La Ducati da il benvenuto a Loris Capirossi….

PUNTO DI VISTA – LE CONQUISTE IN MOTOGP

"…Tutti gli aspetti di questo progetto sono stati affrontati con precisione
militare e un livello di professionalità degno della Formula 1, ed io per
primo sono fiducioso che vedremo risultati degni della Ducati. Sono certo di parlare
a nome di tutti i Ducatisti dicendo a Loris Capirossi “Benvenuto in Ducati”
e augurando sia a Loris che a Troy un fantastico 2003…" .

Il 2003 sarà un anno di grandi emozioni qui alla Ducati, con il passaggio
al campionato MotoGP. Con l’inizio del 2003, non saremo inoltre più
soggetti a restrizioni riguardanti le notizie sul nostro ultimo acquisto: Loris
Capirossi.

Ducati Corse aveva ottenuto un permesso speciale per effettuare test con Loris
negli ultimi mesi dell’anno nonostante il pilota italiano fosse ancora
legato al team precedente. L’accordo gli ha dunque consentito di provare
la Desmosedici, ma per rispettare i suoi contratti con gli sponsor, Ducati si
è impegnata a non utilizzare immagini ne’ dichiarazioni di Loris
e a dotare la Desmosedici di una livrea neutra. Normale, per dei test invernali.
Ma ora ci siamo: è già il 2003.

Sembrano essere passati solo pochi minuti da quando Ducati ha annunciato la
sua intenzione di disputare il campionato MotoGP, eppure Ducati Corse ha già
progettato, costruito, sviluppato e provato la Ducati Desmosedici, ingaggiato
due piloti di prim’ordine come Bayliss e Capirossi, e concluso un contratto
di collaborazione con il prestigioso marchio Marlboro. Per tutta la durata del
progetto, Ducati Corse ha tenuto i piedi per terra e rispettato l’incredibile
livello di prestazioni con le quali si troverà presto a competere. Non
ha rilasciato avventate dichiarazioni sugli obiettivi per il primo anno di campionato,
e anche dopo aver battuto, negli ultimi test, i record sul giro ha ricordato
che non c’è nulla da festeggiare perché nel frattempo, i
team rivali sono sicuramente diventati più veloci rispetto al momento
in cui erano stati registrati i precedenti record.

Tutto vero, ma il fatto che siano stati comunque battuti record in pista significa
che i tecnici hanno raggiunto un livello di sviluppo molto più avanzato
rispetto alle previsioni di tutti, in questa fase. Un giro veloce in MotoGP
non si fa solo con una moto che va forte. Si fa con una moto che sa anche andare
piano! Una moto per la classe MotoGP deve essere incredibilmente sofisticata,
flessibile e facile da guidare, e la tecnica giusta per controllare il mezzo
nelle curve “a gas chiuso” si indovina solo con una gestione innovativa
di frizione, accelerazione e impianto frenante. La tecnica applicata per raggiungere
questo risultato deve essere efficace e nello stesso tempo deve consentire al
pilota di “sentire” con la massima precisione che cosa avviene in
pista, se vuole guidare al limite. Il fatto che Capirossi abbia migliorato i
precedenti record sul giro dopo pochi test, senza avere alcuna esperienza precedente
delle moto da GP a quattro tempi di ultima generazione, significa che le soluzioni
adottate dai tecnici di Ducati Corse sono quelle giuste.

I giri record si fanno quando tutto sulla moto è ottimale. La progettazione
di ogni componente, la sua realizzazione e regolazione finale, debbono essere
perfette. Lo stesso vale per i piloti: debbono sentire che la moto è
loro alleata prima di impegnarsi al punto tale da ottenere prestazioni record.
Tutti gli aspetti di questo progetto sono stati affrontati con precisione militare
e un livello di professionalità degno della Formula 1, ed io per primo
sono fiducioso che vedremo risultati degni della Ducati. Sono certo di parlare
a nome di tutti i Ducatisti dicendo a Loris Capirossi “Benvenuto in Ducati”
e augurando sia a Loris che a Troy un fantastico 2003.

Fonte: Ducati.com

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