La Ducati cerca conferme a Le Mans….

I PILOTI DUCATI MARLBORO DECISI A CONTINUARE LA SERIE POSITIVA

Con il GP di Francia di questo fine settimana Il Campionato del Mondo MotoGP
2003 è al quarto dei sedici appuntamenti in programma e il Ducati Marlboro
Team si è già imposto come uno dei protagonisti di questa classe.

Dopo le storiche prestazioni dei primi tre gran premi (tre partenze in testa,
due volte sul podio e la prima pole position in MotoGP), Troy Bayliss e Loris
Capirossi si presentano in Francia ben consapevoli del potenziale della loro
Desmosedici. In un circuito come quello di Le Mans, la potenza del motore Ducati
e, in particolare, la sua fantastica accelerazione, potrebbero fare la differenza!

Dopo la trasferta francese di Le Mans, il circus della MotoGP si trasferirà
in Italia, sul circuito del Mugello, per il Gran Premio di casa del Ducati Marlboro
Team.

LE MANS…TUTTA DA SCOPRIRE
Dopo appena tre gare, entrambi i piloti del Ducati Marlboro Team, Troy Bayliss
e Loris Capirossi, giocano un ruolo da protagonisti in MotoGP. Le performances
dell’australiano e dell’italiano hanno avuto grande risonanza ovunque
abbia girato la quattro cilindri di Borgo Panigale da oltre 220 CV.

A Barcellona, durante i test pre-campionato, Loris Capirossi e la sua Desmosedici
hanno fatto registrare la velocità di punta più elevata mai raggiunta
da una moto da GP: 328.2kmh (203.9mph). A distanza di tre settimane, nel GP
di apertura in Giappone, Capirossi ha portato la moto sul podio al suo debutto
nelle competizioni. In Sudafrica, secondo gran premio della stagione, ha conquistato
la prima fila in griglia e, quindici giorni fa in Spagna, è entrato nella
storia regalando alla leggendaria casa italiana la sua prima pole in MotoGP.

Altrettanto efficace e performante Troy Bayliss, qualificatosi secondo in prova
a Jerez, staccato da Loris soltanto di un centesimo di secondo. Sempre a Jerez,
l’australiano è riuscito anche a salire per la prima volta sul podio
di un GP e, attualmente, occupa il terzo posto assoluto nella classifica generale.

A rendere ancora più esaltante ed incredibile il debutto in MotoGP, l’attuale
posizione nella classifica provvisoria del Mondiale Costruttori, che attualmente
vede la Ducati al secondo posto.

Il GP di Francia di questo fine settimana non sarà, comunque, una gara
facile per il Ducati Marlboro Team. La maggior parte del team bolognese non
ha mai visto il leggendario tracciato di Le Mans, questo significa che venerdì
mattina, con la prima sessione di prove, bisognerà partire da zero.

“Non siamo mai stati a Le Mans, così come non eravamo mai stati
a Welkom in Sudafrica,” ha detto il direttore del Ducati Marlboro Team
Livio Suppo “tuttavia le prime tre gare sembrano confermare che
la moto si adatta bene ai diversi circuiti.

“La pressione è stata decisamente forte negli ultimi mesi, abbiamo
lavorato moltissimo durante l’inverno e oggi possiamo affermare di aver
raggiunto un buon livello. Naturalmente, non ci si accontenta mai: a Jerez abbiamo
avuto un sabato fantastico, con i nostri piloti primo e secondo in qualifica,
mentre la domenica non è andata altrettanto bene, anche se un podio è
sempre un grande risultato per un team così giovane. Malgrado la pressione,
ai box Ducati l’atmosfera è serena e siamo tutti estremamente soddisfatti
di come stanno andando le cose.”

Anche il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli
prevede un week-end impegnativo a Le Mans, ma le doti di accelerazione della
Desmosedici si adattano molto bene alle caratteristiche del tracciato.

“L’accelerazione della Ducati è molto buona, anche in confronto
con le altre moto, non credo che avremo problemi di prestazioni,” afferma
Cecchinelli – “La nostra maggior preoccupazione è trovare un equilibrio
in termini di assetto che consenta ai nostri piloti di mantenere le performances
per tutta la durata della gara. Si tratta di trovare il compromesso giusto tra
la stabilità e la maneggevolezza, cercando di ridurre lo sforzo richiesto
al pilota per andare forte.”

BAYLISS AL DEBUTTO IN FRANCIA
Troy Bayliss, malgrado abbia partecipato al Mondiale Superbike dal 2000, non
ha mai corso in Francia. Questo fine settimana, il pilota del Ducati Marlboro
Team avrà l’occasione di esibire il suo stile di guida estremamente
spettacolare davanti ai tifosi francesi. Campione del Mondo di Superbike nel
2001, Bayliss ha una tecnica di guida che si è rivelata perfettamente
idonea a controllare la potenza di oltre 220 CV della sua Desmosedici.

Ad ogni uscita sulla Desmosedici, l’australiano si dimostra sempre più
veloce e più competitivo. I risultati ottenuti segnano una fantastica
ed efficace progressione: quinto in Giappone, quarto in Sudafrica e terzo in
Spagna due settimane fa. Come ha commentato sorridendo il Presidente della Ducati
Federico Minoli, dopo il podio di Jerez, di questo passo Bayliss potrebbe vincere
il GP d’Italia il mese prossimo!
Bayliss , naturalmente, non si sbilancia, e resta concentrato sulla messa a
punto della sua moto.

“Sono molto contento di quanto fatto fino ad oggi, ma è anche vero
che, in particolare modo nelle corse, si cerca sempre qualcosa di più,”
dice. “Per continuare a crescere dobbiamo guardare sempre avanti, vedremo
come si metteranno le cose in questo GP. Onestamente di Le Mans non so nulla,
a parte quello che posso aver appreso guardando i video della gara dell’anno
scorso. Vista la potenza e le caratteristiche della nostra moto, non dovrei
trovarmi male, ma lo scopriremo soltanto venerdì. Sono, comunque, ottimista,
del resto mi trovo bene con la moto e non vedo grossi problemi.”

Dopo tre anni nel Mondiale Superbike, Bayliss si è adattato in fretta
alla nuova vita nel paddock della MotoGP. “Mi piace e anche i bambini si
divertono,” dice Bayliss, presente alle gare con la moglie Kim, il figlio
Mitchell e la figlia Abbey. “Sono diventati amici dei figli di Jeremy McWilliams,
giocano, si fanno dei gavettoni con l’acqua…insomma si divertono anche
loro …”

CAPIROSSI DECISO A CONQUISTARE ALTRI PUNTI
Loris Capirossi, in questo fine settimana, vuole lasciarsi alle spalle la sfortunata
esperienza del GP di Spagna.

Capirossi ha già dimostrato in questo inizio di stagione di essere uno
dei piloti più veloci dello schieramento, conquistando la pole a Jerez
e partendo in testa sia nel GP del Giappone che in Spagna. E’ stato però
sfortunato sia in Spagna che in Sudafrica: entrambe le gare si sono concluse
con un “non classificato”. A Jerez è partito in testa, cadendo
poi a metà gara, in seguito all’incidente occorsogli durante il
giro di riscaldamento, quando ha tamponato la moto di Bayliss. Sfortunato anche
a Welkom, uscito di pista dopo essere finito sull’olio perso da un’altra
moto.
“Quello di Jerez è stato un episodio sfortunato, ma almeno non mi
sono fatto seriamente male nell’incidente,” dice Capirossi, che ha
urtato il braccio sinistro così violentemente contro la moto di Troy,
da fargli inizialmente temere una frattura. “Non sono certo soddisfatto
del punteggio, che nelle ultime due gare è stato pari a zero. Voglio
più che mai un buon risultato a Le Mans e, come sempre, punterò
al podio.

“Le Mans non è uno dei miei circuiti preferiti. Ho vinto un GP
nella classe 250 su questo tracciato (nel lontano 1994) ma da quando sono passato
alla categoria superiore non mi sono mai divertito. Come pista non è
brutta, ma non è interessante per i piloti: è una serie di staccate,
accelerazioni, staccate, accelerazioni… La cosa positiva è che abbiamo
moltissima potenza, che ci sarà utile in uscita dalle curve lente, ma
possiamo ancora migliorare sulla stabilità in frenata.”

LA PISTA
Le Mans, il leggendario circuito della 24 Ore, ha ospitato i GP del Campionato
del Mondo a fasi alterne fin dal 1969. Il circuito Bugatti, molto diverso dal
più lungo tracciato automobilistico della 24 Ore, è ritornato
nel calendario dei GP dal 1999, e da allora questo appuntamento ha avuto sempre
molto successo in Francia, terra di appassionati di motociclismo.

Le Mans ha conosciuto varie modifiche del tracciato e miglioramenti della sicurezza
negli ultimi anni. L’impressionante, velocissima prima curva è stata
ristretta per il GP del ’99 e anche la curva a sinistra del Musée
è stata resa più lenta. Altre modifiche sono state apportate prima
della gara dello scorso anno.

E’ un tracciato “stop-and-go” fatto di curvoni lenti e grandi
staccate e accelerazioni. I piloti e i tecnici si concentrano perciò
sull’affinare la stabilità in frenata delle moto, e sull’aderenza
posteriore.

LE MANS: 4.180km/2.597 miglia
Record sul giro: Valentino Rossi (Honda) 1m 36.846s, 155.380kmh/96.549mph
Pole position 2002: Rossi 1m 36.046s

DATI DUCATI MARLBORO TEAM
TROY BAYLISS
Età: 34
Domicilio: Monaco
Moto: Desmosedici Ducati Marlboro Team
Primo GP: Australia, 1997 (250)
Partenze in GP: 4 (3xMotoGP, 1×250)
Vittorie in Mondiale Superbike: 22
Titoli Mondiali: 1 (Superbike: 2001)
Risultati a Le Mans 2002: NC

LORIS CAPIROSSI
Età: 30
Domicilio: Monaco
Moto: Ducati Marlboro Team Desmosedici
Vittorie in GP: 22 (2×500, 12×250, 8×125)
Prima vittoria in GP: Gran Bretagna, 1990 (125)
Primo GP: Giappone, 1990 (125)
Partenze in GP: 187 (17xMotoGP, 59×500, 84×250, 27×125)
Pole position: 34 (1xMotoGP, 5×500, 23×250, 5×125)
Prima pole: Australia, 1991 (125)
Titoli mondiali: 3 (125: 1990, 1991, 250: 1998)
Risultati a Le Mans 2002. Griglia 7°. Gara: 7°

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