Amarcord – L’alba della MotoGP, Suzuka 2002

Amarcord – L’alba della MotoGP, Suzuka 2002Amarcord – L’alba della MotoGP, Suzuka 2002

Tra cinque gare la prima generazione dei prototipi a quattro tempi 990cc della MotoGP lascerà spazio alle 800cc. Un passaggio di consegne per dei gioielli della tecnica che hanno caratterizzato cinque lunghi anni della classe regina, offrendo gare entusiasmanti ed il dominio titolato di Valentino Rossi. Una storia quella della 990 che passa da gare epiche alla tragedia di Daijiro Kato, con la presenza delle quattro sorelle giapponesi con solo Ducati (e in diverse occasioni Aprilia e KTM) a difendere il motociclismo del Vecchio Continente. Cinque lunghi anni, cinque stagioni dove la 500 si è trasformata dopo 53 anni in MotoGP, riproponendo i quattro tempi dopo gli albori del ’70. L’alba della GP1 si è vissuta a Suzuka nel 2002, prima gara dove si è realizzato lo scontro impari tra il nuovo (990cc 4t) ed il “vecchio” (500cc 2t), all’insegna della vittoria di Valentino Rossi e della Honda RC211V, la moto più rappresentativa e vincente. Una corsa bagnata dalla pioggia, con un lungo inverno di test, di un possibile ed eventuale divorzio tra Rossi e la HRC (con Ivano Beggio e la sua Aprilia che tentarono di ingaggiare il fenomeno), di qualche ipotesi di successo per le Honda NSR500 condotte da piloti eccezionali come Capirossi, Kato, Barros. A Suzuka il primo responso: riviviamo come è andata…

La cronaca di Gara, MotoGP Suzuka 2002

In pole position troviamo la RCV di Valentino Rossi, dopo che al venerdì a spiccare la miglior prestazione è stato Capirossi (secondo in griglia). Piove copiosamente in Giappone, una prima fila che propone anche la wild card Itoh (Honda factory) e Carlos Checa, con Max Biaggi in quinta posizione. Finalmente, sono le 7 in Italia, si parte, con Jacque autore di un “jump start” e successivamente penalizzato con uno stop’n go. Proprio il francese passa in testa alla prima curva, seguito da Itoh, Ryo (wild card Suzuki con la terza GSV-R), mentre Rossi è 5°.
I due giapponesi sorpassano immediatamente Jacque proponendosi in prima e seconda posizione, con Akira Ryo in testa e già in grado di andare in fuga. Rossi dietro cerca di recuperare, ma è ostruito dal pilota Yamaha Tech 3 che non si ostina a rientrare al box per scontare la penalizzazione. Lo farà solo al quinto passaggio, ma nel frattempo il Dottore lo ha già sovrastato con un magico attacco alla chicane che immette sul traguardo. Quello è il punto di forza di Valentino, il tratto dove ha realizzato il sorpasso su Itoh e, a sei giri dalla bandiera a scacchi, su Akira Ryo, autografando così la prima gara della storia MotoGP.
Rossi dichiarò che quella è stata una delle sue corse più difficili della propria carriera, dove ha trovato il giusto feeling con la RC211V soltanto all’ultimo giro, quando è stato autore del miglior crono in gara. Valentino ha dovuto tenere a bada uno scatenato Ryo, secondo (best result di sempre per Suzuki e Dunlop nella rinnovata top class), e ad un certo punto anche Sete Gibernau, autore di sorpassi e manovre spettacolari che lo hanno però portato ad assaggiare la sabbia al 13° giro.
Al terzo posto salirà Carlos Checa con la Yamaha M1, con l’Aprilia di Regis Laconi in ottava posizione. Ritirato Max Biaggi, out per un proprio errore nelle fasi iniziali della contesa. Vincerà dunque Valentino Rossi, e la migliore 500 è in quinta piazza con Norick Abe: questa la nascita del nuovo motociclismo, della MotoGP.

MotoGP Suzuka 2002 – Classifica

01- Valentino Rossi – Repsol Honda Team – Honda RC211V – 21 giri
02- Akira Ryo – Telefonica Movistar Suzuki – Suzuki GSV-R – + 1.550
03- Carlos Checa – Marlboro Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 8.353
04- Shinichi Itoh – Team HRC – Honda RC211V – + 10.829
05- Norick Abe – Antena 3 Yamaha d’Antin – Yamaha YZR 500 – + 20.423
06- Alex Barros – West Honda Pons – Honda NSR 500 – + 32.259
07- Nobuatsu Aoki – Proton Team KR – Proton KR3 – + 39.633
08- Regis Laconi – MS Aprilia Racing – Aprilia RS Cube – a 1 giro
09- Loris Capirossi – West Honda Pons – Honda NSR 500 – a 1 giro
10- Daijiro Kato – Fortuna Honda Gresini – Honda NSR 500 – a 1 giro
11- Tetsuya Harada – Pramac Honda – Honda NSR 500 – a 1 giro
12- John Hopkins – Red Bull Yamaha WCM – Yamaha YZR 500 – a 5 giri

Alessio Piana

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