8 Ore di Suzuka: Yamaha Factory si conferma Campione
Storico successo per Alex Lowes, Van der Mark e Nakasuga. Niccolò Canepa Campione nell'Endurance
Yamaha Factory centra il terzo successo consecutivo alla 8 Ore di Suzuka, per un totale di quattro vittorie in 40 edizioni, grazie alla prova straordinaria dei suoi tre piloti che hanno letteralmente stracciato gli avversari, sfruttando al meglio il potenziale della moto.
Il pilota nipponico Katsuyuki Nakasuga, il britannico Alex Lowes, autore anche del nuovo primato in pista, e l’olandese Michael van der Mark sono stati gli alfieri di questo successo, molto importante per la casa madre.
Con 7 titoli recordman assoluto dell’All Japan Superbike, per Katsuyuki Nakasuga, capitano della squadra, si tratta del terzo successo consecutivo dopo quello del 2015 insieme a Pol Espargaro e Bradley Smith, e del 2016 al fianco sempre di Espargaro e di Alex Lowes.
Nonostante una lunga esperienza, alla vigilia della gara Nakasuga ammetteva un po’ di emozione: “Tutti in Yamaha vogliamo questa terza vittoria consecutiva. Per me sarà un’edizione della 8 ore un po’ particolare, in quanto sarò l’unico pilota che era presente nel 2015 e vi è rimasto. Vedremo di fare un bel lavoro e centrare questa impresa della terza vittoria di fila”.
Obiettivo quindi centrato anche per Alex Lowes, che aveva già assaporato la vittoria nell’edizione 2016: “Anche quest’anno Yamaha mi ha chiesto di correre a Suzuka e non potevo dire di no. Con Nakasuga ho già corso nel 2016 e sarà bello condividere questa avventura con Michael: siamo tutti conoscitore della R1 e vedremo pertanto di fare il massimo. Per quanto mi riguarda ho una gran voglia di ripetere la vittoria del 2016”.
Al secondo posto troviamo il Kawasaki Team Green, mentre al secondo Honda F.C.C. TSR che nel finale ha rischiato anche di finire giù dal podio, richiamata ai box a mezz’ora dal termine dalla Direzione Gara per un controllo a seguito delle fiamme sprigionate dalla Fireblade.
Il team è sceso in pista con Dominique Aegerter, Randy de Puniet e Josh Hook, che ha dovuto all’ultimo sostituire Stefan Bradl, bloccato da un’infezione all’orecchio che gli ha impedito, su stretto consiglio dei medici, di volare dalla Germania al Giappone.
Solo quarta Honda Harc Pro, vero equipaggio di punta della casa costruttrice, che esce di nuovo sconfitta dalla sfida cui tiene di più, MotoGP a parte, con la scivolata di Nakagami che ha compromesso tutti gli sforzi.
Strepitosa rimonta di Suzuki Yoshimura dalla 66° posizione, a seguito della caduta di Tsuda, fino ala settima finale.
Yamaha si aggiudica anche il Mondiale Endurance 2016/17 con la formazione satellite Yamaha GMT94 trascinata da Niccolò Canepa, che regala un successo importante per il motociclismo italiano, dato che nessun pilota tricolore aveva mai vinto prima un competizione di durata.
Grande soddisfazione per lui che dopo alterne fortune in MotoGP e Superbike, ha trovato la sua dimensione nell’Endurance, dove è arrivato lo scorso anno.
Il titolo arriva in “coabitazione” con lo spagnolo David Checa, fratello del più noto Carlos.
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