Alex Barros e la Yamaha: ‘La Yamaha deve sapere che non credo nel loro progetto’….

Barros chiede libertà alla Yamaha
"Non credo più nel progetto della M1"

Alex Barros non ne vuole più sapere della Yamaha in MotoGP. Dopo una sola,
disastrosa, stagione in sella alla M1, il brasiliano ha chiesto alla Casa di Iwata
di essere liberato con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto. Destinazione,
la Honda che è stata di Rossi. "Sono molto demotivato – ha detto Barros
– La Yamaha deve sapere che non credo nel loro progetto e sono assolutamente contrario
all’idea di fare un’altra stagione con la M1".

Parole dure, che non lasciano spazio ad interpretazioni. Barros si vedeva già
nel team Hrc, sulla RC211V con la quale, alla fine del 2002, aveva battuto due
volte su quattro sua maestà Rossi. Poi la decisione di passare alla Yamaha
con l’obiettivo di riportare al marchio dei tre diapason quel titolo che
mancava dal 1992. Invece, tante cadute e altrettante delusioni, un terzo posto
conquistato a Le Mans e la nona posizione nella classifica finale. Un disastro
che Barros vuole dimenticare al più presto. Anche se adesso tutto è
contro di lui e la Yamaha, che forse vuol far pagare alla Honda lo sgarbo di non
aver concesso Rossi per i test di fine mese, non pare intenzionata a cedere alle
sue richieste. “Non mi aspettavo di trovarmi in una situazione simile – ha
ammesso il 33enne pilota di San Paolo che non vuole lasciarsi scappare l’occasione
della vita – Ho appena tolto i punti dopo l’intervento alla spalla, non avevo
un tendine rotto, ma due, e sono stanco di star male per le cadute che ho fatto
con la Yamaha. Certo io dal Brasile non posso fare molto, se non sperare che si
smuova qualcosa prima delle fine dell’anno. Se non succederà niente,
se la Yamaha e lo sponsor (la Altadis, società che controlla i marchi Gauloises
e Fortuna e con il quale Alex è direttamente legato) insisteranno perché
io continui con loro, lo farò, ma contro voglia”.

Non certo il migliore dei modi per presentarsi al 2004, anche perché
Barros non potrà scendere in pista prima di febbraio proprio a causa
dei lunghi tempi di recupero richiesti dall’intervento alla spalla. D’altro
canto, la Honda per ora aspetta e non sembra aver fretta di assegnare l’ultima
delle sue moto rimaste senza guida, ma prima o poi dovrà sciogliere anche
questo dubbio. Una situazione, quella di Barros, che ricorda quella vissuta
nell’estate del 2003 dal suo più illustre connazionale Ronaldo,
il quale riuscì a convincere l’Inter a lasciarlo andare al Real
Madrid dopo un lunga tira e molla. Chissà se anche alla Yamaha (ma soprattutto
alla Altadis) c’è un Massimo Moratti pronto ad accontentare il suo
pupillo. Barros se lo augura di cuore…

Fonte: Tgcom.it

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