando sul set-up.

A CAPIROSSI PIACE LA SFIDA DI WELKOM
Loris Capirossi ha fatto una grandissima prestazione a Suzuka tre settimane
fa. Dopo essere stato il più veloce nell’unica sessione asciutta, ha
guidato la corsa concludendo in terza posizione la prima gara con la Desmosedici
del Ducati Marlboro Team. Ora l’italiano sta per affrontare Welkom, dove ha
sempre ottenuto risultati entusiasmanti.

Capirossi è infatti salito sul podio nelle ultime tre gare sul circuito
sudafricano. E’ arrivato terzo nel 2000, secondo di pochissimo dietro Valentino
Rossi nel 2001, alla guida di una Honda NSR500 vecchia di un anno contro l’ultimissima
versione di Rossi, e terzo l’anno scorso, quando ha dimostrato di essere di
gran lunga il più veloce pilota su una due tempi. Il circuito (irregolare
e con asfalto spesso coperto di polvere) è caratterizzato da un tracciato
che richiede tecnica e tanta grinta, ideale per lo stile di guida di Capirossi.

"Fin dalla primissima volta, sono sempre andato bene su questo circuito,
anche se non so esattamente il perché," ha detto. "Non è
un tracciato con caratteristiche particolari, ma ci sono molte curve impegnative
a me piacciono le curve impegnative. L’ultima parte della pista è difficile
e molto importante, soprattutto le due curve più veloci, la prima che
immette sul rettilineo posteriore e la seconda che ne esce. Mi piacciono le
curve veloci e i tracciati veloci. So di poter dare il 110 per cento a Welkom
ma so anche che forse, non sarà il tracciato più adatto alla nostra
moto. Fa caldo, l’asfalto non ottimale e la moto potrebbe pattinare molto in
simili condizioni.
A Suzuka abbiamo ottenuto un fantastico risultato, meglio di quanto ci aspettassimo
alla nostra prima gara con questa moto. Abbiamo lavorato tutti duramente per
arrivare dove siamo ora, e abbiamo già dimostrato l’elevatissimo potenziale
della moto. Comunque, questo è soltanto l’inizio."

BAYLISS AL DEBUTTO A WELKOM
L’incredibile prestazione di Troy Bayliss a Suzuka (quinto alla sua prima gara
in MotoGP, senza aver mai corso sul complesso circuito giapponese) lascia intendere
che l’australiano non si farà spaventare dalla prospettiva di correre
in altri 12 circuiti completamente nuovi per lui alla sua prima stagione in
MotoGP.

Il pilota del Ducati Marlboro Team vedrà la pista di Welkom per la prima
volta in assoluto quando arriverà al circuito a metà settimana.
"Non mi ricordo neppure se ho mai visto i GP a Welkom in TV," racconta
sorridendo l’ex campione del Mondo di Superbike. "Ho cominciato a guardare
sul serio i GP solo a metà della scorsa stagione, quando ho saputo che
ci avrei corso. Sarà un altro fine settimana impegnativo per tutti noi
ma sotto alcuni aspetti, dovrebbe essere migliore di Suzuka, perché tutti
gli altri piloti hanno corso a Welkom solo in occasione dei GP. A Suzuka c’erano
dei veri e propri specialisti di quella pista, piloti che ci corrono da dieci
anni e che avevano anche disputato varie edizioni della Otto Ore."

Dalla sua prima gara completa con la Desmosedici, Bayliss ha ricavato alcune
idee su come migliorare la moto, che si trova ancora nelle prime fasi del suo
sviluppo. "Mancano ancora un paio di cose a questa moto, e non mi sono
sentito perfettamente a mio agio a Suzuka," aggiunge. "Quando troveremo
quello che stiamo cercando, la moto andrà benissimo. Una cosa che ho
notato sulla distanza di gara a Suzuka è che mi arrivava troppo vento
nella parte superiore del corpo nelle curve veloci e nei rettilinei. Ad ogni
gara, impareremo cose come questa, che mi aiuteranno a migliorare ancora di
più la moto. È per questo che non vedo l’ora di correre e che
farò del mio meglio dovunque andremo."

Per Bayliss sarà la prima volta a Welkom ma l’australiano ha già
corso con successo in Sudafrica, vincendo entrambe le manche della prova del
Mondiale Superbike a Kyalami lo scorso anno.

LA PISTA
Il circuito Phakisa Freeway ha riportato il Sudafrica nel calendario dei GP
nell’ottobre del 1999, dopo un’assenza di sette anni; il circuito di Free State
ha infatti sostituito quello di Johannesburg, Kyalami, che aveva ospitato le
quattro precedenti edizioni di questo GP nel 1983, ’84, ’85 e ’92. Costruito
alla periferia della città di Welkom, famosa per le sue miniere d’oro,
questo circuito rappresenta una vera sfida, soprattutto per i pneumatici, che
raggiungono temperature più elevate che in qualsiasi altra pista di GP.

Le caratteristiche che contraddistinguono questo circuito tuttavia sono la
sua superficie irregolare e la scarsa aderenza, anche se la pista è stata
riasfaltata nel 2003. Welkom non è utilizzata tanto quanto la maggior
parte dei tracciati internazionali, e così, la polvere tende a depositarsi
in profondità nell’asfalto e a riemergere poi quando le moto da GP ne
percorrono la superficie, riducendo moltissimo il grip. L’aderenza tende a migliorare
giorno dopo giorno nel corso del fine settimana di gara, ma queste variazioni
quotidiane rappresentano anch’esse un problema perché i diversi livelli
di grip richiedono pneumatici diversi e diverse regolazioni della ciclistica.

L’altitudine del circuito, situato su un altipiano a 1350 metri sul livello
del mare, ha un grosso impatto sulle prestazioni: la potenza dei motori risulta
infatti diminuita anche del 20%.

Phakisa Freeway
4,242km/2,636 miglia
Pole position 2002: Valentino Rossi (Honda) 1m 34.660s
Record sul giro: Tohru Ukawa (Honda) 1m 34.834s, 161.030kmh/100.06mph

DATI DUCATI MARLBORO TEAM

TROY BAYLISS
Età: 34
Domicilio: Monaco
Moto: Desmosedici Ducati Marlboro Team
Primo GP: Australia, 1997 (250)
Partenze in GP: 2 (1xMotoGP, 1×250)
Vittorie in Mondiale Superbike: 22
Titoli mondiali: 1 (Superbike: 2001)
Risultati a Welkom 2002: NC

LORIS CAPIROSSI
Età: 30
Domicilio: Monaco
Moto: Desmosedici Ducati Marlboro Team
Vittorie in GP: 22 (2×500, 12×250, 8×125)
Prima vittoria in GP: Gran Bretagna, 1990 (125)
Primo GP: Giappone, 1990 (125)
Partenze in GP: 185 (15xMotoGP, 59×500, 84×250, 27×125)
Pole position: 33 (5×500, 23×250, 5×125)
Prima pole: Australia, 1991 (125)
Titoli mondiali: 3 (125: 1990, 1991, 250: 1998)
Risultati a Welkom 2002: Griglia: 2° Gara: 3°

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