125cc – Lorenzo Savadori precisa l’inconveniente di Barcellona
Dopo un inizio di stagione particolarmente difficile, neanche il Gran Premio della Catalogna, disputato questo week-end, ha portato fortuna al giovane pilota Lorenzo Savadori. Teatro della settima tappa stagionale della classe 125cc del Motomondiale è stato infatti il veloce ed altrettanto impegnativo tracciato di Montmelò, nei pressi di Barcellona. Durante le qualifiche Savadori non è riuscito ad esprimersi al meglio, conquistando la ventinovesima posizione in griglia di partenza. Deciso a migliorare il proprio piazzamento, e consapevole di poterlo fare nonostante la partenza dalle retrovie, con la giusta carica è sceso in pista per il warm up che si è rivelato tuttavia fatale. In seguito ad una collisione con il pilota Sturla Fagerhaug, avvenuta proprio sul finire di sessione, il pilota cesenate è caduto violentemente alla curva 9. Dopo le cure del caso in clinica mobile la situazione non era delle migliori ed è stato il suo stesso manager a sconsigliargli di partire per la gara. Savadori tuttavia, era determinato a voler scendere comunque in pista, e grazie al suo preparatore Yuri Naldini che lo ha assistito nei momenti che precedevano la partenza e’ riuscito a schierarsi in griglia, fiducioso di fare del suo meglio in gara e concludere il week-end spagnolo con un risvolto positivo ma di nuovo un banale inconveniente non gli ha permesso di prendere il via.
Lorenzo Savadori: “Nella caduta riportata domenica mattina durante il warm up ho battuto la testa, per questo sono stato portato in clinica mobile ed il mio manager e preparatore erano in dubbio se farmi correre oppure no. Io ho comunque fatto tutto il possibile per poter gareggiare: con Yuri Naldini, il mio preparatore, abbiamo lavorato intensamente per tutto il pre-gara, decidendo infine di partire. Nel corso del warm up lap mi sono trovato la moto, la tuta e gli stivali inondati di benzina (come evidenziato dai tecnici Daniese che ne curano la pulizia e manutenzione) e non ho potuto fare altro che fermarmi alla curva 4 e consegnare la moto ai commissari, facendomi accompagnare ai box.”
Per chiarezza nei confronti di chi legge vorremmo precisare che si trattava del tappo del carburante e della perdita di benzina quindi molto pericolosa, non come dichiarato, del tappo del radiatore da cui fuoriusciva benzina.
Press Office
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