125cc – Le Mans QP1 – Gadea prevale in una fantastica battaglia
Noia per quasi tutta la sessione, fino a giungere ai minuti conclusivi della contesa. Cinque piloti potenzialmente in grado di arpionare la pole provvisoria, uno solo al comando: Sergio Gadea, grazie al crono di 1’43″515, conferma le buone premesse mostrate nella mattinata ed una particolare predilezione verso il tracciato della Sarthè, dove conquistò il suo primo successo in carriera lo scorso anno. Il pilota valenciano del team Aspar ha duellato a lungo con Bradley Smith, leader per gran parte della mezz’ora di prove a disposizione, piegato nel finale per 99 miseri millesimi. L’inglesino è comunque parso brillante sul circuito Bugatti di Le Mans, quanto basta per tenersi alle spalle nella prima fila provvisoria le altre due Aprilia RSA condotte da Stefan Bradl e dal leader di campionato Simone Corsi, quarto e primo tra gli italiani con la casacca del team WRB Jack & Jones.
A seguire troviamo l’idolo locale Mike Di Meglio, Derbi RSA dell’Ajo Motorsport, con il sorprendente Esteve Rabat sesto con l’unica KTM ben piazzata e degna di nota. Il pupillo di Alberto Puig ha tenuto testa alla coppia ufficiale Derbi, Pol Espargaro e Joan Olive, oltre che a Terol, Cortese e Talmacsi, addirittura undicesimo. Tra gli attesi protagonisti, 13° tempo per il vincitore di Shanghai Andrea Iannone (in continuo progresso con l’Aprilia RS “standard” dell’I.C. Team), solo 16° Raffaele De Rosa con la KTM Onde 2000, preceduto dal compagno di marca Tomoyoshi Koyama (scivolato nel finale) ed il sorprendente Alexis Masbou, eroe sul circuito amico dove spicca il 14° miglior crono con la Loncin.
Sempre parlando della casa cinese, segnaliamo il 31° crono del nostro Gioele Pellino, il quale ha sostituto Jules Cluzel infortunatosi a Shanghai. Restando nell’argomento delle disavventure, da registrare il violento high-side di Danny Webb, che è rimasto a lungo a terra dolorante soccorso dai commissari e medici della Sarthè. Un volo ed una piroetta spaventosa, non tanto lontana rispetto a quanto visto a Shanghai da Jorge Lorenzo. Per chiudere la cronaca, caduta a inizio sessione anche per Marc Marquez: highside nella curva che immette sul rettifilo dei box, successivamente centrato dal connazionale Vazquez. Per nessuno dei due giovanissimi piloti iberici sono state registrate conseguenze sul piano fisico.
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