125cc – Le Mans Gara – Vince in casa Mike Di Meglio, più forte della pioggia
Oggi non poteva fallire: non quando ti arrivano aiuti dal cielo. Nove giri alla bandiera a scacchi del Gran Premio di Francia: sul tracciato Bugatti di Le Mans fa capolino la pioggia, i commissari inevitabilmente espongono la bandiera rossa (al diavolo, giustamente, le direttive a favore dei collegamenti televisivi), si ripartirà come se niente fosse successo. Sotto l’acquazzone Mike Di Meglio, universalmente riconosciuto quale “mago della pioggia” in 125cc, non ha sbagliato nulla conquistando la sua seconda vittoria nella ottavo di litro, la prima stagionale che gli vale la leadership di campionato, complice un Simone Corsi solo 14° sul traguardo. Soprattutto, si tratta di un’indimenticabile vittoria “casalinga”, la prima per la struttura finlandese di Aki Ajo, compagine che lavora sodo ed in questi anni ha lanciato e/o rilanciato piloti quali Ranseder e Koyama. Di Meglio e tutta la regione della Sarthè in festa, podio completato da Bradley Smith e Nicolas Terol nel dramma di Gabor Talmacsi (caduto quando si trovava in testa) e Simone Corsi, solo 14° e non più leader di campionato, addirittura 3° a 13 punti da Mike Di Meglio, cinque da Terol che balza con la “vecchia” Aprilia RS in seconda posizione. Per il resto Le Mans offre Andrea Iannone in quinta posizione (e ben piazzato in generale), con Lorenzo Zanetti settimo e tornato a conseguire un risultato dignitoso, il primo con la KTM del team Racing World. Cambia volto la 125cc pensando già al Mugello, dove i nostri rappresentanti tricolori avranno l’immediata possibilità di replica sui “cugini” transalpini…
Cronaca di Gara
Allo spegnimento del semaforo Gadea riesce a tenere la testa della corsa, virando per primo alla Chicane Dunlop mentre dietro c’è il solito parapiglia: fuori Muresan, Van Den Berg, Carrillo e Aegerter, colui il quale ha innescato la carambola con la Derbi standard del team Ajo Motorsport. La corsa prosegue, Gadea resta leader ma si forma il solito natural gruppetto di 6/7 piloti, tra i quali spiccano Bradl, Rabat (addirittura terzo), Corsi, Terol e Talmacsi in grande rimonta. Il campione del mondo è decisamente determinato, ed in due giri si porta in seconda posizione con perfezionistici sorpassi a dispetto della concorrenza. Più difficile invece l’attualità di Bradley Smith, solo 16° complice una partenza da dimenticare: la Gran Bretagna può consolarsi con Scott Redding, 10° e subito alle spalle di Marc Marquez alla sua prima gran gara nel Motomondiale 125cc. Torniamo nella frenetica lotta per la leadership: al quarto giro Terol assapora il gusto della prima posizione, replicando al passaggio successivo al super-motore della RSA di Gadea, velocissima in rettilineo.
Terol dunque è leader, seguono a ruota Gadea, Talmacsi, Rabat, Bradl, Di Meglio, Corsi e Olive a chiudere questo gruppo di testa. Fuori, peccato, Scott Redding e Marc Marquez, giunti al contatto alla “S” de “La Chapelle”: che disdetta per i giovanissimi tra… i giovani della ottavo di litro. I più esperti là davanti hanno in contrapposizione meno difficoltà del previsto, specie i portacolori Bancaja Aspar che possono viaggiare a velocità imbarazzanti (per gli avversari) in rettilineo: dopo la sfuriata di Terol la coppia Gadea-Talmacsi si rimpossessa del comando, nonostante il buon Terol ce la metta davvero tutta in staccata e nei curvoni per sopperire alla supremazia velocistica delle RSA condotte dagli avversari. Mentre vola a terra (probabilmente per un contatto) Steve Bonsey, il gruppetto di testa ospita i rimontanti Bradley Smith e, soprattutto, Pol Espargaro, il più veloce in pista ed in grado di proporsi subito come possibile protagonista della contesa.
Arriviamo così al 12° giro: qualche goccia di pioggia, prontamente i commissari espongono la bandiera bianca rosso sbarrata. I piloti comprendono che la corsa può interrompersi da un momento all’altro, per questo spingono immediatamente come dei forsennati: Terol si riporta in testa, Bradl lo segue mentre dietro Olive fa il diavolo a quattro buttandosi letteralmente in terza posizione ai danni del suo team-mate Espargaro. L’ex scoperta di Alberto Puig decide di dar seguito a questo positivo momento portandosi al comando e guadagnando immediatamente più di 1″: è lui il grande protagonista del tracciato Bugatti. La pioggia aumenta di intensità, arriviamo a nove giri dalla bandiera a scacchi e sono molti i piloti a commettere errori alla chicane Dunlop: Gadea arriva lungo, Corsi rallenta, cade Nakagami, inevitabile esposizione della bandiera rossa.
Gara interrotta, ma sarebbe meglio dire “sospesa”: si ripartirà alle 11:55 locali (per la disperazioni delle emittenti che avevano programmi diversi…) con condizioni di bagnato pesante per sole 5 tornate. Tutto dal principio, gara nuova a tutti gli effetti, griglia secondo l’ordine della “prima manche”: Olive in “pole”, Terol, Bradl e Talmacsi in prima fila con Corsi in sesta posizione. Si riparte dunque, giro di ricognizione, nuova procedura di accensione e spegnimento del semaforo… via!! Resta praticamente fermo Olive, parte benissimo Rabat ma incredibilmente sbaglia alla chicane Dunlop. La testa della corsa va dunque ad appannaggio di Terol, che si vede sopravanzare subito da Talmacsi in uscita dalla curva del Museo, seguono Smith, Espargaro, Di Meglio con ben piazzati anche i nostri Zanetti e Iannone. Lo sarebbe anche Stefano Bianco, ma una caduta spezza i sogni di gloria personali e di tutto il team WTR.
Primo giro frenetico, Talmacsi sembra aver qualcosa di più e stacca con decisione Terol, Smith, Di Meglio e Pol Espargaro dopo due soli passaggi. Arriviamo al terzo, curva che immette sul rettifilo dei box, high-side e violenta (quanto incredibile) caduta di Gabor Talmacsi: colpi di scena a ripetizione, adesso è Smith al comando con Di Meglio subito a seguire e, a questo punto, super-favorito per il successo. La dimostrazione? Poco dopo: ingresso della curva “La Chapelle”, Di Meglio passa con semplicità Smith, conquista il comando della corsa e vola verso il suo primo successo stagionale, il secondo in carriera dopo Istanbul 2005. Festa nazionale a Le Mans, che giornata per i nostri cugini che possono celebrare un pilota adesso comunemente riconosciuto quale “mago della pioggia”. Sul podio anche Smith e Terol, Espargaro è quarto davanti ad Andrea Iannone che da seguito alla vittoria di Shanghai, bene Zanetti settimo e De Rosa rimontante in nona. Non c’è gioia per Simone Corsi, quattordicesimo, perde il comando della classifica generale proprio in favore di Mike Di Meglio: come si suol dire, quando una vittoria ti cambia la vita…
Alessio Piana
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