Acerbis Dutch Round, Gara 1: sesta vittoria consecutiva per Rea ad Assen
Davies tradito da un problema tecnico: sul podio Sykes e Melandri
E’ stata la battaglia che tutti aspettavano, quasi la resa dei conti della Tissot-Superpole di due ore prima: Jonathan Rea e Chaz Davies infiammano il pubblico olandese con una battaglia epica, rispondendo colpo sul colpo rispettivamente alle manovre dell’avversario per praticamente tutta la durate delle tornate previste.
Davies ha dato tutto per tenersi dietro il Campione del Mondo, che guidava come al solito molto pulito su una Ninja superiore oggi alla Ducati anche in termini di gestione gomme, conducendo una gara perfetta fino all’ultimo giro, quando mentre tentava di rispondere al sorpasso di Rea, la sua moto si è improvvisamente spenta.
Una beffa che brucia perché quantomeno la corsa capolavoro di Davies avrebbe meritato di essere festeggiata sul podio, su cui invece sorride Marco Melandri che “beneficia” dei guai del compagno di team e salva la giornata Ducati con il terzo posto, nonostante un distacco pesante di 17 secondi.
Il ravennate ha completato forse la sua gara più difficile della stagione fino a questo momento, tanto da dichiarare al parco chiuso che non si aspettava nemmeno di arrivare tra i primi cinque per come si era messa la corsa: domani servirà fare uno step in avanti in termine di messa a punto se si vuole stare a contatto con i primi.
La festa Kawasaki è completata da Tom Sykes, secondo, autore di una gara molto positiva in cui fino a sette giri dal termine è riuscito a stare praticamente incollato a Rea, sfiorando anche il colpaccio.
L’inglese è poi calato sul finale per stanchezza probabilmente, visto che non è al 100% fisicamente.
A sorridere più di tutti è alla fine il solito Jonathan Rea che conquista la decima vittoria sul tracciato di Assen e vola in classifica con 170 punti in 7 gare.
L’incognita principale in questa prima manche sono state le gomme, con la griglia praticamente divisa in due tra chi ha utilizzato le gomme dure e chi le morbide: alla fine la soluzione più performante è sembrata la prima, utilizzata ad esempio da Kawasaki che ha beneficato anche di questo vantaggio nei confronti di Ducati.
Il pubblico olandese che aspettava una grande prestazione dell’idolo di casa Michael Van der Mark, è rimasto deluso: il pilota Yamaha è incappato in una brutta scivolata nelle primissime fasi della corsa, probabilmente per troppa foga, seguito poi dal compagno di team Alex Lowes a otto giri dalla fine.
Da sottolineare invece le ottime prestazione di Xavi Fores, sulla Panigale del Team Barni Racing, e di Roman Ramos, sulla Kawasaki del Team Go Eleven, che con due moto private sono riusciti ad arrivare rispettivamente quarto e settimo, portando punti preziosissimi per le proprie squadre.
Ottima prova anche per Lorenzo Savadori, quinto, anche se il pilota italiano del team Milwaukee sperava in un risultato migliore ma non è partito bene e a faticato a trovare il ritmo giusto con la sua RSV4.
Sorride invece finalmente Stefan Bradl, sesto con la CBR Honda che centra un buon risultato dopo tre round sofferti in cui ha pagato l’adattamento al nuovo campionato e lo sviluppo della nuova moto ancora in divenire.
In difficoltà invece il compagno di team Nicky Hayden che non va oltre il 14esimo posto.
Completano la top 10 Eugene Laverty e Leandro Mercado con le Aprilia del team Milwaukee e del team IodaRacing, e Leon Camier che con la MV Agusta conclude una giornata non entusiasmante.
Buono infine l’esordio di Raffaele De Rosa, al primo fine settimana da sostituto di Reiterberger nel team Althea Racing BMW: il pilota italiano ha terminato con il 13esimo posto, mirando soprattutto a raccogliere dati e a macinare km utili a conoscere meglio la moto.
Prossimi appuntamenti: domani mattina alle ore 9:30 con il Warm Up e a seguire alle 13:00 la partenza di Gara 2, sempre con un occhio al meteo.
Di seguito l’ordine di arrivo di Gara 1:
1. Jonathan Rea GBR Kawasaki Racing ZX-10R 21 laps
2. Tom Sykes GBR Kawasaki Racing ZX-10R +4.501s
3. Marco Melandri ITA Aruba.it Racing Ducati 1199R +17.673s
4. Xavi Fores ESP Barni Ducati 1199R +22.569s
5. Lorenzo Savadori ITA Milwaukee Aprilia RSV4 +30.797s
6. Stefan Bradl GER Red Bull Honda CBR1000RR SP2 +33.530s
7. Roman Ramos ESP Team Go Eleven Kawasaki ZX-10R +39.176s
9. Eugene Laverty IRE Milwaukee Aprilia RSV4 +39.254s
8. Leandro Mercado ITA IodaRacing Aprilia RSV4 +39.266s
10. Leon Camier GBR MV Agusta RC F4 RR +41.493s
11. Randy Krummenacher SWI Puccetti Kawasaki ZX-10R +43.623s
12. Alex de Angelis SMR Pedercini Kawasaki ZX-10R +48.218s
13. Raffaele De Rosa ITA Althea BMW S1000RR +49.487s
14. Nicky Hayden USA Red Bull Honda CBR1000RR SP2 +50.016s
15. Ayrton Badovini ITA Grillini Kawasaki ZX-10R +1m.000s+
16. Ondrej Jezek CZE Grillini Kawasaki ZX-10R +1m.000s+
Did not finish
Chaz Davies GBR Aruba.it Racing Ducati 1199R
Alex Lowes GBR PATA Crescent Yamaha R1
Jordi Torres ESP Althea BMW S1000RR
Riccardo Russo ITA Guandalini Yamaha YZF-R1
Michael van der Mark NED PATA Yamaha YZF-R1
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Campionato praticamente finito o quasi,con 75 punti di distacco diventerà molto difficoltoso per Chaz recuperare.Gli altri troppo ma troppo distanti da Rea,sia in classifica che come prestazioni,l’unico che può batterlo e Chaz…vediamo ad esempio Melandri a o ltre 17 secondi,praticamente imbarazzante..
Oltre a dover guidare sempre impiccato anche la beffa dell’affidabilità. Delusione Melandri del resto non ne parliamo.