Considerazioni sul prossimo GP a Jerez in Spagna
Prossimo GP – Spagna, Jerez 2 maggio, 2004
Se lo scorso granpremio a Welkom ci ha fatto saltare sulla sedia, questo non
manca di premesse in quanto a emozioni.
Considerazioni sul prossimo GP.
Chi vuole dare conferme:
1) Valentino Rossi. E’ e vorrà rimanere l’uomo da battere ma soprattutto
quello che batte la Honda…
2) Max Biaggi: deve continuare a dimostrare che se c’è uno che
merita i pezzi per battere Rossi, quello è lui.
3) Sete Gibernau: nella lotta ai pezzi nuovi ci si mette anche lui; in
più qui corre davanti al suo pubblico.
Chi vuole andare bene:
Tutti lo vogliono, è chiaro, ma qui siamo in Spagna e oltre a Gibernau,
come detto prima, c’è anche un altro pilota “di casa” che deve
uscire dall’ombra: Carlos Checa. A tutte le interviste a risposto che
Rossi avrebbe portato quella ventata di novità e brio necessari alla
Yamaha per tornare ad essere vincente.
Adesso se Checa non si sbriga a crescere rischia di venir spazzato via da quella
ventata portata da Rossi.
Xaus, altro spagnolo in cerca di riscatto. Prima gara del mondiale superata
con una rottura, peccato, anche se in generale non ha mai brillato. Sulla pista
di casa sembra che si trovi a suo agio. Forza Ruben.
Chiaramente tra i rimanenti, chi più, chi meno, ognuno ha motivazioni
da vendere.
Il team Fortuna (e qui ritorna Checa), deve progredire. Melandri ha beccato
la gomma sbagliata ma per fortuna il resto sembra che gli piaccia.
La Ducati deve iniziare a comportarsi più umanamente, anche perché
una stagione intera a guidare un’astronave senza timone nemmeno Capirex
può farla. Per Bayliss un augurio di pronto risveglio. Piloti
come lui servono, per la bravura e per la sportività. Dai Troy!
La Suzuki ha assaggiato il sapore della ripresa. Una rottura prematura ha levato
il boccone di bocca a lei e a KRj; speriamo che gli ingegneri facciano qualcosa
rapidamente continuare a migliorare e per sfruttare l’attuale stato di buona
forma di Kenny Roberts Junior.
Alla Kawasaki cominciano a crederci. Nakano non fa le scintille ma mostra
di crescere costantemente. Porta a casa un dodicesimo posto, quattro punti e
la soddisfazione di aver fatto meglio di Suzuki, Ducati ufficiale e Aprilia.
All’Aprilia, Byrne rosicchia un punto e McWilliams lo segue a
8′ circa. Non si sono rotte e questo è un bene ma dimentichiamo che questa
è la stagione della verità. Se va male si torna tutti a casa,
quindi bisogna darci dentro di brutto.
La Proton di Aoki è arrivata al traguardo sulle sue ruote e senza
fare fuoco e fiamme. Un risultato positivo per una moto più prototipo
delle altre. Il ritardo nel suo sviluppo va pagato inseguendo chi ha già
lavorato in inverno. Non dimentichiamo, però che King Kenny è
uno che ha vinto da pilota e che sembra determinato a farlo anche da Team Manager.
Aspettiamo ancora un po’
La HarrisWCM c’è e dice che ci sarà per tutta la stagione.
Per adesso l’unica soddisfazione è quella di vedere un altro pilota (e
che pilota), italiano sullo schieramento. Dopo le numerose questioni che l’hanno
vista avvicinarsi e allontanarsi ripetutamente dal palco del motomondiale, adesso
sembra che tutto sia apposto (almeno dal punto di vista del regolamento). Fabrizio,
nel weekend di gara, ha ridotto il suo distacco da Rossi dai quasi 6 secondi
della prima sessione di prove libere ai 4”3 dell’ultima sessione di prove ufficiali.
Sul sito ufficiale (http://www.harriswcm.com/index.htm), si trovano solo
un po’ di foto e basta. Nemmeno due righe sul weekend; peccato.
In ultimo la piramide con la HONDA sul vertice e i vari team ufficali e non,
non ancora citati.
Alla prima gara Rossi in sella ad una Yamaha con diversi cavalli in meno ha
messo in dubbio lo strapotere Honda. Certo, il dubbio sarebbe stato più
grande se avesse vinto Checa, Abe o Melandri.
Adesso Honda deve correre ai ripari e forse il super missile testato da Ukawa
in inverno non sarà sufficiente ad arginare tutti i problemi e comunque,
sicuramente, non per tutti i piloti ma solo per gli ufficiali capitanati da
Barros!
Davide Giordano
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