250cc – Donington Park – Dovizioso vince, Lorenzo a terra: si riapre il mondiale

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“Ho commesso un errore, non c’è niente da dire”. E’ un Jorge Lorenzo sereno, implacabile nonostante una scivolata giunta nel momento sbagliato: ottavo giro, curva Coppice, high-side, l’Aprilia #1 scalcia ed il maiorchino viene sbalzano nelle vie di fuga. Si può prendere con serenità una “sconfitta” del genere, ma in concomitanza con la splendida vittoria, seconda stagionale, di Andrea Dovizioso questo non è possibile. Il forlivese non ha commesso errori, ha mantenuto un passo incredibile, ha lottato a braccetto sino a due tornate dal termine con un Alex De Angelis a cui non è mancato niente se non la lucidità nel non rovinare una gara perfetta. Una scivolata, quella alla “Hollywood” del sammarinese, che costa poco in classifica: 5 punti persi, una vittoria trasformata in un piazzamento d’onore complice l’enorme, mostruoso, abissale vantaggio sugli inseguitori (solo 6 piloti a pieni giri, il 3°, Hiroshi Aoyama tornato a podio con la KTM, a 1 minuto). De Angelis la prende con filosofia, Dovizioso prende questo successo come ennesima conferma della propria maturazione agonistica. In una gara dove tutti hanno sbagliato, lui è stato sempre attento, sempre lì a giocarsela, ha vissuto da spettatore prima di trasformarsi nel vero protagonista di Donington Park. Una seconda vittoria stagionale che poco servirà a convincere la Honda nell’aiutarlo per la rincorsa iridata: per il momento “L’imbattibile Lorenzo” è a 11 punti. Quando tutto, vedere la gara odierna, è ancora possibile.

Cronaca di Gara

Pochi minuti alla partenza e la pioggia aumenta d’intensità a Donington Park, prospettando così nella sua interezza una domenica sotto il diluvio universale in terra d’Albione. Si incomincia con la 250cc, tutti schierati in griglia, accensione, spegnimento del semaforo… via!! De Angelis mantiene il comando davanti a Dovizioso e Lorenzo, si cerca di non volare a terra e conseguentemente i protagonisti della quarto di litro ci vanno con i guanti di seta, fatta eccezione per Barbera il quale scivola alla Melbourne a bassa velocità, riuscendo a riprendere la corsa. L’unico a mostrare oggettivamente un discreto passo sull’acqua è Marco Simoncelli: passa Simon, è quarto e pronto a riagganciare il terzetto di testa, ma rovina tutto con una caduta nella discesa di Craner. Disdetta per il portacolori Gilera, ripartirà 25° davanti a Barbera che incredibilmente saggia nuovamente le vie di fuga dello storico impianto inglese.

La gara non offre molte emozioni se non qualche sporadico spavento: i tre capoclassifica sono di un altro pianeta, Lorenzo e Dovizioso si scambiano più volte la seconda piazza con qualche rischio di troppo del forlivese per una tremenda sbacchettata in uscita dalla Goddard. Ne approfitta, per quanto possibile, De Angelis: 2″ è il suo vantaggio dopo soli 5 giri, ma i due inseguitori presto viaggeranno su ritmi record riaprendo di fatto una corsa ancora da ingranare. Guardando più indietro in classifica Bautista è quarto ad una vita dal terzetto di testa, seguono Hiroshi Aoyama, Julian Simon e Yuki Takahashi, si ritira invece Hector Barbera non senza realizzare un’altra scivolata (la terza in 6 giri…).

Ottavo passaggio, primo vero colpo di scena della corsa: alla McLeans Alvaro Bautista perde il controllo della propria Aprilia, vola a terra e saluta la compagnia. E’ l’inizio di una sequenza di cadute impressionanti nel corso di due giri o poco più: fuori Laverty alla Old Hairpin, seconda scivolata (e conseguente, doveroso, ritiro) per Simoncelli alla Chicane Fogarty, ma attenzione, out anche Jorge Lorenzo alla Coppice. High-side, posteriore che scalcia, rovinosa caduta, zero punti raccolti nel Regno Unito: il campionato, con De Angelis e Dovizioso nelle prime due posizioni, si riapre.

Caduta purtroppo per Roberto Locatelli, la corsa prosegue con una bella bagarre per la terza posizione con protagonisti Hiroshi Aoyama, Simon ed un rimontante Takahashi: a pagarne le spese di questa lotta è lo spagnolo della Repsol Honda, scivolato alla McLeans a otto tornate dalla chequered flag. Torniamo in testa alla contesa, De Angelis e Dovizioso si ritoccano i propri riferimenti record, doppiano praticamente tutti gli inseguitori sino al rendiconto finale, pardon, “colpo di scena” conclusivo: a due giri dalla vittoria, De Angelis, pressato da Dovizioso, scivola incredibilmente alla Hollywood. Una caduta “cinematografica”, riuscirà a ripartire e complice il colossale vantaggio sugli inseguitori chiuderà secondo dietro ad un Andrea Dovizioso davvero esemplare. Seconda vittoria stagionale per il forlivese, De Angelis alle sue spalle ed il podio completato da Hiroshi Aoyama davanti a Takahashi e al fratello Shuhei. Una scivolata all’ultimo giro non costa a Kallio la sesta posizione perchè Simon, anch’esso caduto poco prima, è a 1 giro da Dovizioso. Undici: sì, 11 punti tondi tondi, questo il distacco in classifica su Jorge Lorenzo. Per Andrea, ma anche per De Angelis, il campionato è riaperto.

Le dichiarazioni “a caldo” dei protagonisti

Andrea Dovizioso, 1°: “E’ stata una gara velocissima ed era veramente difficile rimanere in piedi. Lorenzo all’inizio voleva riprendere De Angelis ma eravamo al limite ed è caduto. Faccio i complimenti a De Angelis, era davvero forte nella prima parte del tracciato, forse ha spinto un po’ troppo e l’ha pagata. L’avrei comunque attaccato, ci avrei provato. Ora abbiamo recuperato punti importanti in campionato, noi non molliamo…”

Alex De Angelis, 2°: “Sono assolutamente contento di essere arrivato al traguardo, oggi non facevo una gara contro gli altri. Quando avevo dietro Lorenzo i ritmo non era altissimo ma poi Dovizioso ha aumentato il ritmo ed ho perso terreno con i doppiati. In ogni caso ho recuperato punti per il campionato, va bene così”

Alessio Piana

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