I commenti dei piloti aprilia dopo le prime prove ufficiali al Sachsering
Marco “Macio” Melandri (MS Aprilia Racing) # 5
2° tempo in 1’27”961
“Alla fine ho cercato di passare un pilota lento all’esterno, ma quasi finisco sul prato: mi sono preso un bello spavento. Negli ultimi minuti c’era un sacco di traffico come sempre e come sempre un sacco di gente andava pianissimo, una cosa non adeguata ad un mondiale. Oggi pomeriggio la pista aveva ovviamente più grip di stamattina e la cosa per me non è molto positiva perché si risolve in reazioni un po’ più nervose della moto. Ho comunque deciso di utilizzare il telaio “nuovo” anche se ancora non è perfetto, ma dobbiamo lavorare per sistemare al meglio la ciclistica. In ogni caso mi sembra che curvi meglio. Io sto bene, mi sento in forma e credo di non dover dimostrare nulla a nessuno, so che prima o poi il mio momento arriverà: magari sarà già domenica…”.
Tetsuya Harada (MS Aprilia Racing) #31
8° tempo in 1’’28”316
“Oggi ho avuto un sacco di problemi. Innanzitutto un sacco di chattering sia davanti, sia dietro. Poi la moto non gira, non stringe le curve, anzi “prende sotto”: siamo davvero lontani dalla messa a punto migliore”.
Jeremy McWilliams (MS Aprilia Racing) #99
5° tempo in 1’28”265
“Sono contento di essermi operato e di poter quindi girare qui, un circuito divertente, tecnico. L’unico punto che mi mette davvero in difficoltà è la frenata dopo il rettilineo: lì mi fa un po’ male, ma per il resto ho potuto guidare senza grossi problemi. Ho usato una sola infiltrazione antidolorifica, ma in compenso ho passato e passerò un sacco di tempo in clinica mobile”.
Klaus Noehles (MS Aprilia Racing) #12
19° tempo in 1’29”988
“Non è facile: i rapporti del cambio non sono giusti perché il circuito è molto diverso dallo scorso anno, speriamo di risolvere i problemi domani”.
Roberto Rolfo #44 (Safilo Oxydo Race) 4° in 1’28”134
“Questa pista ora come ora è bella, ma ha caratteristiche contraddittorie: nella parte lenta di questo tracciato serve una moto sistemata per avere maneggevolezza, guidabilità; in quella nuova, nettamente più veloce, una moto che sia stabile. Si tratta di trovare il giusto compromesso tra due caratteristiche sostanzialmente antitetiche e lavoreremo pere riuscirci. Inoltre il grip tra i due pezzi di asfalto è completamente diverso. In ogni modo sono ovviamente soddisfatto del risultato, anche se in tutta sincerità credevo di poter ottenere un tempo leggermente migliore. Ma forse una parte di colpa è anche del molto traffico incontrato”.
Roberto Locatelli #15 (MS Eros Ramazzotti Racing) 11° in 1’28”938
“Diciamo che si vivacchia. Oggi ho guidato cercando di stare dietro a qualcuno perché da solo diventa più facile sbagliare e quindi anche sentire dolore, farsi male: dietro a qualcuno, invece, non pensi al male e guidi. Forse, però, se dovessi trovarmi davanti alla fine della gara stringerei i denti… a parte gli scherzi, tutto considerato credo che si stia lavorando in modo positivo, sono quindi abbastanza soddisfatto”.
Franco Battaini #21 (MS Eros Ramazzotti Racing) 14° in 1’29”290
“Bella pista, davvero: mi sto divertendo molto a guidare qui, il che è buon segno. Diciamo che ho affrontato la situazione in modo differente dal solito: quest’anno ottenevo subito il mio massimo e poi non riuscivo a migliorarmi. Oggi invece credo di aver affrontato le cose con calma, di avere un buon margine e di aver fatto la scelta giusta: speriamo che non piova, però”.
Max Sabbatani #11 (Bossini Fontana Racing) secondo tempo per soli 8 millesimi di secondo per il pilota più leggero (39 kg) e quindi più zavorrato (12 kg) del motomondiale. Era ovviamente felice:
“La moto va bene, molto forte, il cambio delle gomme mi ha agevolato e ora con le Dunlop mi trovo molto meglio perché scivolano in modo più costante, più progressivo e prevedibile: anzi, oggi mi sono pure divertito… Ora si tratta soltanto di migliorare nei dettagli”.
Gino Borsoi #23 (LAE UGT 3000) undicesimo tempo per il pilota veneto appassionato di computer che lamenta una rapportatura del cambio imperfetta:
“Ho trovato eccessivo il salto tra la quinta e la sesta marcia, ora dobbiamo pensarci perché per non creare troppi “buchi” forse bisognerà allungare la prima e quindi rischiare di essere meno scattanti in partenza. In generale sulla moto mi trovo piuttosto bene e mi sento in forma, speriamo non piova per poter migliorare la posizione”.
Lucio Cecchinello #9 (MS Aprilia LCR) settima prestazione, seconda fila, per il pilota di Venezia che comunque a Donington è riuscito a scattare benissimo al via e che quindi possiede l’arma per annullare l’handicappa anche se domani dovesse piovere:
“Devo ancora sistemare al meglio la rapportatura del cambio e poi scendere di quei cinque-sei decimi di secondo, cosa fattibile se non pioverà. Il dito fratturato in Inghilterra quando guido non mi fa male perché non ci penso, ma quando scendo dalla moto sì che lo sento. La pista è migliorata anche se la prima parte è ancora troppo lenta: quelli della 500 forse non riusciranno neppure a dare il gas”.
Simone Sanna (Safilo Oxydo Race) terza prestazione per il toscano di Borgo San Lorenzo che dopo la bella gara a Donington è ritornato ai vertici anche in prova:
“Sono contentissimo, davvero felice: ora che la moto si è messa ad andare i risultati vengono, d’altronde è sempre così: quando c’è il mezzo giusto anche il pilota rende di più. Ora mi sento in grado di disputare belle gare, gare di vertice.
Angel Rodriguez (Valencia Circuit Aspar Team) il giovane pupillo dell’ex campione spagnolo Jorge Martinez ha mantenuto la pole provvisoria per buona parte della sessione, poi è sceso fino alla sesta posizione, mettendosi comunque in luce:
“All’inizio tutto era oK, poi, però, con l’obiettivo di migliorare ancora abbiamo modificato qualche regolazione del motore che invece ha reso meno. E poi alla fine avevo una gomma che scivolava”.
Fonte:Racingaprilia.com
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