Intervista a Nicolò Bulega, giovanissimo Campione entrato a far parte della VR46

Perchè CEV e non CIV? La speranza è che la Federazione raggiunga un accordo con la VR46

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Siamo con Nicolò Jarod Bulega, Campione italiano della Pre Gp 250 e uno dei talenti emergenti del motociclismo italiano, figlio d’arte (suo papà Davide è stato infatti campione italiano della 125 Sp ed europeo della 250 GP, team manager del team Lightspeed fino al 2007, nonchè collaudatore della Cagiva 500cc negli anni ’90) e che quest’anno ha portato a casa il terzo titolo in tre anni!

Nicolò, dal 2011 ad oggi hai vinto tutti i campionati da dove vengono fuori i nuovi talenti. Sei stato Campione Italiano ed Europeo minigp 50 nel 2011, Campione Italiano 125 PreGP nel 2102 e quest’anno Campione Italiano 250 PreGP. Puoi dirci cosa farai nel 2014?

“Prima di tutto tengo i piedi per terra e penso al 2014 con prudenza. Ho solo 14 anni e la strada è ancora lunga e difficile. Farò il CEV e sono entrato a far parte di un progetto voluto da Valentino Rossi, la VR46 riders academy.”

Farai solo il CEV (Campionato spagnolo Velocità, che sappiamo essere ad oggi un campionato ottimo per farsi le “ossa”) oppure ti vedremo anche al via del CIV (Campionato italiano Velocità)?

“Non lo so…. queste questioni fanno parte del lavoro che sta svolgendo la VR46, anche se a me piacerebbe fare qualche gara del CIV.”

Quindi non sarà più tuo papà a seguirti?

“Mio papà e mia mamma hanno fatto tantissimo! ma adesso hanno accettato di farmi gestire dalla VR46. Riteniamo che sia una grande opportunità, ne siamo tutti molto orgogliosi, io per primo! Comunque i miei genitori saranno sempre presenti e questo mi farà stare ancora più sereno.”


Frequenti Valentino Rossi al ranch e adesso sei diventato anche pilota del suo team, il VR46.. raccontaci qualcosa di Vale

“Per prima cosa dico che anche se nell’ultimo periodo mi capita spesso di vederlo, non ho molta confidenza con lui.. ogni volta che lo incontro provo una grande emozione! e tendo a bloccarmi.. :) Vale e sempre Vale!
Si, da molti mesi mi alleno con lui ed è molto stimolante. Valentino ci osserva e poi ci dice dove facciamo bene o dove bisogna migliorare. Farsi insegnare da lui non ha prezzo. E’ una persona molto semplice, è bravissimo con noi! si accorge di tutto… anche se ho la gomma liscia! Vale ha deciso di assistere alcuni piloti da molti punti di vista e da lì è maturata l’idea di creare la “VR46 Riders Academy”. Il progetto per quel che mi riguarda è di stare due anni al CEV, poi, quando compirò 16 anni, se tutto andrà bene, passare al Mondiale.”

I sacrifici per un ragazzino di 14 anni, sono molti?

“Le moto sono la mia vita, tutto ruota attorno a quello.. il tempo libero è per la palestra e per gli allenamenti. Ma io non li definirei sacrifici, per me è un divertimento.”

Cosa ti aspetti dal 2014 e con che moto correrai?

“Per carattere sono uno che non si risparmia molto, quindi darò il massimo per portare a casa il miglior risultato, questo è sicuro. La moto e il team non sono ancora sicuri, quello che posso dire che sicuramente in VR46 stanno facendo un ottimo lavoro per il mio futuro.”

Come passi il tuo tempo libero?

“Tempo libero non ne ho molto, frequento una scuola privata a Rimini, al pomeriggio vado in palestra e in questo periodo sto dando anche il patentino.. quando posso, sto con i miei amici di San Clemente.”

Qual’è il tuo sogno nel cassetto?

“Ne ho tre; arrivare al mondiale, vincerlo, una vita felice per me e per i miei genitori… è troppo? :)”

Certo è che sarebbe un vero peccato per la FMI non poter avere in dote la presenza di Bulega così come quella di altri piloti italiani. Forse si potrebbe evitare questo con un accordo tra la Federazione e la VR46, che però ha scelto di legarsi al Team Aspar nel CEV, dove correrà anche Luca Marini, fratello di Valentino Rossi. Tra l’altro Nicolò fa anche parte del programma “talenti azzurri” e non vederlo al via del CIV sarebbe un vero peccato. La speranza è che la Federazione possa comunque supportarlo, senza perdere i servizi di un futuro campione. Ci si lamenta tanto del fatto che al momento sono gli spagnoli a dominare, ma se poi facciamo “scappare” talenti come quello di Bulega, per noi un predestinato, non possiamo poi piangerci addosso. Scriviamo questo con la speranza che la federazione prenda atto di quello che sta succedendo, tutti sanno che è addirittura più “economico” correre nel CEV per svariati motivi, dai costi dell’iscrizione, al prezzo della benzina, senza contare sul fatto che al momento al CEV ci sono i piloti migliori.

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