250cc – Motegi – Fanno festa Aoyama e la KTM, ma anche Lorenzo
Nella giornata in cui forse si è deciso definitivamente il campionato, fa festa la KTM, vittoriosa in 125cc con Mika Kallio quanto con Hiroshi Aoyama nella 250cc. Il progetto partorito soltanto 18 mesi or sono, marchiato FRR con l’autografo prestigioso di Harald Bartol e Francesco Guidotti (oltre che di Mario Galeotti in qualità di capo meccanico) domina in Giappone, in casa di una Honda che aspettando la MotoGP non ha totalizzato ancora una vittoria al Twin Ring. Festeggia il “KTM Hiro Hero”, alla sua terza vittoria nella two-fifty, la seconda stagionale dopo Istanbul per una moto vestita arancio che salta agli occhi di tutti per la sua perfetta combinazione tra ciclistica e motore. Hiroshi Aoyama è imbattuto da due anni a questa parte nella sua Motegi, e oggi ha avuto il suo bel da fare con un Alex De Angelis determinato ma ancora una volta senza quello spunto in più in grado di realizzarlo pilota vincente a dispetto di uno dalle occasioni mancata (già la quarta vittoria stagionale persa in volata). Seconda vittoria per KTM nella 250cc, questa volta senza i multi-crash della Turchia, ma con la realtà di una moto in grado di lottare al pari con Aprilia e KTM. Bravi a Matthigofen come ad Urbania, sede del reparto “Road Racing” della casa austriaca.
Tuttavia oggi la 250cc ha ormai quasi decretato il campione 2006: anche a causa di una gara sfortunata, Andrea Dovizioso ha chiuso quarto, dietro a Jorge Lorenzo che ha sbagliato con la squadra la scelta di pneumatici (una Dunlop troppo morbida per reggere il ritmo dei migliori all’inizio). Il maiorchino ha saputo rimediare e passare il rivale nel finale, guadagnando altri 3 punti: a Estoril il 15 ottobre basterà far meglio di Dovizioso, o perdere anche solo due lunghezze nel confronto diretto. Sì, il titolo 250cc è ormai andato…
Cronaca di Gara
Dopo una 125cc da leccarsi i baffi, raddoppiamo di cilindrata e prepariamoci ad una corsa della 250cc dalle tre prospettive: Lorenzo dominatore, terzetto giapponese in fuga oppure una battaglia aperta tra i grandi protagonisti della serie. Tutto è possibile al Twin Ring di Motegi, dove stamane Andrea Dovizioso nel warm-up ha fatto registrare il miglior tempo… E’ comunque il momento dello spegnimento del semaforo, sono le 12.16 in Giappone, 3, 2, 1…via!!! De Angelis in testa davanti a Dovizioso e Lorenzo, dietro i nipponici con Locatelli nel mezzo, si va verso la staccata della curva 10 dove Andrea Dovizioso conquista la leadership con grande stupore del sammarinese marchiato Aprilia.
Grande momento al box di Cirano Mularoni, considerando che Yuki Takahashi al secondo giro fa sua la terza piazza passando Jorge Lorenzo scavalcato poco più in avanti anche da Hiroshi Aoyama. Toccata e caduta per la coppia Ballerini/De Gea, ma riepiloghiamo le posizioni di testa: Dovizioso e De Angelis a contatto, dietro Takahashi, Hiroshi Aoyama, Lorenzo, Locatelli, Shuhei Aoyama e Barbera. Lorenzo perde terreno forse a causa della scelta di pneumatico più conservativa, ma c’è da dire che il leader di campionato è davvero staccato dal quartetto di testa.
Qualche giro di “siesta”, ma ecco che alla sesta tornata Dovizioso e De Angelis se le suonano, con il pilota Aprilia che attacca e passa forse un pò troppo bruscamente il forlivese, che però replica alla curva 10. Teoricamente “nulla di fatto”, ma ad un terzo di gara bisogna interrogarsi sulle performance di Lorenzo e sulla tattica attendista dei giapponesi, che sembrano decisamente averne di più.
Non è un caso che al settimo giro Hiroshi Aoyama in una curva e un rettilineo (nel segmento dalla Turn-9 alla 10) diventa il nuovo leader sbeffeggiando a propria maniera la coppia italica Dovizioso/De Angelis. Questa KTM va di ciclistica e motore, e qui a Motegi sembra di un altro pianeta. Oggettiva constatazione che sembra innervosire un De Angelis voglioso di salire sul gradino più alto del podio, ma a farne le spese è il “solito” Dovizioso che si becca due staccate e gomitate fuori luogo all’ottavo passaggio: scuote la testa il pilota Honda, da 2° a 4° in un istante.
Inizia così una fase di statica della corsa, con i primi quattro (Aoyama, De Angelis, Takahashi, Dovizioso) a dettare il ritmo e dietro Lorenzo in solitaria che leggermente si riavvicina. Quattordicesimo passaggio, sempre con irruenza Alex De Angelis diventa il nuovo leader della 250cc a Motegi sopravanzando un Hiroshi Aoyama quasi sorpreso dell’accaduto e da dove diavolo il sammarinese sia riuscito a passare.
Passano pochi istanti e Takahashi proprio davanti a Dovizioso viene sbalzato dalla propria moto alla curva 4, volando a terra e rovinando così il proprio Gran Premio di casa. Un alleato in meno per l’italiano, anzi, una manovra controproducente considerando che per non centrare il proprio compagno di squadra perde tempo e alle sue spalle si fa vivo Jorge Lorenzo. Davanti è battaglia a due con Aoyama che riprende la prima posizione segnando anche il miglior giro: un momento importante, forse decisivo per le sorti del campionato.
A cinque giri dalla bandiera a scacchi Hiroshi Aoyama saluta tutti col suo crono record di 1’52″800, nell’istante in cui vola a terra Jakub Smrz (peccato, era ottavo in lotta con gli ufficiali Simoncelli e Barbera). Due tornate e Jorge Lorenzo passa Andrea Dovizioso, mentre De Angelis sembra recuperar terreno sul “KTM Hiro Hero”. Big-time per la 250cc, ma ormai siamo all’ultimo giro: la volata tra Aoyama e De Angelis si risolve a favore del giapponese, mentre il terzo posto di Jorge Lorenzo offre il prossimo appuntamento di Estoril già risolutivo per l’assegnazione del campionato. Questo è tutto, adesso la MotoGP.
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