250cc – Il futuro si chiama ”MotoGP2”, monomotore e telaio libero

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Tra Le Mans e Mugello sono state poste le basi. A Barcellona, questo fine settimana, l’annuncio. La 250cc dal 2011 non esisterà più. Via libera alla cosiddetta “MotoGP2” (che non potrà chiamarsi così: GP2 è un marchio registrato da Bernie Ecclestone…), fondata dall’assurda per molti, comprensibile per qualcuno, formula del “monomotore” e “telaio prototipo”. Il propulsore sarà un 650cc 4 tempi progettato e sviluppato da un unico costruttore. Lo chassis sarà “libero”, prototipo, con nessun legame dalla serie, complice gli accordi tra FG Sport e FIM. Una classe per un’idea che ha portato contrasti e polemiche nel paddock di 250 e 125, con le uniche case impegnate (KTM e Gruppo Piaggio) in subbuglio e pronte a destinare le proprie risorse altrove, vedi Superbike. Proprio questo punto ha lasciato Carmelo Ezpeleta e la Dorna senza scelta, imponendo una svolta impopolare, ma resa necessaria considerando i tempi che corrono. Le case impegnate nella MotoGP non sono mai state realmente interessate all’idea originaria della “GP2”, un progetto che le avrebbe dovute vedere partecipi in toto con i “Junior Team”. Le quattro giapponesi e Ducati hanno risposto picche, mentre dalla 250cc Aprilia e KTM hanno portato avanti la crociata del valore sportivo e formativo (tralasciando l’aspetto “commerciale”, anche se i due gruppi qualche bel soldino lo stanno facendo con la vendita delle moto ai clienti…) della 250cc due tempi.

I costruttori ritengono questa classe, e questa filosofia, “morta e sepolta”, con il presente e futuro in mano al 4 tempi. Lo è stato nel Motocross gradualmente dal 2003 ad oggi, lo sarà anche nel Motomondiale. Takeo Fukui, in una conferenza stampa a Tokyo della scorsa settimana, ha annunciato che Honda non produrrà più moto a 2 tempi. Non una novità, lo è il discorso relativo alle 250 e 125 attualmente impegnate nei campionati di mezzo mondo: il piano di HRC è di sostituirle a breve con progetti propri o esterni, che siano la Moriwaki MD250 4 tempi (in luogo della 125) o monomarca marchiati dalla casa dell’ala dorata. Senza più l’interesse di Honda e delle altre case della top class, la Dorna ha puntato verso una formula poco accattivante, forse “lungimirante” visti i tempi che corrono e le poche risorse delle case da destinarsi nelle competizioni.

La formula 650 (o 625) dal monomotore e dal telaio “artigianale” non piace. Non a KTM e Piaggio, ma questo importa relativamente a Dorna, considerando che entrambe hanno deciso di guadagnare nella 250cc per poi investire capitali altrove (Superbike). Una ripicca, direbbe qualcuno con basi e fondamenta per argomentare quest’opinione. Una pazzia puntare sulla “MotoGP2” in puro stile monomarca, considerando che si parla di un “campionato del mondo”. Non resta che aspettare qualche giorno, perchè a Barcellona Dorna e FIM annunceranno quel che sarà della 250cc dal 2011 in avanti. Sempre che si trovi un motorista…

Alessio Piana

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