Caso Salom: il report della FIM esclude il guasto meccanico

Reso noto il report sull’incidente di Luis Salom

Caso Salom: il report della FIM esclude il guasto meccanicoCaso Salom: il report della FIM esclude il guasto meccanico

Caso Salom – è stato reso pubblico il report portato a termine dalla Federazione Internazionale del Motociclismo che evidenzia il perfetto funzionamento sia della moto di Luis Salom che degli pneumatici.

L’analisi si basa sull’ispezione della moto portata a termine dal MotoGp Technical Director e giunge alle stesse conclusioni dell’esperto giudiziario nominato dalla famiglia Salom, il Sig. Gomez.

Ecco i passaggi cruciali del rapporto FIM:

“Si evidenzia che il semimanubrio destro era libero e poteva facilmente essere rimosso dalla piastra, ma ciò potrebbe anche essere stata una conseguenza dell’incidente.

Report incidente Salom 1

La ruota posteriore era decisamente danneggiata, ed in parte collassata su se stessa. Questo tipo di danno è comune quando si verifica un impatto ad alta velocità con un oggetto solido. Non vi è evidenza che la ruota fosse difettosa o che possa aver causato l’incidente.

Gli pneumatici, anteriore e posteriore, erano in buone condizioni e la telemetria mostra che la pressione sul posteriore, al momento dell’incidente, fosse quella raccomandata di 1.4 bar.

Il resto della moto presenta danni dovuti all’impatto ad alta velocità, ma non ci sono problemi meccanici degni di nota.

Per quando riguarda l’analisi telemetrica, l’apertura del comando del gas risulta, nel giro dell’impatto, differente dagli altri giri: invece di essere completamente chiusa vi era un’apertura del circa 45% per un periodo di 0,3 secondi prima di una chiusura completa.
Luis, dopo aver rilasciato il comando del gas, ha applicato una forte pressione sulla leva del freno.
Successivamente si nota una forte instabilità sia sulla sospensione anteriore che su quella posteriore, dovuta alla rapida decelerazione, che ha generato la perdita del controllo del mezzo e l’incidente.

Report incidente Salom 3

È quindi plausibile l’analisi iniziale del Sig. Gomez – esperto giudiziario – che mostrava che al momento dell’incidente la moto viaggiasse 4 km più lenta rispetto al best lap di Salom ma che al momento della frenata il pilota si trovasse 7-8 metri più vicino alla curva. il Sig. Gomez conferma anche che nel tratto tra le due curve ci sia stata una parziale apertura del gas.

Sempre il Sig. Gomez ipotizza che il pilota abbia potuto voltarsi per guardare indietro e, al momento di tornare a guardare davanti, abbia erroneamente valutato la sua posizione o fosse fuori linea. Ciò può aver provocato una frenata più aggressiva – come indicato dalla telemetria – che ha fatto perdere grip alla ruota anteriore dando luogo all’incidente.”

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2 commenti
  • supermariacion ha detto:

    Questo ragazzo ci ha lasciato la pelle! Tanti studi e ricerche fateli per migliorare la sicurezza perdio! Capirex ne sa qualcosa da pilota, dovrebbe far ragionare i papponi che guadagnano su questo circus!

  • ueueue ha detto:

    se si vuole essere coerenti..

    dove sono tutti i piloti che sbraitavano sulla sicurezza la volta scorsa?

    Dove sono tutti i proclami che se non sono in sicurezza non si può correre..al punto da voler “far saltare la gara” ( se se come no.. ) e poi trovare una soluzione farlocca ( visto l’altezza dei cordoli non certo sicuri in caso di incidente ) solo per placare gli animi e pulirsi un po la coscienza per quello che era successo..

    Ora qui si dice che i muri son troppo vicini ma si corre ugualmente senza modifiche..

    Se qualcuno dovesse lasciarci la pelle che scuse accamperanno? che non c’era tempo per modificare?
    allora non dovrebbero correrci qui o sbaglio?..

    Grande e forza Vale!

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